Milo De Angelis, video-intervista

Adesso la parola a uno dei poeti italiani più amati dai giovani, Milo De Angelis, nato a Milano negli anni Cinquanta e incontrato da Luigia Sorrentino al Festival Internazionale di Roma “Letterature” , a maggio del 2012, nella storica cornice della Basilica di Massenzio. Potremmo definirlo il padre di un’intera generazione di poeti, un vero e proprio maestro. La sua ultima raccolta di poesie “Quell’andarsene nel buio dei cortili” (Mondadori 2010) raggiunge una dimensione sapienziale ricchissima, capace di trasmettere proprio ai più giovani, grandi emozioni e sempre maggiore consapevolezza del presente.

Video-intervista e montaggio di Luigia Sorrentino

http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/06/sorrentino-milo-deangelis.mp4
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Commenti (3)

  1. E’ bellissimo e struggente il titolo: “Quell’andarsene nel buio dei cortili”. Come dice nell’intervista, i cortili sono per ogni adolescente, soprattutto fatto adulto, un luogo-leggenda, un luogo in cui tutte le premesse della vita che sarà vengono sperimentate con enfasi e con timore, con felicità e con paura, l’adolescente, investito dalla vita, si sente come dice il P. “pericolante e pericoloso”, cioè sopraffatto e spaventato per la vita che gli si apre davanti (il buio?).Dai cortili inizia il viaggio verso il futuro (l’adolescente sente, a un certo momento, il bisogno di tagliare il cordone ombelicale che lo lega alla protezione materna, al rassicurante buio dell’utero materno) ma il salto (nel buio) della vita di autonomia e di responsabilità lo spaventa. Ma ogni crescita (il passaggio dall’infanzia all’adolescenza e dall’adolescenza all’adulto, soprattutto)comporta assunzioni di responsabilità che non può non spaventare. Mi riprometto di leggere il libro appena posso. Grazie, Luigia, per la video-intervista, così interessante.

  2. Che meraviglia queste parole di Milo De Angelis!Io,che sono credente, credo che nessuno più di lui abbia fede nella poesia e nella sua opera eterna!

    Tino

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