Minime da una fine, Viviana Nicodemo e Liliana Zinetti

minime_da_una_fineNello scaffale

Minime da una fine“, di Liliana Zinetti e Viviana Nicodemo, Introduzione di Ivan Fedeli, Ed. CFR Ibrida, 2013 (euro 10,00)

Viviana Nicodemo, milanese, dopo gli studi classici, si diploma alla Civica scuola d’Arte Drammatica Piccolo Teatro di Milano. Ha recitato con vari registi e ha fatto diverse letture poetiche (Dante, Tasso, Dickinson, Rilke, Campana, Pavese). Ha pubblicato nel 2007 “Necessità dell’anatomia” (Ed. Spirali) con sue fotografie e versi di Milo De Angelis. Ha girato alcuni video legati alla poesia del Novecento, tra i quali “Un nome della via” e “Cento giorni dopo l’infanzia”, e, nell’estate del 2009 ha tenuto una mostra fotografica intitolata “Via dell’inizio”, all’interno del Palazzo Ducale di Pavullo nel Frignano. (Qui sopra l’immagine della copertina del libro di Viviana Nicodemo).

Liliana Zinetti risiede a Casazza (Bergamo) dove è nata nel 1954. Ha pubblicato le raccolte di poesia: “Volo di terra” LietoColle, 2004; “L’ultima neve”, LietoColle, 2007; la plaquette “Una poesia” Pulcinoelefante, 2008; l’ebook Due (I giorni del sole fermo), Clepsydra Edizioni, 2009; “Nel solo ordine riconosciuto”, L’Arcolaio, 2009; “I cipressi di Van Gogh”, Ladolfi Editore, 2011; “Improvviso il mare”, l’Arcolaio, 2012. Continua a leggere

Roberto Calasso, la forza dell’editore

calassoAppuntamento

Fondata a fine novembre del 1963, l’Adelphi ha compiuto 50 anni. Fin dall’inizio la casa editrice ha pubblicato libri unici che nessuno avrebbe pubblicato. Libri cioè scritti da chi aveva attraversato un’esperienza unica, che si era depositata in un libro. Uno degli esempi più significativi in questo senso fu una delle prime pubblicazioni della casa editrice uscita nel 1965, il romanzo di Alfred Kubin L’altra parte. Un libro nato da uno dei suoi periodi deliranti. Kubin non avrebbe mai più scritto nulla del genere.

In occasione dei 50 anni della casa editrice Roberto Calasso ha pubblicato un suo saggio, “L’impronta dell’editore” definendo il Novecento  il secolo della grande editoria, ben più dell’Ottocento. E in effetti, tra la fine dell’Ottocento e gli anni Trenta del Novecento, figure come Kurt Wolff, Gaston Gallimard, Alfred Vallette, Ernst Rowohlt, Allen Lane, James Laughlin, Samuel Fischer hanno inventato profili nuovi per l’editoria in genere. Continua a leggere

Poesia a Rebibbia

Eliopecora_LucianoLucariniLa Casa Editrice Pagine ha dato il via al progetto “Poesia a Rebibbia” un evento che si propone un fine altamente sociale in quanto, attraverso la crescita culturale, si auspica di poter dare uno strumento per l’inserimento nel mondo del lavoro alle detenute, nell’ambito dell’insegnamento o dell’editoria, una volta scontata la pena.

Dopo i corsi svolti nella sezione maschile della casa circondariale romana (con ben 50 adesioni), ottenendo numerosi apprezzamenti, la casa editrice Pagine ha voluto proporre “Poesia a Rebibbia” nella sezione femminile diretta dalla dottoressa Ida Del Grosso, persona sensibile alla cultura letteraria e soprattutto alla poesia. La prima lezione ha avuto luogo lunedì 9 dicembre 2013, l’annuncio è stato dato dall’editore Luciano Lucarini in occasione della Fiera della piccola e media editoria durante la presentazione dell’antologia poetica “Il Cammino della Poesia “ curata da Elio Pecora. Continua a leggere

Aldo Ferraris, “Moltitudine”

moltitudineLetture

“Siamo immersi nella realtà come pesci in un acquario, docili, spesso indifferenti, altre volte crudeli.
Nella realtà delle cose che sono parte di noi, ma che noi tendiamo a ignorare per non inabissarci nella loro necessità, che ci spaventa.
Le cose, remissive, pazienti, che sopportano la nostra esistenza, concedendosi senza pretendere nulla.
Le cose, sagge, che sanno tutto di noi, in una sorta di personificazione o animismo dell’umile materia.
Una moltitudine che condiziona silenziosamente le nostre esistenze.
Noi, immersi in una realtà che abbandoniamo ad ogni nuovo desiderio, per riviverla nuovamente, sapendo che non c’è altra comunanza con le cose che la tenerezza del commiato.”
Aldo Ferraris Continua a leggere

Maria Pia Quintavalla, “I compianti”

Pubblicazione1Letture

Nota di Maria Pia Quintavalla

Il libro I Compianti contiene poemetti, poesie, immagini e lettere del padre.
I poemetti hanno titolo: compianti in terracotta e i congedi, l’ordine impaginazione delle poesie è decrescente: le prime sono le più moderne e recenti, le ultime le più antiche. E’ il mio consueto ordine di narrazione, interna, che procede dallo zoom della memoria, così che entrare nelle stanze dei compianti è la passeggiata, a cui Correggio offre un ragguaglio e guida, pittorico- religioso, ma i dialoghi che portano sono le parole tra noi ultime, se non leggere, di molto amore e trasmissione anche dell’albero di poesia: poesia, pittura, foto, dunque paesaggio; e infine la storia…a sfondo delle storie: le sue lettere sono testimonianza della guerra e di altro. Lui parla da testimone e traduce già verso la sublimazione magica di poesia – China non aveva questa voce non era dissociabile da me, e fu micidiale il confronto ( a volta transfert puro, lei ero io, o il contrario, etc). Qui siamo in due, sempre: conto di concludere, dopo Album feriale, e dopo China, con questa biografia poetica l’auto biologia familiare. Continua a leggere