L’erba più verde. Omaggio a Luciano Erba

Giovedi 21 ottobre alla Casa della Poesia di Milano, ‘L’erba più verde. Omaggio a Luciano Erba’, a cura di Maurizio Cucchi. 
Una tavola rotonda per ricordare l’opera di un protagonista della nostra poesia del Novecento, un autore che ha saputo trattare con impeccabile limpidezza di voce anche i dettagli in ombra del reale, del quotidiano.
Un poeta esemplare per la sua eleganza e leggerezza, per la trasparenza profonda della sua opera, per la capacità magistrale che ha avuto nel rendere lievi e luminosi anche i momenti in apparenza più grevi e opachi dell’esistenza.

Intervengono: Maurizio Cucchi, Amos Mattio, Guido Oldani, Vincenzo Pezzella, Mario Santagostini.

Palazzina Liberty, Largo marinai d’Italia 1 – Milano – ingresso libero

http://www.lacasadellapoesia.com

PoEtiche, ‘Lo haiku, regole e senso’

Seconda giornata della quattordicesima edizione del festival romapoesia poEtiche, dedicata alla poesia delle donne. Oggi, martedi 12 ottobre dalle 10 alle 12 incontro con gli studenti del Liceo Morgagni di via Fonteiana 125 con Cristina Ali Farah, Geraldina Colotti, Mia Lecomte, Paola Sansone. Nel pomeriggio dalle 17 alle 19 l’appuntamento è alla Libreria Empiria di via Baccina 79 per il laboratorio ‘Lo haiku, regole e senso’, con Carla Vasio. Dalle 18 alle 22, invece, presso la Libreria Koob di via Luigi Poletti 2 maratona di presentazioni ‘Multipla’, i libri dell’anno.

http://romapoesia.blogspot.com

Antonella Anedda

Immagine anteprima YouTube

Lunedi 18 ottobre Reading di poesia di Antonella Anedda alla John Cabot University di Roma, alle 18.30.

Vedo dal buio
come dal più radioso dei balconi.
Il corpo è la scure: si abbatte sulla luce
scostandola in silenzio
fino al varco più nudo -al nero
di un tempo che compone
nello spazio battuto dai miei piedi
una terra lentissima
– promessa

(da: Il balcone del corpo” Mondadori, 2007)

Luogo: John Cabot University
Via della Lungara, 233
Roma, Italy
.
The Institute for Creative Writing and Literary Translation presents
The Women Reading Series:
Antonella Anedda

Monday, October 18, 2010
6:30 p.m. Aula Magna Regina
Guarini Campus

JOHN CABOT UNIVERSITY
Via della Lungara, 233 – Rome
telephone: +39.06.681.91.223

John Cabot University is pleased to present welcome Italian poet Antonella Anedda, as part of “Women Reading: A Series of Bi-lingual Presentations of Poetry and Prose” sponsored by the Institute for Creative Writing and Literary Translation.

Un momento della serata alla John Cabot University, con Antonella Anedda e Moira Egan. (Foto di Luigia Sorrentino)

PoEtiche, ‘Influssi: tra una lingua e l’altra’

Al via la quattordicesima edizione del festival romapoesia poEtiche, dedicata alla poesia delle donne. Oggi, lunedì 11 ottobre al Liceo Virgilio, di via Giulia 38 dalle 10 alle 12 gli studenti incontrano Elisa Biagini, Elisa Davoglio, Lidia Riviello e Sara Ventroni. Nel pomeriggio, alla Biblioteca Marconi di via Gerolamo Cardano 135 dalle 18-20, lettura / dibattito “Influssi: tra una lingua e l’altra” con Antonella Anedda, Daniela Attanasio, Elisa Biagini e Fiorenza Mormile. In serata, alle 21, l’appuntamento è al Lavatoio Contumaciale di piazza Perin del Vaga 4 con Elisa Biagini, Tomaso Binga, Elena Clementelli, Tiziana Colusso, Vilma Costantini, Sara Davidovics, Francesca Farina e Cetta Petrollo. A seguire, la mostra di fotografie “Corpo poEtico” di Teresa Bianchi, Maristella Campolunghi, Stefania Errore, Irene Iorno, Nadine Hetner, Francesca Manzini, Letizia Marabottini, Grazia Menna, Claudia Padoan, Vincenza Salvatore, Rivka Spizzichino, Sara Spizzichino, a cura del Lavatoio Contumaciale e de “La Magnolia”, nello Spazio Espositivo Area Cultura della Casa Internazionale delle Donne.

Non (solo) un reading, ma il racconto degli incontri – forse qualche volta anche degli scontri – fra quattro autrici e le poesie che hanno tradotto nel corso degli anni. Leggendo i loro testi e quelli delle poetesse di cui sono state la voce italiana (tra le altre Anne Sexton, Anne Carson, Sylvia Plath, Dorothy Molloy), Antonella Anedda, Daniela Attanasio, Elisa Biagini e Fiorenza Mormile provano a decifrare i motivi che sono stati alla base delle loro scelte e si interrogano da un lato sulla traduzione come territorio mobile di confronto fra due lingue, dall’altro sugli effetti visibili e sotterranei che questa pratica ha avuto sui loro stessi versi.

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Chiara Gamberale, ‘Le luci nelle case degli altri’

La famiglia, come la racconta Chiara Gamberale, 33 anni, nel suo nuovo romanzo ‘Le luci nelle case degli altri’ (Mondadori, 2010) ‘è in fondo il microcosmo in cui viviamo tutti all’oscuro di qualcosa che ci riguarda come accade nella vita, a volte anche con esiti terrificanti. In fondo – dice la scrittrice, ideatrice e conduttrice di programmi radiofonici e televisivi come ‘Gap’ (Raiuno) e ‘Io Chiara e l’Oscuro’ (Radiodue) – non sappiamo mai veramente chi sono proprio le persone che ci stanno più vicino. E anche, sottolinea nel libro, ‘sapere fino in fondo chi sono i nostri genitori non ci serve proprio a niente. Dobbiamo conoscerli, certo. Ma, conoscere una persona non significa sapere proprio tutto di lei.’
Con uno sguardo nuovo la Gamberale parte dai figli, non dai genitori, per mostrare come debbano essere loro a smetterla di far dipendere il proprio destino dai genitori. ‘Altrimenti avremo solo una buona scusa per non combinarci niente, con quel destino. No?’
‘Le luci nelle case degli altri’ è un romanzo corale costruito attorno alla storia di Mandorla che già nel nome ha la particolarità del suo destino. Nata con due mesi d’anticipo, minuscola come una mandorla, a sei anni la ragazzina perde in un incidente stradale in motorino la madre Maria, amministratrice condominiale. Rimane sola con una lettera in cui la mamma rivela che il padre di Mandorla vive in uno dei cinque piani del condominio di via Grotta Perfetta che lei amministrava. “Vorrei che tuo papà fosse un astronauta che cammina sulla luna, ma pensa sempre a noi, e non un uomo come tanti, che abita in via Grotta Perfetta 315 e una sera di marzo, forse per noia forse per curiosità, nell’ex lavatoio del sesto piano ha fatto l’amore con me. Vorrei vorrei vorrei” scrive Maria nella sua commovente e sgrammaticata lettera alla figlia in cui dice anche di essere felice di non saper scrivere bene perchè “più sai usare le parole più ti allontani anzichè avvicinarti a quello che vuoi realmente esprimere”.

Nel condominio prende quota così il giallo psicologico su chi sia il padre di Mandorla che per decisione unanime sarà cresciuta da tutti gli inquilini: ‘Abbiamo deciso di crescere Mandorla insieme. Come fosse la figli di tutti, per dirla come la direbbero i frati trappisti’. Nei suoi passaggi dal primo al quinto piano scoprirà i mondi di ogni famiglia con cui entra in rapporto e allargherà il suo sguardo su tante realtà. Seguendo la crescita di Mandorla da bambina ad adolescente si scopriranno luci e ombre di un condominio dove abitano le nevrosi della solitudine di Tina Polidori, la desolazione di Caterina e Samuele Grò, l’incomunicabilità amorosa tra Lidia e Lorenzo e l’ostinata famiglia tradizionale dei Barilla. Su tutto incombe il test del Dna che Mandorla, non ha il coraggio di dirlo a se stessa, non vuole proprio fare.

Martedi 12 ottobre, alle 18.00, presentazione a Roma di ‘Le luci nelle case degli altri’ di Chiara Gamberale alla libreria Feltrinelli di Via Appia, 427. Sarà presente l’autrice.

(Nelle foto Chiara Gamberale durante un momento della presentazione a Roma)