Herta Müller vince il Nobel per la Letteratura 2009

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Herta Müller, scrittrice e poetessa tedesca di origine romena ha vinto il premio Nobel per la letteratura 2009. La Müller, nata nel 1953, ha “tratteggiato il panorama dei diseredati” in Romania sotto la dittatura di Nicolae Ceasescu ” con la concisione della poesia e la schiettezza della prosa”, ha scritto l’Accademia di Svezia. Scrittrice di lingua tedesca, la Müller appartiene alla minoranza germanofona del Banato rumeno, è considerata la più importante scrittrice vivente in lingua tedesca e autore di culto sia per la Germania sia per la Romania.

In Italia, Keller editore – una piccola casa editrice di Rovereto – ha pubblicato ‘Il paese delle prugne verdi’, ritratto impietoso di un paese dominato dalla paura e dall’oppressione della dittatura. Tradotto in 15 lingue il romanzo, in realtà un autentico poema in prosa, si è aggiudicato anche l’Impac, uno dei più importanti premi a livello internazionale.

La stampa svedese aveva inserito già l’anno scorso il suo nome tra i dieci favoriti per il Nobel. Scrittrice quasi sconosciuta in Italia, durante gli ultimi tre anni della dittatura in Romania, alla fine degli anni Ottanta, si era trasferita in Germania, anche se dichiara di non essersi del tutto integrata nel Paese, dove e’ considerata una rumena, così come in Romania era considerata una tedesca.

La sua lingua è riconosciuta come un tedesco di confine, quale del resto era il tedesco di Kafka. Il suo stile procede per metafore, per immagini rendendo la narrazione poetica, quasi lirica anche quando descrive episodi abbastanza crudi.

La poesia, ha detto una volta, è la forma letteraria che più facilmente si diffonde durante un regime dittatoriale sia perchè si esprime frequentemente per metafore sia perchè è una forma breve più facile da ricordare a memoria. Ci sono stati momenti – ad esempio gli interrogatori della polizia – durante i quali recitare una poesia tra sè e sè svolgeva per lei, non credente, una funzione molto simile a quella che una preghiera deve avere per un credente.

Un reading in memoria di Darwish

Ad un anno dalla morte del grande poeta palestinese Mahmoud Darwish si svolgerà a Roma venerdi 9 ottobre al Piccolo Apollo di Via Conteverde 51 un reading per ricordarlo.

Francesca Maria Corrao, Professoressa Ordinaria di Lingue e Letteratura Araba all’Università di Napoli ‘L’Orientale’, Presidente del Corso di Laurea triennale in Relazioni Internazionali, esperta di poesia araba, numerose le sue pubblicazioni sul tema, leggerà alcune poesie di Darwish tratte dal libro ‘La mia ferita è lampada ad olio’ (De Angelis Editore).

Tappeto sonoro di Gerardo Casiello, al pianoforte.

Performance di danze breakon the siege di Badu Rithm, compagnia di danza di giovani artisti che propone breack dance e urban dance, molto sensibile a tematiche sociali e alla promozione del concetto di danza per mettere in comunicazione le diverse culture.

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