Arte e Poesia, Nina Fischer & Maroan el Sani

La Galleria Marie-Laure Fleisch presenta per la prima volta in Italia il lavoro degli artisti tedeschi Nina Fischer & Maroan el Sani. L’appuntamento è per lunedì 21 febbraio 2011, dalle ore 18.00 a vicolo Sforza Cesarini, 3A, dove saranno esposte per l’occasione otto fotografie di grande formato accompagnate da disegni e bozzetti che testimoniano la nascita, l’evolversi e lo svolgimento del loro progetto che ha avuto luogo al Palazzo dei Congressi di Roma. In galleria verrà proiettato il film in HD, dall’omonimo titolo Impero dei Segni, creato dagli artisti durante le fasi di realizzazione del progetto espositivo.

 

La mostra sarà preceduta da un talk con gli artisti che si terrà all’Auditorium del MAXXI di Roma, sabato 19 febbraio 2011 alle ore 17.00. Farà da moderatore Ludovico Pratesi.

L’opera di Nina Fischer & Maroan el Sani si concentra sugli spazi di transizione e sulle situazioni di vuoto negli ambienti urbani, sulla memoria e sulla visione collettiva, avvalendosi di diversi mezzi espressivi quali film, video, installazione e fotografia. La loro riflessione critica si volge all’ascesa e alla caduta della modernità e in particolare al rapporto intenso e inquietante fra la nostra società attuale e i progetti utopici che hanno guidato la nostra evoluzione storica, dal passato verso il futuro. La loro opera si pone costantemente all’insegna della ricerca e del dibattito sulle transizioni legate al passaggio del tempo. Nina Fischer & Maroan el Sani sono interessati all’esplorazione delle tracce storiche legate ai punti di riferimento urbani che incarnano tali transizioni. Diversi luoghi che un tempo costituivano punti di riferimento, come centri di cultura politica, di arte d’avanguardia e di sviluppo sociale sono divenuti poco più che punti morti nella società contemporanea. Gli artisti intendono restituirli alla coscienza odierna: non più utopici né obsoleti, ma ancora da ridefinire.

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Maurizio Cucchi, La maschera ritratto

“La maschera ritratto” pubblicato da Mondadori, Milano 2011, (euro 18) dopo “Il male è nelle cose” Mondadori, Milano 2005, è il secondo romanzo di Maurizio Cucchi, appena uscito nelle librerie.

La trama
Il tepore di un vagone semivuoto in una limpida giornata d’inverno, il conforto di una gita domenicale nei luoghi dell’infanzia e poi un incontro inatteso, un tuffo al cuore… può capitare così, in una giornata qualsiasi, quando “si è ormai cresciuti e non si ha più paura del mondo”, di scoprire che l’immagine che abbiamo di noi stessi, messa insieme negli anni tassello dopo tassello, si basa su un errore. Il protagonista di questo nuovo romanzo di Maurizio Cucchi si trova d’improvviso a dover fare (o rifare) i conti con due figure fondamentali, il padre e il nonno, entrambi prematuramente scomparsi in circostanze misteriose. Un pellegrinaggio che da una Milano affogata nella nebbia lo porta prima al confine con la Svizzera, nella località dove il padre ha trascorso le sue ultime ore, e poi in Sicilia, a Catania, città d’origine del nonno. Un pellegrinaggio che gravita intorno al personaggio di Tina, una donna meravigliosa e piena di forza, di allegria, di mistero, al tempo stesso musa e guida nella ricerca che a sua volta la impegna del marito e del padre, svaniti lasciandosi dietro ferite di ambiguità e assenza. Percorsi convergenti e osmotici che accomunano il protagonista e Tina nel periglioso attraversamento di una mitologia personale e familiare, portandoli a una progressiva, sofferta, nuova concezione di sé.

Qui sotto il video dell’intervista di Luigia Sorrentino a Maurizio Cucchi su La maschera ritratto che inizia con la lettura di un brano dal libro fatta dall’autore (durata: 8 minuti)

http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2011/02/cucchi_27022011.flv