
Francesco Maria Tipaldi
Nella poesia di Francesco Maria Tipaldi serpeggia da sempre una luce strana che fa pensare all’antipoesia. Ma il suo è desiderio di spiazzare, confondere il lettore al punto da creare nella sua un’interruzione, il disgusto, che gli faccia chiedere fino a che punto le parole si giocano in ogni momento la loro ampia malafede in cambio di una sublimazione.
PROFILASSI
L’ospedale era corallo e meduse, anguille
nelle sale parto.
“Dove sei”?
Arrivarono schiere
di levatrici con maglie alzate e seni come balene.
Il futuro è grande.
Chiediamo
di risorgere meno noi, di mangiare meglio. Continua a leggere
Venerdì 10 novembre 2017 alle ore 18:30 al Laboratorio Formentini per l’editoria & Spazio Poesia (Via Formentini 10, Milano) Maurizio Cucchi presenta l’antologia Velocità della Visione, Poeti dopo il Duemila, a cura di Marco Corsi e Alberto Pellegatta, (Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, 2017). 

