Cinque finalisti al Gregor Van Rezzori

Appuntamento

Jennifer Egan con “Guardami” (Minimum Fax), Etgar Keret con “All’improvviso bussano alla porta”  (Feltrinelli), Atiq Rahimi con “Maledetto Dostoevskij” (Einaudi), Juan Gabriel Vasquez con “Il rumore delle cose che cadono” (Ponte alle Grazie) e Jeanette Winterson con “Perché essere felice quando puoi essere normale?” (Mondadori). 

Sono questi i libri che compongono la cinquina del Premio Gregor von Rezzori – Città di Firenze per la migliore opera di narrativa straniera tradotta in Italia, giunto alla sua settima edizione. Continua a leggere

La cinquina del Premio Strega 2013

Designata la cinquina dei finalisti all’edizione 2013 del Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci in collaborazione con Liquore Strega. La riunione è avvenuta, come sempre, a Casa Bellonci, gremita dei 400 Amici della domenica, il corpo elettorale del premio, eredi di un rito che si ripete solennemente da oltre sessant’anni e che quest’anno per la prima volta è stato anche trasmesso in diretta streaming sul sito www.premiostrega.it.

Al termine dello scrutinio (408 su 460 votanti – di cui 160 voti online-  pari all’88,69%; 2 schede bianche) il presidente di seggio Alessandro Piperno, vincitore del Premio Strega 2012, affiancato dal presidente della Fondazione Bellonci Tullio De Mauro, ha annunciato ufficialmente la Cinquina di libri e autori finalisti del Premio Strega 2013, che sono: Le colpe dei padri (Piemme) di Alessandro Perissinotto con voti 69, Resistere non serve a niente (Rizzoli) di Walter Siti con voti 66, Figli dello stesso padre (Longanesi) di Romana Petri con voti 49, Mandami tanta vita (Feltrinelli) di Paolo Di Paolo con voti 45, Nessuno sa di noi (Giunti) di Simona Sparaco con voti 36. Continua a leggere

“Cartongesso”, di Francesco Maino

Anteprima

Sarà Einaudi a pubblicare, ad inizio 2014, il romanzo vincitore del XXVI Premio Calvino: “Cartongesso”, di Francesco Maino.
Maino è nato nel 1972 a Motta di Livenza e fa l’avvocato penalista a Venezia.Come recita il comunicato della Giuria, composta da Irene Bignardi, Maria Teresa Carbone, Matteo Di Gesù, Ernesto Ferrero e Evelina Santangelo, Cartongesso, “per la sua natura felicemente ibrida, non è un romanzo e non è un saggio, è “un azzardo che nulla toglie alla sua capacità di coinvolgimento e alla straordinaria potenza inventiva della lingua”. Un’invettiva contro il disfacimento del Veneto e dell’intera nazione e la sua trasformazione in un non-luogo di consumi banali, di vite perse in una generale omologazione, di cui è emblema la corruzione della parola. Il libro è un bilancio insieme personale e collettivo, nel quale la disperazione di un individuo e il suo intenso e inquieto disagio diventano una foto di gruppo antropologicamente esatta ed espressivamente efficace. Continua a leggere