Resta in carcere il poeta Ashraf Fayadh che era stato condannato a morte per “apostasia” da un tribunale saudita

Ashraf Fayadh


Ashraf Fayadh, è un poeta di origine palestinese nato in Arabia Saudita. Ashraf è stato processato nel 2014 nel suo paese natale per aver scritto e pubblicato a Beirut nel 2008, la raccolta di poesie “Instructions Within”, pubblicata in Italia con il titolo: “Le istruzioni sono all’interno”, subito ritirata dalla circolazione. 

Per i tribunali sauditi le poesie Ashraf che commentano questioni sociali del mondo arabo, come l’esilio, l’amore, la situazione dei profughi, non possono e non devono essere lette. Per questo Ashraf nell’estate del 2014 è stato condannato a morte per il reato di apostasia e per la diffusione di idee blasfeme contro la religione e il profeta. Poi, grazie a una grande campagna internazionale a suo sostegno e molta solidarietà da parte dell’opinione pubblica, le autorità hanno commutato la pena per Ashraf in 8 anni di reclusione e 800 frustate.

Al momento Fayadh è in carcere nella città di Abha e sta scontando la pena ricevendo le 800 frustate a più riprese.

“Epicrisi” è la sua seconda raccolta di versi pubblicata in Italia da Di Felice Edizioni nel 2019.

Da : “Epicrisi

تباعد تلقائي

الغراب سيفشل حتماً في محاولة النباح
ولا نمتلك دليلاً قاطعاً على أن الشمس يمكن أن تتصبب عرقاً
أو أنها ستتحول إلى كرة كبيرة من الفحم، إذا سقطت في المحيط… بقدرة إلهية!
الماء يهدد حياتنا الآن، لكننا لا نستطيع الانتقام
نحن نتنازل عن غرورنا بسرعة… عندما ندرك عجزنا!
أو أننا لا نتمتع بصحة جيدة!

من المؤسف أننا قد لا نلتقي بعد الآن…
أنك لن تصيبي ظهري بخدوش منتظمة…
ولن تتلقفي أنفاسي؛ عندما تتحركين فوقي برشاقة متوقعة.
تعلمين أنني قد مزقت كراستي بالكامل…
وأن صناعة الورق ما زالت تشكل تهديداً جدياً لحياة الأشجار!

أنا حيوان…
عاري الجلد… ضعيف البنية، أمشي على قائمتين!
أقع في الحب، وأبالغ كثيراً في الكراهية…
أشعر بالجوع… وأحتاج بشكل محرج جداً إلى الهواء. وأقل حرجاً إلى الماء
أتعلق بالحياة كثيراً… وأمتلك مبررات أقل إقناعاً من مبررات الذئب، عند حاجة كلينا للقتل!
الرغبة نوع من الحاجة…
يشبه مبالغة النساء في الخوف من الحشرات المنزلية!

هناك فرق كبير… بين الألم وبين الموت
الحياة شرط رئيسي للخوف، والصخور ليست العائق أمام غريزة التوسع…
لكن التوسع والغريزة… ووجود الكيمياء ونبتة الخشخاش…
أمرٌ أكثر واقعية من وجود الصخور…
التي لا تجيد القراءة!
تعبت من صفتي
تعبت من اسمي
تعبت من قدرتي على التحمل
تعبت من جسدي المليء بالأخطاء
تعبت من عقلي الطاعن في الكبر
من غضبي، من خيبتي، من ضحكي العشوائي،
من أرقي، من انتظاري الطويل، من الغبار،
من ضوء الشمس، من المطر، من أنتِ.
تعبت من اختلاق الأعذار لليل
وتعبت من ألم يحمل اسمي
ومن مهزلة تجاوزت حدودها
تعبت من… أنا!

الموت فكرة بسيطة…
الموت أن يصبح كل ما عشنا حياتنا من أجله، بلا قيمة!
الموت أمر لا يمكن فهمه على الإطلاق
لأن عقلنا في ذلك الحين سيتوقف عن العمل ببساطة.
من أجل مصلحة أجسادنا الباردة… شديدة الشحوب.

لمعلوماتكِ…
الحياة ليست سيئة كما هي في الأفلام
وليست جميلة كما هو حلم مكتمل…
لمعلوماتك أيضاً…
لا يمكنك أن تضمني وجودي… بعد مرور قدر كاف من الزمن
ليس لأني سأكون في مكان آخر أمارس السعادة…
كما يحدث غالباً في الحياة الواقعية
لكن لأن الحياة الواقعية هي الشيء الوحيد…
الذي لا يمكن أن يحصل حتى عن طريق الخطأ
الذي ما زلت مصرّاً على ارتكابه حتى الآن.

Separazione automatica

Nel tentativo di abbaiare, il corvo inevitabilmente fallirà
al momento non abbiamo una prova convincente che il
sole possa grondare sudore
o cadendo nell’oceano possa trasformarsi in una grande
palla di carbone
per potere divino!
Ora la nostra vita è minacciata dall’acqua, ma non possiamo
vendicarci,
siamo pronti a rinunciare al nostro orgoglio solo quando
ci accorgiamo della nostra impotenza
o che la salute ci abbandona!
Peccato non poterci più incontrare…
Peccato che non potrai più segnare la mia schiena con
graffi regolari
né sentire i miei sospiri, quando ti muovi su di me con
prevedibile grazia.
Sai che ho strappato ogni pagina del mio quaderno
e che produrre carta continua a minacciare seriamente la
vita degli alberi!
Sono un animale…
nudo… di debole struttura, cammino su due zampe.
Mi innamoro, ed esagero nell’odio.
Sento fame… ed estremo e imbarazzante è il mio bisogno
di aria, minimo quello dell’acqua.
Mi aggrappo molto alla vita, e i miei motivi meno convincenti
di quelli del lupo
quando entrambi abbiamo bisogno di uccidere.
Il desiderio è una specie di bisogno…
Assomiglia alla paura esagerata delle donne per gli insetti
domestici!
Vi è una grande differenza tra il dolore e la morte,
solo con la vita può esserci la paura, e le rocce non rappresentano
un ostacolo per
l’istinto di espansione,
ma l’espansione e l’istinto… la presenza della chimica e
la pianta di papavero
sono questioni più realistiche della presenza delle rocce
che non sanno leggere!
Sono stanco dei miei attributi
stanco del mio nome
stanco della mia capacità di sopportare
stanco del mio corpo pieno di errori
stanco della mia mente troppo matura
della mia rabbia, della mia delusione, della mia risata
spontanea,
della mia insonnia, della mia lunga attesa, della polvere,
della luce del sole, della pioggia, di te.
Sono stanco di inventare scuse per la notte
stanco di un dolore che porta il mio nome
e di una farsa che ha oltrepassato i limiti,
sono stanco di… Me!
La morte è un’idea semplice…
La morte significa che è senza valore
tutto ciò per cui abbiamo vissuto!
La morte non è affatto passibile di comprensione
perché la nostra mente in quel momento smetterà semplicemente
di funzionare
per il bene del nostro corpo gelido e gonfio di pallore!
Per tua informazione
la vita non è così brutta come nei film
e nemmeno bella come in un sogno compiuto.
E sempre per tua informazione
dopo un po’ di tempo, non potrai più essere sicura della
mia esistenza
non perché sarò altrove a praticare la felicità
come succede spesso nella vita reale,
ma perché la vita reale è l’unica cosa
che non mi potrà mai accadere, nemmeno per quello sbaglio
che insisto finora a commettere.

في كبد السماء

رائحة الملل تملأ الغرفة ..
وقلبي كتاب مهترئ مكسو بطبقة كثيفة من التراب
“طفاية” سجائر مألوفة للغاية
أفكار ملتصقة بالجدران مثل ذباب متعب
عنكبوت عاطل عن العمل يطل على أشجار مصابة بالنعاس
أصوات قليلة في الخارج
والبرد سيد الموقف.

Dentro il cielo

Il profumo della noia riempie la stanza,
il mio cuore, un libro marcio coperto da uno spesso strato
di polvere,
il posacenere è troppo familiare
e i pensieri si attaccano alle pareti come mosche stanche.
Un ragno disoccupato si affaccia su alberi assonnati,
alcuni rumori all’esterno
e il freddo padroneggia sulla situazione.

تشققات جلدية

وطني مر من هنا
منتعلاً حذاء الحرية ..
ثم مضى بعيداً .. تاركاً الحذاء وراءه !
كان يركض بإيقاع مضطرب .. مثل إيقاع قلبي!
قلبي الذي كان يركض باتجاه آخر .. دون مبررٍ مُقنع !
حذاء الحرية كان مهترئاً ، بالياً ، ومُزيفاً !
مثل باقي القيم البشرية بمختلف مقاساتها .
كل شيء تركني خلفه ومضى .. بما في ذلك أنتِ.
الحذاء اختراعٌ مُحَير ..
يثبت عدم أهليتنا للعيش على هذا الكوكب !
يثبت انتماءنا لمكان آخر لا نحتاج فيه للمشي كثيراً.
أو أن أرضيته مفروشة بالسيراميك الرخيص .. الزلق !!
ليست المشكلة في الانزلاق .. بقدر ما هي مشكلة الماء ..
ومشكلة الحرارة .. والزجاج المكسور .. والأشواك .. والأغصان المتيبسة .. والصخور المدببة !
الحذاء ليس حلاً مثالياً ..
لكنه يؤدي الغرض المنشود بطريقة ما
تماماً مثل العقل ..
ومثل العاطفة
عاطفتي انطفأت منذ رحلتِ آخر مرة .. ولم أعد قادراً على الوصول إليك ..
منذ احتجازي داخل صندوق إسمنتي مُطَعَّم بالقضبان المعدنية الباردة ..
منذ نسيني الجميع .. بدءاً من حريتي .. وانتهاءً بحذائي المصاب بأزمة في الهوية !

Crepe di pelle

Il mio paese è passato di qua
calzando la scarpa della libertà…
poi se n’è andato, lasciando la scarpa alle sue spalle,
correva con un ritmo travagliato… come il ritmo del mio
cuore,
il mio cuore che correva verso un’altra direzione… senza
una giustificazione convincente.
La scarpa della libertà era consumata, vecchia e finta
come il resto dei valori umani in tutte le loro dimensioni.
Tutto mi ha abbandonato e se n’è andato… inclusa te.
La scarpa è un’invenzione sconcertante
dimostra la nostra ineleggibilità a vivere su questo pianeta,
dimostra la nostra appartenenza ad un altro luogo in cui
non abbiamo bisogno di camminare molto,
o che il suo pavimento è arredato con ceramica economica…
scivolosa!
Il problema non sta nello scivolare… tanto quanto nell’acqua,
nel calore… nel vetro rotto… nelle spine… nei rami secchi
e nelle rocce appuntite.
La scarpa non è una soluzione perfetta
ma in qualche modo adempie allo scopo desiderato
esattamente come la ragione
e come la passione.
La mia passione si è estinta da quando te ne sei andata
l’ultima volta,
non posso raggiungerti più
da quando sono stato detenuto in una cassa di cemento
sostenuta da barre fredde di metallo
da quando mi hanno dimenticato tutti… a cominciare
dalla mia libertà… e a finire dalla mia
scarpa affetta da una crisi di identità.

كوداك

لم تعد الصور القديمة تمثلنا
لم تكبر مثلنا
لم تنكمش مثل أجسادنا
أو تتلاشى بالتدريج مثل عقولنا
لقد أصبحت فقط .. باهتة مثل ذكرياتنا التي لم تعد واقعاً
منذ تجاوزها الزمن .
Kodak

Le vecchie immagini non ci rappresentano più
non sono invecchiate come noi
non si sono ristrette come i nostri corpi
o gradualmente svanite come le nostre menti.
Si sono soltanto… sbiancate come i nostri ricordi che non
sono più una realtà
da quando sono state superate dal tempo.

جلطة دماغية

أعيش أوقاتاً صعبة
والنوم يتصرف كمراهقة وقعت في الحب حديثاً
لن أتطرق لحالة قلبي
ولا إلى الإضطرابات النفسية التي تشبه فقاقيع ماء تجاوزت درجة الغليان
أنا جزء من الكون ..غضب عليه الكون
أنا جزء من الأرض شعرت تجاهه الأرض بالحرج الشديد
أنا بشري بائس
عجز البشر الآخرون عن التزام الحياد معه
الحياد وهم
مثل كل الفضائل التي يتحدث عنها البشر بشكل نظري بالغ الوقاحة
الحق تعريف ناقص مثل الإنسان تماماً
والحب يتنقل كذبابة بائسة
احتُجزتْ داخل مكعب زجاجي
الحرية أمر نسبي جداً
فنحن نعيش في النهاية داخل سجن كروي الشكل
قضبانه من الأوزون
وعندما نتحرر منه يكون مصيرنا الموت المحتوم
أعجز عن الضحك
أعجز تماماً حتى عن الابتسام
أعجز في الوقت نفسه حتى عن البكاء
أعجز عن التصرف كبشري ولا يحزنني ذلك على الإطلاق
لكنه يؤلمني كثيراً
أن يكون لديك جسد مُغطى بشعر خفيف
وأن تمشي على قائمتين
أن تعتمد كلية على عقلك
وأن تنقاد وراء شهوتك لأقصى حد
أن تحتجز حريتك
وأن يقرر الآخرون قتلك
أن تفتقد البشر الأكثر قرباً لك
دون أن تسنح لك فرصة وداعهم
ما فائدة الوداع ؟
غير أن تترك انطباعاً حزيناً
ما فائدة اللقاء ؟
ما فائدة الحب ؟
ما فائدة أن تكون حياً إلى هذا الحد
في حين يموت الآخرون حزناً عليك
رأيت أبي آخر مرة خلف زجاج سميك
ثم رحل دون رجعة
لنقُلْ بسببي
لنقُلْ إنه لم يحتمل فكرة أن أموت قبله
مات أبي وترك الموتَ يحاصرني
دون أن أخاف منه بالشكل الكافي
لماذا يُرعبنا الموت لدرجة الموت ؟!
رَحَلَ أبي بعد أن قضى زمناً طويلاً
على سطح هذا الكوكب
لم أودعْه بشكل لائق
لم أحزنْ عليه بشكل لائق
وعجزتُ عن البكاء
كعادتي التي تزداد قبحاً مع مرور الوقت
العسكر يحاصرونني مِن كل اتجاه
ببزاتهم ذات اللون الفقير
تحاصرني القوانينُ والأنظمة والتشريعات
تحاصرني السيادة

التي لا تستطيع الكائنات الحية التخلصَ من غريزتها عالية التركيز
تحاصرني وحدتي
تخنقني وحدتي
يختفي الاكتئاب والتوتر والقلق ويقتلني الندم على انتمائي للبشر
عجزتُ عن توديع كل من أحببتهم ورحلوا ولو بشكل مؤقت
عجزتُ عن ترك انطباع طيب عن آخر لقاء
ثم استسلمتُ لبنادق الشوق المصوبة نحوي
رفضتُ رفْعَ يدي وعجزتُ عن التحرك
ثم كبلني الحزن ولم يفلح في إجباري على البكاء
الوعْيُ ينهشني من الداخل
ويقضي على كل فرَصي بالنجاة
الوعْيُ يقتلني ببطء
والوقتُ تأخر كثيراً للشفاء منه.

Ictus cerebrale

Tempi tesi per me,
e il sonno si comporta come una ragazzina appena colpita
dalla freccia dell’amore.
Dovrò ignorare lo stato in cui versa il mio cuore
e le sollevazioni della mia mente come gorgoglio d’acqua
oltre il punto di ebollizione.
Sono una parte dell’universo su cui l’universo riversa la
sua rabbia,
una parte della terra per cui la terra prova assoluta vergogna
un miserabile umano verso cui
altri esseri umani non possono mantenere la neutralità.
La neutralità: un’illusione
come tutte le virtù di cui parlano gli umani,
così vergognosamente teoriche.
Verità è un termine inadeguato, proprio come Uomo,
e l’amore si dimena alla meglio, come una miserabile
mosca
intrappolata in un cubo di vetro.
La libertà è molto relativa
Tutto considerato viviamo in una prigione circolare
con le sue sbarre di ozono:
e quando veniamo liberati
il nostro destino è sicuramente la morte.
Sono incapace di ridere,
pure di sorridere sono assolutamente incapace.
E al contempo, incapace di piangere.
Incapace di agire come un essere umano
il ché non mi sconvolge minimamente
sebbene faccia male,
avere un corpo ricoperto di fine peluria,
camminare su due arti,
dipendere interamente dalla mente,
essere attratto dai propri desideri fino al limite estremo,
vedere intrappolata la propria libertà,
vedere altri che hanno deciso di ucciderti,
perdere chi ti è stato più caro
senza poter dar loro l’addio.
A che serve l’Addio,
se non per lasciare l’impronta della tristezza?
A che serve l’incontro?
A che serve l’amore?
A che serve questo suo grado
di vita
mentre altri muoiono di dolore
per te?
Ho visto mio padre per l’ultima volta attraverso un vetro
massiccio
poi se n’è andato per sempre.
A causa mia, diciamo.
Perché, diciamo, non sopportava l’idea
che io morissi prima di lui.
Mio padre è morto e mi ha lasciato assediato dalla morte
senza che questa mi terrorizzasse a sufficienza.
Perché la morte ci spaventa a morte?
Mio padre se n’è partito dopo aver passato
molto tempo sulla superficie di questo pianeta.
Non gli ho dato l’addio come dovevo
e neppure la perdita ne ho pianto come dovevo.
Ero incapace di lacrime,
come è mia abitudine
che peggiora di anno in anno.
Da tutti i lati sono assediato da soldati
dalle uniformi scolorite,
sono assediato da leggi, regimi e statuti.
Sono assediato dalla sovranità,
dal suo istinto altamente concentrato
che le creature viventi non possono scrollarsi di dosso.
Sono assediato dalla mia solitudine,
essa mi soffoca.
Sono strangolato dalla depressione, dall’ansia, dalla preoccupazione,
dal rimorso, di essere un membro della razza umana,
questo mi uccide.
Non ho potuto dire addio a tutti quelli che mi sono cari
e che se ne sono andati, anche se solo per il momento.
Non ho potuto lasciare una buona impressione nell’incontro
finale.
Poi mi sono arreso ai fucili della nostalgia
puntati contro di me.
Ho rifiutato di alzare la mano
e così sono diventato senza potere.
Poi mi ha legato il dolore
incapace anch’esso di forzarmi le lacrime.
Mi rosica dentro la consapevolezza
e uccide ogni mia possibilità di sopravvivenza.
La consapevolezza mi uccide lentamente
ed è davvero troppo tardi per trovare la cura.

Ashraf Fayadh è poeta, regista, fotografo, pittore e curatore di mostre di origini palestinesi nato in Arabia Saudita il 15 luglio del 1980. È uno degli artisti di spicco ad Abha, la città in cui ha vissuto. Ha persino partecipato alla Biennale di Venezia, rappresentando l’Arabia Saudita. “Epicrisi” è la seconda raccolta del poeta pubblicata in Italia da Di Felice Edizioni (2019).

Sana Darghmouni (7 gennaio 1980, Marocco), dottore di ricerca in Letterature Comparate, è traduttrice e professoressa a contratto all’università degli studi di Bologna dove insegna lingua e letteratura araba. È anche collaboratore linguistico presso l’università Ca’ Foscari a Venezia. Ha anche insegnato all’Università per Stranieri a Perugia.
Tra le opere che ha scritto: “Kalima/Parola. Lezioni di scrittura e grammatica araba con esercizi”, Mondadori Education S.p.A, Milano, 2019. “Arabo per affari. Guida al linguaggio nel mondo del lavoro”, Hoepli, Milano, 2016.
Traduce diversi autori arabi ed è membro della redazione della rivista on line “La macchina sognante”.

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