Studi Rossettiani 2011, Scrittori d’Italia

Nell’anno delle celebrazioni del centocinquantesimo dell’Unità d’Italia il “Centro Europeo di studi rossettiani” dedica la rassegna di incontri settimanali 2011 alla narrativa italiana, ‘Scrittori d’italia’ – incontri con gli autori della letteratura italiana contemporanea.
Come fu nel passato, al tempo dell’Unità, intorno ad un ideale e ad una bandiera si riunirono scrittori, poeti, critici e letterati per celebrarne la nascita e costruirne il patrimonio della memoria: fatta l’Italia, bisognava fare gli Italiani e oggi come allora la letteratura si fa carico di ‘fare l’Italia’, raccontando le storie di questo Paese dove centri urbani e periferie, luoghi d’arte e provincie remote sono a volte splendido scenario, a volte tragico palcoscenico di una vita attraversata da grandi esaltazioni ed eterne problematiche, che la Storia ripropone non uguali a se stesse ma cambiando i soggetti, mutando i contesti, moltiplicando le varianti e la varietà di tante ‘Italie’ in una sola Italia.

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Tibuto a Brodskij, la letteratura davanti a ogni cosa

Due appuntamenti da non perdere.
Scrittori di fama internazionale come Roberto Calasso (Italia), Boris Khersonsky (Russia), Mary Jo Salter (USA), Mark Strand (USA), Derek Walcott (St. Lucia) e Adam Zagajewski (Polonia) saranno giovedi 17 marzo alle 19:00 alla John Cabot University (Via della Lungara, 233) e venerdi 18 alle 20:30 a Villa Aurelia, alla sede dell’American Accademy in Rome (Largo di Porta San Pancrazio) per ricordare, Iosif Brodskij, e la sua opera di poeta e prosatore “come si può supporre che vorrebbe lo scrittore stesso” . Così Roberto Calasso, che esprime, inoltre, la necessità di parlare oggi di ciò che non è stato scritto, ma che appartiene alla tradizione orale, che, secondo Calasso “è la più labile ed esposta a disgregarsi“. Due serate per parlare di qualcosa che c’era in Brodskij, ma non solo, due serate per ricordare qualcosa che “emanava da lui in nembi luminosi, spesso travolgenti, ma che non ho più ritrovato altrove, negli anni passati dalla sua morte”, come anticipa Roberto Calasso.

FARFALLA
I
Dirò: sei morta?
Con una vita di ventiquattr’ore!
Troppa amarezza
in questo scherzo del creatore.
Riesco con sforzo
a pronunciare <<vita>>
nell’unità di data
di nascita e di consunzione
fra le mie dita;
mi confonde sottrarre
una di quelle due grandezze
nello spazio di un giorno
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Patrizia Cavalli, La patria

Un prezioso Sasso delle Edizioni Nottetempo di Ginevra Bompiani, contiene la lunga poesia La patria di Patrizia Cavalli.
Versi indimenticabili che da soli bastano a ricordare il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia.  
Fra le tante figure possibili di patria richiamate da Patrizia Cavalli ” c’è anche quella di una pazza che ormai / dorme per strada.”
E’ forse uno dei versi più belli. Un verso che lancia, letteralmente, un sasso, che ci folgora e ci fa vedere cosa è diventata oggi la nostra nuova patria: “una pazza che dorme per strada”, una senza più casa, un’emarginata, una “senza fissa dimora”. Una patria che si è spostata , che si è perduta, una patria non più.
“Più che bellezza: è un’appartenenza elementare, semplice, già data. Ah, non toccate niente, non sciupate! C’è la mia patria in quelle pietre, addormentata.”  (Il libretto contiene anche la poesia L’angelo labiale.)

(Luigia Sorrentino)

Ostile e spersa
stranita dalle offese dei cortili,
dalle risorse inesauste dei rumori
per varietà di timbri e gradazioni,
braccata dalle puzze che sinistre
si alzano sempre non si sa mai da dove;
tentata senza esito di uccidere
i gabbiani che hanno occupato l’aria
e le terrazza con urla litigiose
– aerei condomini davvero troppo umani;
sbattuta in poche ore da un normanno
novembre a un greco agosto, sempre più
dubitando, eccomi qui obbligata
a pensare alla patria. Che se io l’avessi
non dovrei più pensarci, sarei nell’agio pigro
e un po’ distratto di chi si muove
nella propria casa, sicuro anche al buio
di scansare, tanto gli è familiare
ogni più scabro spigolo di muro.

da La patria di Patrizia Cavalli

http://home.edizioninottetempo.it/

Dacia Maraini, La seduzione dell’altrove

Un grande successo personale ha ottenuto la scrittrice Dacia Maraini nella presentazione a San Francisco del suo ultimo libro ‘La Seduzione dell’Altrove’.
“Ho sempre avuto la passione dei viaggi e, credetemi, viaggiare è una parte essenziale nella vita di una persona e nel suo sviluppo artistico”, ha detto la scrittrice.Il libro, come fa intuire il titolo, è basato sul fascino di conoscere mondi e culture lontani.
“Il viaggio è anche dolore – ha spiegato la Maraini – il dolore di lasciare qualcuno che si ama. Ma i dolori si superano se si è veramente innamorati dell’ignoto”.
L’incontro con la Maraini si è svolto all’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco, diretto da Amelia Carpenito Antonucci.
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Jonathan Franzen, Libertà

LIBRI COME, Festa del Libro e della Lettura, Anteprima da non perdere con Jonathan Franzen.
L’appuntamento è per lunedì 21 marzo alle 21:00 all’Auditorium Parco della Musica di Roma, Sala Petrassi.
Jonathan Franzen, nell’anteprima della Festa del Libro (dal 1 aprile al 10 aprile ) presenta al pubblico italiano l’attesissimo Libertà, (Einaudi 22 euro) a quasi dieci anni da Le correzioni . Finalmente i lettori che hanno amato Le Correzioni potranno verificare se è valsa la pena aspettare dieci anni per rileggere Franzen che racconterà al pubblico come ha scritto il libro. Il romanzo, ai vertici delle classifiche della letteratura americana contemporanea gli è già valso il prestigioso National Book Award nel 2001, e, finalmente, dopo un’attesa di più di circa sette mesi rispetto all’edizione americana pubblicata a fine agosto 2010 (e scelta dal presidente Obama come lettura estiva), si accinge ad invadere il mercato italiano.
Con questo suo nuovo, ponderoso romanzo, che supera le 600 pagine, Franzen torna a parlare della classe media americana, e della crisi che la sta investendo, mettendo in scena la vita di una coppia apparentemente perfetta e felice, i Berglund, che di colpo implode, rivelando tutto il cinismo e l’egoismo dell’America contemporanea.

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