David Huerta, “La strada bianca”

David_HuertaNota di Lucia Cupertino

 

L’esplorazione condotta da David Huerta in questi versi è a tratti una discesa nella caverna platonica, a tratti un viaggio più complesso e meraviglioso, attraverso le facce di un diamante. Come dice il poeta citando Beckett, l’unica ricerca che valga ancora la pena di essere intrapresa è lo scavo e fin dai versi d’esordio Huerta si lancia in una discesa negli abissi di sé stesso e, più avanti, in una spelonca per osservare il “segno del giorno” assieme ad un archeologo.

Questo scavo, diventata ormai cedevole ogni percezione, si moltiplica inaspettatamente in molteplici direzioni e il poeta è in ogni dove e in nessun luogo, preda di un gioco di specchi, folgorazioni e tremule immagini. Sembra si possa già affermare l’identità del trickster quando scrive “Sul ciglio della strada / Stendhal muove / uno specchio” ma “Dietro Stendhal / c’è un punto / oscuro, / una strada, /qualcuno / che somiglia a me /– o a lui –, / un altro specchio”. Dietro a quell’altro specchio c’è la parola poetica in tutto il suo lucore, la sua forza seducente, l’amarezza, il suo riparo, la sensualità, la raffinatezza del filosofare, la stratificazione delle più preminenti voci della letteratura messicana e latinoamericana.

 

 

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Annalisa Ciampalini, “L’assenza”

 

cover_ciampaliniDalla prefazione di Giuliano Ladolfi

“La raccolta di Annalisa Ciampalini sa toccare le corde del cuore umano in modo tale che il lettore nei suoi versi può leggere se stesso, perché il dolore di un rifiuto sentimentale è patrimonio di ogni persona. Non diario, quindi, ma ricerca introspettiva finalizzata alla ricostruzione di una vicenda destinata a segnare in profondità la poetessa. Troviamo nella nudità di uno stile composto e vibrante un’esperienza, tesa tra il desiderio di realizzazione assoluta e il limite dell’accadere, tra gli attimi di felicità e lo strascico di periodi consacrati al disfacimento, tra la vitalità della speranza e la delusione letale. La scrittrice non rievoca solo una vicenda personale, ma coglie l’aspetto più profondo del nostro essere, catena di un percorso biologico, destinato però a superarlo nella tensione verso una realizzazione completa, perfetta, assoluta, al di fuori del tempo e dello spazio”. Continua a leggere

Carmen Bugan, “Sulla soglia della dimenticanza”

 

Carmen_Bugan[1]Nota di Chiara De Luca

Carmen Bugan è nata in Romania nel 1970 ed è emigrata negli Stati Uniti con la famiglia nel 1989, dopo che il padre era stato arrestato per aver protestato contro il regime di Ceausescu. Ha studiato all’Università del Michigan (Ann Arbor), alla Lancaster University, alla Poets House (Irlanda), e al Balliol College di Oxford, dove ha conseguito un dottorato in Letteratura Inglese. Ha pubblicato le raccolte poetiche Crossing the Carpathians: Poems (Oxford Poets/ Carcanet, 2004), The House of Straw (Shearman, 2013), uno studio critico dal titolo Seamus Heaney and East European Poetry in Translation: Poetics of Exile (Legenda/Maney Publishing 2013), e il memoriale Burying the Typewriter: Childhood Under the Eye of the Secret Police (Picador 2012). L’edizione americana di questo libro ha vinto il Bread Loaf Conference Bakeless Prize for Nonfiction, l’edizione inglese è stata menzionata come libro della settimana da BBC Radio 4 ed è stata tra i finalisti del George Orwell Prize per la scrittura politica. Il memoriale è stato tradotto in Svezia, in Polonia ed è in corso di traduzione in Romania. Continua a leggere

Azzurra D’Agostino, “Con ordine”

 

D-Agostino-Azzurra

 

Azzurra D’Agostino (1977) è nata e vive sull’Appennino Tosco-Emiliano. Ha pubblicato le raccolte poetiche D’in nciun là, I quaderni del battello ebbro 2003, Con ordine, Lietocolle 2005, D’Aria sottile, Transeuropa 2011, Versi delll’abitare, XI Quaderno italiano di poesia contemporanea Marcos y Marcos 2012. Suoi interventi critici e racconti sono stati pubblicati su varie riviste e antologie tra cui Di là dal bosco (Le voci della luna), Almanacco dello Specchio (Mondadori), Nuovi Argomenti (Mondadori), Bloggirls (Mondadori) e altri. È giornalista pubblicista e scrive per il teatro. Continua a leggere