Giorgio Vigolo, l’eremita di Roma

Altre scritture
a cura di Luigia Sorrentino

Pubblico con molto piacere la recensione di Fabrizio Fantoni al saggio  di Magda Vigilante su Giorgio Vigolo, L’eremita di Roma, Fermenti 2010 (€ 16,00). 
Un saggio importante  perchè Vigolo è uno dei rari autori del Novecento che, come scrive Fantoni, hanno dato alla cultura italiana un apporto rilevante.  Giorgio Vigolo, poeta, narratore, ma anche critico musicale e traduttore ha, inoltre, il grandissimo merito di aver scoperto e tradotto per la prima volta nella nostra lingua uno dei più importanti poeti di tutti i tempi: Friedrich Hölderlin.

 

                                                                             

                                                  di Fabrizio Fantoni

«Sono pochi gli autori del Novecento che hanno dato alla cultura italiana un apporto tanto rilevante quanto quello di Giorgio Vigolo. Poeta, saggista, musicologo, traduttore di autori stranieri – tra i quali Hoffmann e Holderlin – instancabile studioso del Belli – di cui curò nel 1952 la prima e ancora insuperata edizione critica dei Sonetti – Vigolo, nella sua lunga vita, svolse un’attività poliedrica e multiculturale di primo piano che, tuttavia, ancora oggi, a distanza di quasi trent’anni dalla sua morte, stenta ad ottenere il riconoscimento che gli spetta. Continua a leggere

Mariangela Gualtieri vince il premio Hystrio alla drammaturgia

Ecco i premiati tra gli artisti già affermati: Aurélia Thierrée, Arianna Scommegna, Fabrizio Arcuri, Mariangela Gualtieri, Fibre Parallele, Teatrino Giullare.

Il Premio Hystrio-Provincia di Milano alla memoria a
Sisto Dalla Palma e Franco Quadri

Giunto al ventunesimo anno di età, dato il crescente successo e grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, il Premio Hystrio si trasforma in un piccolo festival dedicato alla creatività giovanile in ambito teatrale e va in scena al Teatro Elfo Puccini di Milano dal 23 al 25giugno 2011.

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Opere Inedite, Lorenzo Caschetta

Oggi a Opere Inedite pubblichiamo le poesie di Lorenzo Caschetta, che è nato e vive a Modena, nel 1975, ma è di origini lucane. Il suo primo libro di poesie “Carta annonaria”, ha vinto il Premio Saba sezione giovani nel 2005.
Altre sue poesie sono uscite nell’Almanacco dello Specchio Mondadori 2009.

Lorenzo mi scrive: “Tra i miei poeti di riferimento ci sono Rocco Scotellaro e Maurizio Cucchi, tra le poetesse Wislawa Szymborska.” E poi aggiunge: “Scrivere è per me una liberazione che si paga anche con il silenzio e sempre di persona.” Una frase secca, senza nulla aggiungere. Ed effettivamente leggendo la poesia di Lorenzo si ha una sensazione netta, precisa. La sua voce sembra giungere da una segregazione, che fa risuonare, nella stanza, la voce della poesia.

 

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