In memoria di te, Luciana Notari

“La pietà e la paura” , Passigli Editore, raccoglie Tutte le poesie di Luciana Notari, poeta che, come scrive Elio Pecora nella prefazione al libro “ha creduto alla poesia e s’è largamente adoperata perché in molti ne godessero. Ha curato antologie poetiche, laboratori nelle scuole, letture pubbliche alle quali ha chiamato i maggiori autori dei nostri anni. Inoltre, ha presieduto un’associazione culturale assai attiva, (l’associazione culturale “Guterberg” di Terni, di cui è stata fondatrice e presidente), ha partecipato con passione a difese dell’ambiente, si è battuta per quelle libertà che ignorano divisioni e diseguaglianze. E’ stata una donna bella, di una bellezza luminosa. E chi le era amico ha potuto ammirarne la forza e il coraggio quando una terribile malattia l’ha straziata e, nel 2006, l’ha portata alla morte. […]”

Il volume, è curato da Roberto Deidier, poeta e critico, che così scrive nell’introduzione all’opera della Notari: “Come una lenta, inesausta riappropriazione, una faticosa riconquista, sui territori della pagina, di quanto la vita ci sottrae, con la temibile complicità del tempo, la poesia di Luciana Notari s’impone a se stessa, alla stregua di un vasto repertorio di esperienze che inevitabilmente coinvolgono il lettore in un rapporto di empatia, di passione condivisa. Sola virtù per Jacopo Ortis, la compassione si eleva sulle altre virtù “usuraie”, sprigiona la stimmung, circoscrive lo spazio comune del riconoscimento di una stessa finitudine; infine diviene sorgente di un linguaggio attraverso cui è ancora possibile addomesticare il dolore, limitare il senso della perdita, per farci comprendere che in ogni processo di spoliazione avviene una scoperta, anch’essa irreversibile sul piano del vissuto, ma sempre riscattabile attraverso la parola della poesia. […]”

è il corpo il padrone
malato ed irato,
che tira le reti di pesci
morenti, che scuce
i fili tenaci
con l’anima forte
che sola ora piange

Da: La pietà e la paura Tutte le poesie di Luciana Notari, Passigli Poesia – Collana fondata da Mario Luzi –  (euro 30)

Nel libro sono presenti:
Animanimalis Forum Quinta Generazione Forlì, 1991
La vita è nella vita Edizioni del Leone di Venezia, 1994 (Premio “Alpi Apuane” 1995)
Aiuole di città (Premio Nazionale “Tracce” Pescara, 1996)
Il destino della foglia Edizioni Crocetti Milano, 2003
Poesie per San Valentino (Inedito)

Opere Inedite, Donatella Nardin

Per Donatella Nardin la poesia è un magma oscuro che si fa governare da lemmi e forme decifrate con pazienza certosina e rigore, per articolarsi poi nei temi di tutti e di sempre: l’umana, indecifrabile sofferenza, il conflitto, il disinganno, l’impossibilità, l’assenza. Spesso tale materia si impone improvvisa per rafforzare nel suono la percezione di sé e delle cose intorno quasi a coglierne lo scarto inatteso, l’epifania. Altre volte la parola poetica si cerca in un corpo a corpo contro/verso per liberare gli occhi e il cuore, per portare alla luce una preghiera dolorosa, insistita, un’istanza ripetuta, quasi la voce ultima di qualcuno che senza colpa è rimasto fuori, escluso, perduto.
Con molto pudore, con grande pena. Nel suo vario articolarsi, si modula in una continua, inattingibile ricerca di senso, nel tentativo inesausto di decifrare le linee sottese alla trama, la loro essenza precisa, incarnata.
A volte si intona alla serena armonia del respiro, con un linguaggio piano, assertivo. Nella continua pretesa di forme e assunti migliori, più autentiche e di una maggiore consapevolezza poetica, negli ultimi anni ha accostato molti autori classici, moderni e contemporanei in una lettura disordinata e onnivora.
Donatella Nardin rifugge “la trimurti poetica della scrittura consolatoria, del sentimentalismo lirico sdolcinato e dell’eccessivo concettualismo.” Si porta nel cuore le considerazioni dei grandi sulla poesia come quella del poeta francese Yves Bonnefoy che osserva ” la poesia è la presenza viva di ciò che incombe, nell’illusione profonda di avere la meglio sulla morte “. Continua a leggere