Ewa Lipska, il secondo tempo

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La Polonia è una terra straordinariamente fertile per i poeti”, ebbe a ricordare una volta il poeta russo, Josif Brodskij.
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Nota di Luigia Sorrentino 

Di Ewa Lipska, una delle voci più interessanti della poesia e della letteratura polacca contemporanea, non avevo mai letto nulla, qui in Italia. Ewa Lipska, è invece, una poetessa molto tradotta in varie lingue. Sulla sua vita e sulla sua poesia, i cambiamenti politici che ci sono stati in Polonia e in Europa alla fine degli anni Ottanta, hanno avuto un’influenza determinante, anche se la sua poesia, non è catalogabile come “Poesia della Polonia”, ma come poesia che travalica il confine della terra natale.

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LEVANIA

 

levania 3 coverÈ uscito il n. 3 di “LEVANIA” (dicembre 2014), rivista di poesia e di arte edita da Iuppiter e redatta da Carmine De Falco, Marco De Gemmis, Costanzo Ioni, Eugenio Lucrezi (direttore responsabile), Paola Nasti, Marisa Papa Ruggiero, Enzo Rega ed Enza Silvestrini: gruppo tutto campano che propone testi inediti di autori italiani ed internazionali.

Dopo l’editoriale di Lucrezi, incentrato sulla centralità del simbolico nelle arti, il lettore s’imbatte in un’ampia scelta dei nuovi taccuini di Stelio Maria Martini, grande autore dell’Avanguardia, che svariano tra poesia e filosofia, cinema e politica, passato e futuro delle arti. Seguono due poesie di Franco Buffoni, accompagnate da uno scritto dell’autore e tratte dall’intenso racconto in versi Jucci, appena edito da Mondadori; un sonetto di Mariano Bàino, poeta che scrive romanzi inaspettati, e un poemetto di Angelo Petrella, romanziere e autore di versi inattesi, entrambi introdotti da Lucrezi; le traduzioni in portoghese di Ana Luísa Amaral delle poesie di Emily Dickinson, accompagnate da versioni in italiano di Luca Benassi, Bruno Galluccio e dei redattori De Falco, Lucrezi e Nasti, alla quale si deve anche lo scritto introduttivo della sequenza; l’esordio in versi di Flavia Balsamo, accompagnato da una nota di De Falco. Continua a leggere

Il ritorno di Dario Bellezza

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Da oggi in libreria

Invettive e licenze apre questo volume che, per la prima volta, riunisce tutti gli otto libri pubblicati da Bellezza fino a Proclama sul fascino apparso nel 1996, pochi giorni dopo la scomparsa dell’autore.

Ai versi editi fa seguito un’appendice di testi dispersi, alcuni inediti, che vuole offrire uno stimolo per accostare nuovi lettori alla produzione di uno dei poeti più controversi e ricchi poeti di fine Novecento.

L’attenta e partecipe curatela di Roberto Deidier, che di Dario Bellezza fu amico, consente non solo di inquadrare ogni testo nel momento in cui fu scritto, ma anche e soprattutto di cogliere il senso di un itinerario poetico globale e coerente.

Dario Bellezza, “Tutte le poesie”, Oscar Mondadori 2015, a cura di Roberto Deidier, (20 euro).

 

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La poesia francese, Jean-Baptiste Para

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A cura di Luigia Sorrentino

Nota di Stefano Serri

Una passeggiata che si fa dialogo
Traducendo Jean-Baptiste Para

Imbattendomi, all’improvviso, nelle poesie di Jean-Baptiste Para, mi sono accorto di avere di fronte un’opera (non un solo libro) coerente e equilibrata. Non vanno molto di moda la calma, l’attenzione e la costanza: ma sono queste le caratteristiche che guidano la mano dell’autore di Atlantes e la Faim des ombres. Ho intuito, nel corso della lettura prima, e della traduzione poi, una profonda fedeltà ad alcuni temi e modi: tra tutti, emerge la costante ricerca di intersezioni tra culture differenti. Per prima la classicità, che si offre in un ricco repertorio di personaggi e miti; poi l’universo russo e quello italiano: “anima russa e italiana all’unisono”, cita in “Tra il marmo e il vapore”. Senza dimenticare altri apporti, di paesi di lingua francese, fino all’antica poesia iraniana.
Ma questo crocevia di saperi non genera un dotto esercizio umanistico: al centro della maggior parte delle poesie qui tradotte si trovano persone e storie, più che aneddoti ed emblemi. Come in una galleria di erme custodite in un lapidario vivente, attraversiamo un frutteto di dialoghi orentati a stabilire “La forma esatta dell’incerto”.
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