Progetto editoriale ideato e curato da
Fabrizio Fantoni
con la collaborazione di
Luigia Sorrentino
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Beppe Salvia
di Claudio Damiani
Beppe Salvia[1] opera, nella seconda metà degli anni settanta, un rinnovamento della nostra poesia, un cambiamento di rotta che sarà poi gravido di conseguenze. Vorrei partire da una breve prosa poetica uscita nel primo numero di Braci, del 1980, intitolata Il lume accanto allo scrittoio, dove nella forma apparentemente banale di un editoriale, è annunciata questa rivoluzione: Continua a leggere