Milo De Angelis, tre poesie

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Era buio. Il centro di agosto era buio

come il corpo nudo. Non potevo

trovare riposo né movimento: solo il battere

del sangue sulle labbra. Il buio

giungeva dal respiro aperto, dalla freccia alata

che entra nel mondo. Il buio

era lì. Era lì, nel vertice

della prima caduta, era me stesso,

questo freddo che, oltre i secoli, mi parla.

 

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