“Nûr”, di Gëzim Hajdari

E’ in libreria “Nûr” di Gëzim Hajdari, poeta, saggista, traduttore e narratore albanese.

Dalla quarta di copertina del libro:  “Nûr” è forse l’opera di Gëzim Hajdari che più radicalmente introduce una nuova torsione del discorso. Questo è vero, in primo luogo, per l’uso della forma del poema drammatico, che rielabora e intensifica gli snodi conflittuali propri della poesia hajdariana attraverso relazioni sceniche tra personaggi anziché attraverso il “corpo presente” dell’io centrale. In secondo luogo, e in maniera complementare, le figure essenziali della produzione poetica precedente, distribuite tra la sfera di un’esistenza nuda e quella del simbolo, vengono tradotte in una vicenda eroica e mitica che non si limita ad alludere a tratti a una memoria epica, ma attinge direttamente ed estesamente da una parola già detta, condivisa e tramandata: il corpus dell’epica popolare albanese. Continua a leggere

Patrizia Cavalli, video-intervista

Avete letto quel bellissimo poemetto di Patrizia Cavalli che si intitola ‘La Patria’?

La Cavalli, una delle poetesse più affermate e lette in Italia,  intervistata da Luigia Sorrentino in occasione del Festival Internazionale di Roma “Letterature” 2012, riferendosi a questo suo poemetto dice che la patria è ormai una strana cosa, impossibile da definire. E aggiunge: “la Patria è esattamente il luogo dove si può stare, dove è possibile stare.”

Fra le tante figure possibili di patria richiamate da Patrizia Cavalli  in ‘La patria’, ” c’è anche quella di una pazza che ormai/dorme per strada.”
Un verso che lancia, letteralmente, un sasso, che ci folgora e ci fa vedere cosa è diventata oggi la nostra nuova patria, ‘una’ senza più casa, un’emarginata, ‘una’ senza più fissa dimora. Una patria spostata, perduta, una patria non più.

Video-intervista a Patrizia Cavalli di Luigia Sorrentino
Montaggio di Luigia Sorrentino

http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/poesia/luigia_08062012.mp4

Biennale di Venezia, al via il Festival della danza

Appuntamento


Giunto all’ottava edizione, il Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta, in programma da oggi 8 giugno 2012 e fino al 24 giugno, presenta spettacoli, performance, installazioni – fra cui 5 prime mondiali e 5 novità per l’Italia – ma anche conferenze, laboratori e masterclass con alcuni dei protagonisti della scena contemporanea.

E ancora: 20 brevi performance di altrettante compagnie selezionate tramite bando, presentate nella Marathon of the unexpected, uno spazio all’interno del Festival dedicato a lavori inediti e innovativi. Il Festival, diretto da Ismael Ivo e intitolato Awakenings, si snoderà attraverso la città: dagli affascinanti spazi dell’Arsenale – Artiglierie, Corederie, Teatro Piccolo Arsenale, Teatro alle Tese, – alla Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian, sede della Biennale, al Teatro Malibran e a spazi inconsueti come il Salone SS. Filippo e Giacomo del Museo Diocesano di Venezia. Continua a leggere

Opere Inedite, Alfonso Cataldi

Opere Inedite
a cura di Luigia Sorrentino

Quanta maledizione
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Quanto è ardito il tentativo estremo/di trattenere il gesto, un altro allungo,/l’amplesso che ci muove su una corda/
tesa, e quanto ancoraggio è necessario/ quanta maledizione tra lo scatto,/ la sospensione in apnea, e l’approdo://  la capriola perfetta ti capita/  per caso, dopo mille schiene rotte. 
di Alfonso Cataldi Continua a leggere