Noi napoletani passiamo per essere troppo gestuali: ed è vero. Abbiamo come due modi di esprimerci: attraverso le parole, e attraverso i gesti. O, il più spesso, ci esprimiamo con tutti e due assieme. Una specie di iperbole espressiva, soprattutto poi se, esprimendoci nel nostro dialetto, teniamo conto che esso è di per sé molto espressivo ed esuberante. Pertanto la poesia sui gesti di Bordini mi ha trovato predisposto ad apprezzarla. Quanti gesti per esprime ogni sentimento, ogni giudizio e ogni azione, in tutte le loro sfumature. D’altra parte c’è il linguaggio dei segni grafici (alfabeto morse), dei segni gestuali e mimici (alfabeto dei muti). (Tra gli indiani, c’era il linguaggio delle nuvolette di fumo). Ho apprezzato molto l’elencazione della miriade di gesti che esistono e utilizziamo per comunicare. Anche se, alla fine e in generale, la parola resta lo strumento più usato.
Noi napoletani passiamo per essere troppo gestuali: ed è vero. Abbiamo come due modi di esprimerci: attraverso le parole, e attraverso i gesti. O, il più spesso, ci esprimiamo con tutti e due assieme. Una specie di iperbole espressiva, soprattutto poi se, esprimendoci nel nostro dialetto, teniamo conto che esso è di per sé molto espressivo ed esuberante. Pertanto la poesia sui gesti di Bordini mi ha trovato predisposto ad apprezzarla. Quanti gesti per esprime ogni sentimento, ogni giudizio e ogni azione, in tutte le loro sfumature. D’altra parte c’è il linguaggio dei segni grafici (alfabeto morse), dei segni gestuali e mimici (alfabeto dei muti). (Tra gli indiani, c’era il linguaggio delle nuvolette di fumo). Ho apprezzato molto l’elencazione della miriade di gesti che esistono e utilizziamo per comunicare. Anche se, alla fine e in generale, la parola resta lo strumento più usato.