Festivaletteratura, I poeti russi (I parte)

Festivaletteratura 2011
a cura di Luigia Sorrentino

Festivaletteratura di Mantova (dal 7 all’11 settembre 2011) “Un poeta in Russia è ancora un poeta?”  Con Sergej Gandlevskij, Tibur Kibirov  e Grazia Scandura. Venerdi 9 settembre, alle 15:30, Sagrestia di San Barnaba (euro 4,50).

I poeti ospiti di questo primo incontro sono Tibur Kibirov, originario dell’Ossezia del Nord e residente a Mosca, attivo negli ambienti della poesia underground dall’inizio gli anni ’80 e di cui in Italia è stato tradotto il poema ‘Latrine’, e Sergej Gandlevskij, autore teatrale, romanziere, uno degli intellettuali più attivi della generazione dei cinquantenni (sue poesie sono pubblicate nella raccolta ‘Poeti russi oggi’). Continua a leggere

Festivaletteratura, Attilio Bertolucci

Festivaletteratura 2011
a cura di Luigia Sorrentino

Festivaletteratura di Mantova 2011, (dal 7 all’11 settembre) INEDITA ENERGIA, Omaggio ad Attilio Bertolucci, sabato 10 settembre alle 11:00, Palazzo Ducale – Cortile della Cavallerizza, (€ 4,50).

Bernardo Bertolucci e Giuseppe Bertolucci con Corrado Augias e Neri Marcorè.

“Ho fatto il poeta per raccontare la vita, le emozioni di ogni vita”. Attilio Bertolucci è stato uno dei massimi poeti italiani del Novecento. Amico di Vittorio Sereni e Pier Paolo Pasolini, traduttore soprattutto dall’inglese, di Bertolucci va ricordata anche l’intensa attività di promozione culturale svolta in ambito editoriale e attraverso la collaborazione con varie riviste. Tra queste, in particolare, la direzione de ‘Il Gatto Selvatico’, la rivista di eni voluta da Enrico Mattei, che grazie a Bertolucci poté contare sulla collaborazione di molti intellettuali italiani tra cui Bassani, Calvino, Gadda, Sciascia, Soldati. Continua a leggere

Opere Inedite, Michele Nigro

Opere inedite
a cura di Luigia Sorrentino

“Il mio modo arcaico di fare poesia nasce dall’esigenza di fornire, prima di tutto a me stesso e poi anche all’eventuale lettore, un’immagine scremata, sobria, asciutta, arcaica appunto di ciò che la vita mi fornisce quotidianamente o mi ha fornito in passato. Questa scelta, a volte, va a discapito di quella poesia concepita come intrattenimento piacevole e di una metrica ‘educata’ e matematicamente coerente. La rima è al servizio di una ‘filastrocca primordiale’ perché l’obiettivo del verseggiare è la ricerca di una verità seppellita sotto tonnellate di avverbi, aggettivi inutili e di immagini collettive di origine televisiva che non appartengono all’individuo. Uno degli obiettivi della poesia è ‘ripulire’ l’Io da certi prolungamenti prosaici per ritornare alle origini del pensiero. I singoli versi composti da non più di tre o quattro parole, determinano nella mente del lettore la formazione di frammenti lapidari, scomodi da leggere, grezzi, sacrificando consapevolmente la bellezza e la musicalità, e rasentando in alcuni casi un’ossessiva paronomasia. Anche le ricerca di una ‘rima interna’ contribuisce ad alimentare un suono ossessivo che è catarsi.”
di Michele Nigro Continua a leggere

In memoria di te, Cesare Pavese

In memoria di te: Cesare Pavese
a cura di Luigia Sorrentino

Il 27 agosto 1950 muore suicida a Torino, Cesare Pavese, scrittore, poeta e traduttore italiano.

Sul comodino viene trovato il suo libro ‘Dialoghi con Leucò’ e sul frontespizio un foglietto con la frase scritta di pugno da Pavese e divenuta celebre: ‘Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Seguiva poi una domanda e un’esortazione: ‘Va bene? Non fate troppi pettegolezzi’. Continua a leggere