Stig Dagerman, “Racconti”

Nello scaffale, Stig Dagerman
a cura di Luigia Sorrentino

Stig Dagerman è stato accostato ad autori del Novecento come Camus, ma se le convenzioni letterarie hanno gioco in questo avvicinare, per contenuti e qualità di scrittura Dagerman ha un carattere solo suo. Nei decenni scorsi sono apparsi in italiano vari titoli dello scrittore scandinavo, editi da Iperborea, tra cui Bambino bruciato, Il viaggiatore e Il nostro bisogno di consolazione.

Lo stile di Dagerman è asciutto e nello stesso tempo la pagina brucia, porta un intero mondo. L’angoscia che spesso traspare, nucleo di un umanità che non trova risposte, così come l’amarezza di cui soffrono i suoi personaggi, specchio dell’interiorità di Dagerman, possono in parte spiegare anche lo sconforto cui infine cedette. Ne II nostro bisogno di consolazione scriveva: Continua a leggere

La vostra voce, Alessandro Basile

La vostra voce
a cura di Luigia Sorrentino

Auto-presentazione di Alessandro Basile.
Sono nato a Torino nel 1978, scrivo su agende, foglietti, carta da formaggio (e ultimamente su tastiera) qualsiasi cosa dall’età di 12 anni (dopo aver provato un’immotivato piacere nello scrivere un tema libero a scuola). Da allora mi dedico a pensieri, massime filosofiche, poesie, racconti, romanzi, opere teatrali, e ho al mio attivo un’improponibile, nonché insensata, produzione, tutta nel cassetto (che più che voler essere pubblicata vuole restare nascosta), nata al solo scopo di nutrire il suo ego durante il cattivo (“gramo”) periodo adolescenziale e post-adolescenziale. Il tutto però mi ha formato e mi ha fatto fare molto esercizio. Nel 2006 ho cominciato a gettare sul web qualche poesia e, per gioco o per amore (letterario), ha visto la luce la spiccia antologia il cui titolo rispecchia la mia natura: lacrime pigre, un fremito delle emozioni umane perso nello sbadiglio svogliato dell’orgoglio. Continua a leggere

De Chirico, “Dall’astrattismo alla metafisica”

Riletture
a cura di Luigia Sorrentino


“De Chirico, la Metafisica del Mediterraneo” (ed. Rizzoli, 1998)

Dall’astrattismo alla metafisica
di Silvano Trevisani

De Chirico si colloca, per Belli e gli astrattisti, in un momento di svolta nel processo di destrutturazione della realtà fenomenica, così come individuata dal classicismo.
In particolare, l’importanza fondamentale di de Chirico per Carlo Belli, teorico dell’astrattismo italiano, che fece capo alla galleria milanese “Il Milione” e ai suoi artisti, sta in due momenti precisi: 1) Egli rappresenta, come ampiamente descritto in “Kn”, un elemento fondamentale per il recupero della classicità nella sua più giusta (cioè più moderna) dimensione, scevra dalla retorica e ricondotta all’essenzialità; 2) Egli è la chiave di volta per il passaggio all’astrattismo geometrico, attraverso l’impero della geometria che individua come conquista principale di de Chirico. Continua a leggere

Valentino Zeichen, “Per il Verso giusto” (I poeti su RadioUno)

Valentino Zeichen nato nel 1938 a Fiume, in Croazia, è il poeta protagonista della puntata del 18 luglio 2012 di “Per il verso giusto”, incontri con i poeti contemporanei, (in onda tutti i mercoledì dalle 5:40 alle 6:00 su Radio Uno), un programma ideato e condotto da Luigia Sorrentino per Radio Uno.
Zeichen, uno dei poeti più popolari in Italia, ha pubblicato decine di libri di poesie. La sua scrittura è ironica, a tratti comica. Si autodefinisce “un poeta svogliato” che non ha più voglia di scrivere. Quale avrebbe potuto essere la sua orbita nella vita? “Quella di girare attorno alla casa del mecenate.”

Se avesse potuto scegliere dove abitare, avrebbe voluto una casa sul fiume, così dice nell’intervista a Luigia Sorrentino, richiamando in quel fiume, la sua città d’origine….

Qui sotto “Per il verso giusto” Incontri con i poeti contemporanei di Luigia Sorrentino
Radio Uno, puntata del 18 luglio 2012 con Valentino Zeichen
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http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/06/zaichen_29062012.mp4 Continua a leggere

Addio allo scultore e architetto Walter Pichler

E’ scomparso in Austria il 16 luglio 2012, all’età di 75 anni l’artista Walter Pichler.

Nato a Nova Ponente aveva lasciato l’Alto Adige all’epoca delle opzioni ed aveva vissuto nella regione austriaca del Burgenland. Pichler, noto per le sue sculture e installazioni, aveva partecipato alla Biennale di Venezia nel 1982.

Le sue opere sono state esposte fra l’altro anche al Haus der Kunst a Monaco (1978), all’Albertina a Vienna (1973) nonché in vari musei di arte moderna a Vienna, Amsterdam, Berlino e New York. Continua a leggere