“Oggi, se ci fate caso, non ‘è un solo fiordaliso nei campi di grano. Ne ho trovati pochi sulle Cesane, in un campetto vicino a una casa e mi hanno dato il senso di un tempo antico… Attraverso i fiordalisi ho ricordato la mia infanzia e la casa nel fosso, che è alla base della mia poesia. Mi sono anche immaginato che la luce della stella che vediamo oggi in realtà ‘è partita’ qualche migliaio o milione di anni fa. Ecco, la luce di quella stella è come la luce dei miei bei campi, che fissa per sempre in cielo e tra gli alberi della terra, i protagonisti di questa mia antica vita.”
Piersanti, parliamo di questo suo libro: “L’albero delle nebbie”, uno dei suoi più riusciti. Di quale albero si tratta?
“L’albero delle nebbie è lo scotano un arbusto che viene dai Balcani e ha attecchito solamente nella provincia di Pesaro-Urbino. Il suo colore rosso acceso è così forte che buca anche la nebbia. Metaforicamente anche la poesia che riesce a bucare le nebbie della vita.”