Paul Klee e l’Italia & video

Una nuova grande mostra si inaugura domani 9 ottobre 2012 alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma: “Paul Klee e l’Italia”. E’ noto infatti che i molti viaggi in Italia di Paul Klee, con prima tappa Roma, Napoli e Firenze, ma successivamente visitò anche la Sicilia, l’isola d’Elba, Viareggio, Pisa, Milano, Genova, Ravenna e Venezia ebbrero enorme influenza sull’intera sua opera pittorica.

Klee, nato in Svizzera ma cittadino tedesco, amava i paesi che si affacciavano sul bacino del Mediterraneo, spesso mèta dei suoi viaggi di studio e delle sue vacanze. La critica ha già da tempo individuato nel viaggio a Tunisi del 1914 e in quello in Egitto nell’inverno 1928-1929 due soggiorni significativi del percorso creativo dell’artista, momenti ispiratori di svolte artistiche e di riflessioni teoriche.

Paul Klee viene in Italia sei volte, a cominciare dal lungo viaggio di studio tra l’ottobre 1901 e il maggio 1902, nello spirito del classico Grand Tour di formazione, con Goethe e Burckhard come guide spirituali e numi tutelari.

Il video-servizio di Luigia Sorrentino
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A Helsinki una mostra sul futurismo

Ben 160 opere tra pitture, collage, disegni, sculture, arredi, scenografie, fotografie e manifesti
programmatici saranno esposti in una mostra sul futurismo a Helsinki  oragnizzata dal Museo EMMA (Espoo Museoum of Modern Art) in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura a Helsinki dal 2 marzo al 10 giugno prossimi, per la manifestazione ‘Helsinki World Design Capital 2012′.

La mostra rappresenta i principali passaggi storici ed estetici del movimento futurista, dalla nascita nell’anno 1909 al 1944, e costituisce la piu’ ampia retrospettiva sul Futurismo italiano mai realizzata prima in Finlandia. Espone 51 artisti, ripercorrendo le principali mostre cui presero parte in Italia e in Europa, da Les peintres futuristes italiens (Parigi 1912) alle Biennali degli anni venti, a Enrico Prampolini et les aeropeintres futuristes italiens (Parigi, 1932) all’unica itinerante in Scandinavia (‘Il Novecento italiano’, Helsinki – Stoccolma – Oslo, 1931-32) e confronta in particolare gli sviluppi rispettivamente filo-fascisti e filo-bolscevichi del movimento futurista italiano e dei gruppi futuristi russi dal primo dopoguerra. Continua a leggere