Santos López: ‘I cercatori d’acqua’

Domani, giovedì 8 ottobre, alle 18,30 il poeta venezuelano, Santos López, sarà per la prima volta in Italia alle alla Libreria Equilibri, di Via Farneti 11, a  Milano per presentare il suo libro ‘I cercatori d’acqua’ (Jaca Book, 2008).

Presentano Santos López i poeti Milo De Angelis, Roberto Mussapi e Davide Rondoni. Nel corso della serata l’autore leggerà alcune poesie tratte dal suo nuovo libro.

Dalla quarta di copertina:
‘La poesia di Santos López, venezuelano nativo dell’Orinoco, si manifesta con straordinaria originalità ed energia. E’ poesia sciamanica, conoscenza iniziatica, o meglio conoscenza in atto, della natura, e, contemporaneamente, lirica di assoluta semplicità. Quintessenziale impresa poetica: la scoperta e lo svelamento del mistero dell’essere in forme di sensuale e spirituale bellezza. La realtà della natura, la stessa che animò e mosse Lucrezio e Ovidio, anima questa rappresentazione del volto del mondo attraverso i volti in cui la sua anima misteriosa, magica, si manifesta. Una poesia in cui antica sapienza precolombiana e metafisica sulla tradizione Dante-Eliot si fondono con esiti sorprendenti, più solidi e rivelanti rispetto alla tradizione poetica dell’America Latina, inferiore alla narrativa visionaria e strepitosa di quel continente, troppo spesso intrisa di sentimentalismo e propensa all’enfasi. Qui assenti, in nome di una dettato rivelante, a tratti abbagliante, che insinua nel lettore il sospetto di essere trasformato dalla lettura di questi versi. Una sorta di discendente caraibico di Yeats, certo della costola di Walcott piuttosto che di Neruda’.
Roberto Mussapi

Bruno Galluccio: Verticali

Un esordio riuscito quello di Bruno Galluccio che pubblica la sua opera prima di poesia Verticali (Einaudi, 2009, pp. 110, euro 12,00).
Già il titolo evoca la perpendicolarità della parola poetica che si adagia su di una superficie bianca e traccia sul piano della pagina la parola che tuttavia non rinuncia allo spazio largo, orizzontale, delle emozioni. Bruno Galluccio, napoletano, laureato in fisica, con trascorsi in un’azienda di telecomunicazioni, partendo da un piano di emersione – che richiama il titolo della prima sezione del libro – si solleva da una ‘ferita’ tenuta nascosta dietro un vetro, insieme alla quale riaffiora, gradatamente, ‘il lato rovescio del pensiero’ radicato, da chissà quanto tempo, nel suo ‘lembo di indicibile’.
Una parola netta, pronunciata con ingegno, che si concentra con estrema precisione sul ritratto del grande matematico russo-tedesco, George Cantor (1845-1918) fondatore della teoria degli insiemi. ‘L’irrazionale ha fatto breccia nella mia vita fino all’osso/ fino a calare tende lungo le pareti/ e attutirmi i clamori troppo fini’, scrive Galluccio nella poesia dedicata a George Cantor. Ed è proprio lì, nella poesia collocata nella parte centrale del libro, che l’io del poeta fonde la precisione del pensiero scientifico allo spaesamento, drammatica espressione di ogni comune esistenza. Il genio matematico perde la sua potenza svelando il proprio isolamento nello scorrere del quotidiano, nel giorno per giorno, ‘calando i maestri giù nell’ombra’, smarrendo i confini della scienza e trasbordando nell’ ‘irrazionale’, nell’emotività della propria condizione umana. Il poeta, adagiandosi ‘sul fianco dentro il freddo/verso le caverne della terra’, dopo aver percorso una progressiva, graduale, emersione dal fondo, in un processo di proiezione-identificazione ‘discende’ nella spina dorsale di un profondo dolore fino a raggiungere una parola poetica scevra dall’esattezza della formula matematica, tutta proiettata verso l’alto, verticale, appunto: ‘Non ho sonno, non so pregare. / Accolgo la solitudine di ogni singola onda./ Questa casa ha guscio di rapina/ e tentazione lunare. Non ha scale/ da scendere, sono nella terra friabile/ la rena scardinata. Mi lascio indietro’. E in questo spazio di linee verticali che si tracciano dal basso verso l’infinito, si erge l’uomo, in tutta la sua sostanza, consapevole e inconsapevole della propria esistenza irrisolta, un io disperatamente dilaniato dalla distanza tra il piccolo sé e l’assoluto.

di Luigia Sorrentino

 

Verso sud

La poesia internazionale compie una nuova incursione a Reggio Calabria con il festival Verso Sud giunto quest’anno alla seconda edizione.

Otto i poeti invitati alla kermesse poetica: Tahar Bekri (Tunisia) nella foto, Maram al Masri (Siria), Juan Carlos Mestre (Spagna), Cletus Nelson Nwadike (Nigeria), Sotirios Pastakas (Grecia), Paul Polansky (Stati Uniti), Janine Pommy-Vega (Stati Uniti), Anne Waldman (Stati Uniti), accompagnati dalla musica dal vivo di Sergio De Luca, Giuseppe Sergi e Massimo Garritano.

I reading si terranno sabato 3 e domenica 4 ottobre alle 21nella suggestiva cornice di piazza Castello, mentre nei due pomeriggi alle ore 18:00, al Palazzo della Provincia in piazza Italia saranno realizzati due seminari.

Il primo, dal tema “Alfonso Gatto: tra memoria e resistenza” sarà a cura di Lucio Villari, noto storico italiano e professore di Storia Contemporanea all’Università di Roma tre. Il seminario sarà accompagnato dai versi di Alfonso Gatto letti da Cinzia Messina.

Domenica, invece, è la volta di “Beat-women: protesta al femminile”, il seminario a cura di Giada Diano che vedrà la straordinaria partecipazione di due poetesse appartenenti alla Beat Generation americana: Anne Waldman e Janine Pommy-Vega.

Ottobre, piovono libri

Quarta edizione di Ottobre, piovono libri: i luoghi della lettura, la campagna promossa dal Centro per il Libro e la Lettura della Direzione Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d’Autore del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in stretta sinergia con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l’Unione delle Province d’Italia e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Oltre 1600 le adesioni finora pervenute da parte di enti, istituzioni, associazioni, biblioteche e, in generale, da tutti coloro che lavorano per promuovere il libro e la lettura sul territorio.

Un percorso emblematico per scoprire le molte potenzialità su cui la promozione della lettura può contare a partire proprio dai molti volti del libro, che si apre idealmente il 2 ottobre nella suggestiva cornice del Castello di Lagopesole, nell’ambito del progetto L’Autunno profuma di libro promosso dalla Regione Basilicata, con un convegno dedicato proprio alle politiche della lettura in Italia che mette a confronto le visioni di editori, istituzioni, organizzatori di festival e premi letterari, bibliotecari ed esponenti del mondo accademico sulle diverse strategie attraverso cui restituire alla lettura la sua funzione di accrescimento e aggregazione.

Il mese dedicato alla lettura si conclude idealmente il 30 ottobre all’Auditorium Parco della Musica di Roma con I versi delle bestie, lettura scenica del Premio Strega 2009 Tiziano Scarpa (nella foto) che percorre la poesia italiana del secolo scorso attraverso testi dedicati agli animali – da Gozzano a Trilussa, da Primo Levi a Gadda, da Antonia Pozzi a Fosco Maraini e molti altri – con lo sfondo d’eccezione del documentario Dreamland, diretto dalla regista lettone Laila Pakalnina, che racconta un anno di vita in una discarica di rifiuti del nord Europa.

Un luogo inquietante e a suo modo sorprendente, dove si sono riambientate innumerevoli specie animali, dai barbagianni agli alci – bracconieri e guardiani compresi.