Robert Frost, “Conoscenza della notte” & altre poesie

Robert Frost (1874-1963). Nato in California, dopo la morte del padre si trasferì a undici anni nel New England. Si accostò, fin dall’infanzia alla poesia di Burns, Wordsworth, Bryant e Poe, per poi specializzarsi nello studio delle lettere classiche. Si diplomò a Lawrence, in Massachusetts, (negli Stati Uniti), frequentò il Dartmouth College e Harward senza mai conseguire la laurea. Gli anni dopo il matrimonio con Elinor White furono travagliati da gravi problemi psicologici ed economici. Nel 1912 decise di dedicarsi completamente alla poesia e si trasferì in Inghilterra, dove pubblicò le prime raccolte molto apprezzate da Ezra Pound: “A Boy’s Will” (1913) e “North of Boston” (1914). Frost si distinguerà per la dialettica, spesso irrisolta, tra modernismo e trascendentismo che lo resero il poeta più popolare fra i contemporanei di lingua inglese. Continua a leggere

Noma Festival, AMIRI BARAKA /LeRoy Jones

NOMA Festival – Produzioni e spettacoli della città di dopodomani – presenta “INCONTRI MARZIANI”, AMIRI BARAKA /LeRoy Jones – poesie, DAVE BURRELL – piano CASA DEL JAZZ (Viale di Porta Ardeatina, 55) a ROMA. Lunedì 3 ottobre 2011 alle ore 21,00

Poeta, narratore, scrittore di teatro, saggista, critico musicale, editore e attivista politico: questi sono i volti di Amiri Baraka/LeRoi Jones. Nato a Newark, New Yersey, è autore di più di 40 libri di saggi, poesie, teatro e storia e critica della musica. Poeta, icona e attivista politico rivoluzionario che ha recitato poesia e tenuto lezioni e conferenze su temi politici e culturali negli USA, nei Caraibi, in Africa e in Europa. La sua poesia, partita con obiettivi puramente estetici, è andata via via riflettendo le sue scelte politiche, mettendo in questione il ruolo dell’arte e dell’artista.
«Ho sempre pensato alla scrittura come a un’arte morale – ha scritto Baraka – vedo cioè l’artista come un moralista che esige una costruzione morale del mondo e chiede un’immagine più pulita della società».

Nei suoi versi, che talvolta sembrano precorrere ritmi rap e hip-hop, è inoltre trasfusa la sua passione per il blues e il jazz.

La Fiera del Libro di Francoforte 2011 – Frankfurter Buchmesse

Si svolgerà dal 12 al 16 ottobre la Fiera del Libro di Francoforte 2011 che potrà contare più di 7 mila espositori provenienti da 100 paesi e quasi 300 mila visitatori l’anno. (Nella foto Juergen Boos Direttore della Fiera di Francoforte).

Ospite d’onore per il 2011 sarà l’Islanda, che presenterà libri e nuove pubblicazioni, con letture, mostre, produzioni teatrali, programmi radiofonici e televisivi. Ogni anno, infatti, l’ospite d’onore ha la possibilità di presentare, in una sala speciale, la propria letteratura, cultura e storia. Continua a leggere

Lawrence Ferlinghetti, ‘A Coney Island of the Mind’

Pubblicata originariamente nel 1958, e da allora tradotta in tutto il mondo e venduta in oltre un milione di copie, ‘A Coney Island of the Mind’ è l’opera più celebre del grande maestro della letteratura beat Lawrence Ferlinghetti, nonché, a detta dei critici, una delle raccolte poetiche più significative del Novecento, tradotta in nove lingue. Il volume sarà riproposto da ottobre dalla Minimum Fax.

Irriverenti, psichedeliche, libertarie, queste quarantotto poesie scavano nel significato delle piccole cose comuni e ricompongono nel loro insieme cio’ che annuncia il titolo: una “Coney Island mentale”, appunto, un luna-park dell’anima. Continua a leggere

John Ashbery, “L’unica cosa che può salvare l’America”

John Ashbery (1927) è uno dei massimi poeti statunitensi viventi. Il suo primo libro pubblicato in Italia fu “Autoritratto in uno specchio convesso” (Garzanti, 1983), con l’introduzione di Giovanni Giudici e la traduzione di Aldo Busi, per il quale Ashbery ricevette ben tre prestigiosissimi premi: il Pulitzer Prize, il National Book Award e il National Book Critics Award.

Un’autoantologia di John Ashbery è stata pubblicata in Italia da Luca Sossella Editore nel 2008. Si tratta di una scelta di testi operata direttamente da Ashbery, unico poeta americano ad aver scritto il libro “Self Portrait in a Convex Mirror” nel 1975, ispirato all’omonimo dipinto di Parmigianino.

Il libro, “Un mondo che non può essere migliore. Poesie scelte 1956-2007” contiene 79 testi tratti, 21 raccolte (dalla prima, “Some Trees del 1956”, alla più recente “A Worldl y Country”), è curato da Damiano Abeni e dal poeta Joseph Harrison che firma anche la preziosa introduzione, tradotto da Damiano Abeni con la collaborazione con Moira Egan. Continua a leggere