Giulio Viano, tre poesie da “Iridi Artiche”

viano-GiulioNella Collana curata da  pordenonelegge.it  e dalla casa edtrice LietoColle, è uscita la raccolta di poesie di Giulio Viano, “Idi Artiche” 2014. Un libro denso di “astronomie alchemiche”, una poesia che si discosta dal “già letto”, per scelte stilistiche, ma anche per l’oggetto poetico. Non causali le liriche dedicate alle stelle,  alle quali si giunge alla fine del libro, dopo aver compiuto un lungo itinerario, senza scorciatoie. Un’opera colta, che osserva e ripropone la lezione degli “Antichi Maestri” nel desiderio di rifondare una rinnovata civiltà, un nuovo ordine nella realtà contemporanea.

 

Buran

Purosangue in un cielo di titanio

caleidoscopio di un solo colore

inciso sul becco dei corvi,

saetta negli occhi dei

lupi,

cercavi il tuo nome nel vuoto

furente assolo artico

quando ti ho visto sfrecciarmi accanto

sfrenato come il cavallo di un dio

Paradosso di sciabole invisibili,

come te soltanto un sogno, un sovrano,

una donna che arde senza amare,

un terremoto o un

falco

d’improvviso, sbaragliando lo spazio,

arriva tra scintille di stupore

e petali travolti

Imperatore di ogni prospettiva,

ai tuoi comandi cobra di corallo

trascinano un terzo del cielo

apocalissi di velocità

e canti di sciamani

come sonagli per il tu

o mantello,

tamburi al richiamo del cosmo

E tu lontano, con un occhio solo,

la lancia in pugno, torni nell’enigma.

***

 

Notte Nera

 

“Non temere, le dita delle norne

battono contro i vetri, ma all’esterno.

.

La danza macabra degli elementi

non farà caso alla nostra porta

.

e scheletri e clessidre passeranno

oltre coi loro eserciti di cenere.

.

Questione di tre giorni ancora e

te lo prometto, rivedremo il Sole.”

.

E nella notte

nera mi hai baciato.

***

 

Medusa

Ovvio che tu sia bella

e flessuosa e cristalli di nulla
.

sei stata milioni di brividi

solo un istante fa

e miliardi nei prossimi

e un solo dardo di fragilità

fra i due, simulato e nient’altro

.

colpo di reni d’acqua fra gli anemoni

canti muta, invidiata dal mare
.

lasciando vuoto come una cornice

un volume di onde

____

Giulio Viano è nato a Genova nel 1973. Laureato in Lingue e Letterature Straniere, è traduttore professionista. Nel 2010 ha esordito con la raccolta “Ala d’Aquila si Stende”.  Ha partecipato a letture performative e a numerosi reading e, nel 2011, ha ricevuto il primo premio per la sezione Composizione poetica al concorso internazionale “Le Culture del Mediterraneo”. La sua poesia, dalle atmosfere cosmiche e glaciali, sta riscuotendo interesse nel panorama contemporaneo, interesse confermato da partecipazioni a rassegne quali l’appuntamento estivo Altramarea di Tellaro (SP) ed articoli su riviste e litblog.  Suoi brani e una sua versione di “The Two Spirits: An Allegory di P. B. Shelley” compaiono nella raccolta “Poesia mitomodernista oggi – Per un nuovo Romanticismo”.

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