Dave Eggers non ritira il premio della Fondazione Gunter Grass

Lo scrittore americano Dave Eggers, ha deciso all’ultimo minuto di non partecipare alla cerimonia in cui gli sarebbe stato consegnato oggi il premio Albatross della Fondazione Gunter Grass. Il premio – 25mila Euro – verrà comunque inviato all’autore, ha reso noto la Fondazione a Brema.

Il 41enne Eggers aveva annunciato il mese scorso l’intenzione di non tenere per sé il premio ma di devolverlo ad un’associazione per la democrazia ed i diritti umani. “L’autore ha deciso di rinunciare alla cerimonia perché si sarebbe trovato a dover rispondere ad infinite domande su Grass, Israele e l’Iran” alla luce delle polemiche che oppongono il Premio Nobel per la Letteratura tedesco e Israele a seguito della pubblicazione da parte del primo di un poema critico della politica israeliana. Continua a leggere

Dura risposta di Günter Grass al Governo israeliano

Günter Grass ha preferito lasciar trascorrere qualche giorno prima di esprimersi sull’iniziativa del governo israeliano, che l’aveva dichiarato “persona non grata” per aver definito, in una poesia, Israele “potenza nucleare” in grado di minacciare la pace del mondo. 

Alla fine la risposta è arrivata: si tratta di una “misura coercitiva” che ricorda i metodi della Repubblica democratica tedesca, la Germania del regime comunista, ha scritto il premio Nobel per la Letteratura in un intervento pubblicato oggi, 12 aprile 2012, dalla  Sueddeutsche Zeitung con questo titolo: “Israels Innenminister Jischai bietet Grass Treffen an”. Continua a leggere

Accademia Svedese non toglierà il Nobel a Günter Grass

Il presidente dell’Associazione degli scrittori israeliani Herzl Hakak rivolge un appello ai letterati di tutti i Paesi del mondo affinché denuncino come “immorale” il poema pubblicato di recente dal premio Nobel tedesco Günter Grass sul quotidiano tedesco. L’appello è stato firmato anche da A.B. Yehoshua,  ma ignorato da scrittori come Amos Oz e David Grossman.  

Nel documento, il presidente dell’associazione, sollecita gli scrittori a «denunciarne» i contenuti dell’opera di Grass, che definisce “vergognosa e immorale”, affermando che essa “mira a delegittimare Israele e il popolo ebraico”.  

“Intendiamo rivolgerci – ha detto Hakak – al Pen Club e al Comitato per il Nobel, che si devono esprimere: qui non si tratta di politica, ma di morale, in quanto Grass si rende complice di un insabbiamento delle dichiarazioni genocide dei leader iraniani”. Il riferimento è ai proclami incendiari rimbalzati negli ultimi anni da Teheran in cui si auspica “la cancellazione dalle mappe geografiche del cancro sionista”.  

VEDI ANCHE ‘CIO’ CHE VA DETTO’ DI GUNTER GRASS (QUI)

VEDI ANCHE INTERVENTO DI ELIE WIESEL (QUI) Continua a leggere

Lo sdegno di Elie Wiesel, “Il vecchio tedesco ha rialzato la testa?”

“L’Iran è guidato da un crudele dittatore, che ha ripetutamente annunciato la sua intenzione di distruggere Israele. Quindi come mai Gunter Grass decide che Israele incarna la minaccia alla pace mondiale, e non l’Iran?”

Se lo chiede  Elie Wiesel, in un articolo apparso oggi sul quotidiano israeliano Yediot Aharonot in un commento alla pubblicazione della notizia sulle dichiarazioni fatte dal premio Nobel per la Letteratura tedesco che ha descritto Israele come una “causa riconoscibile di pericolo”. Lo scrittore di origine rumena sopravvissuto alla ‘catastrofe’, la Shoah, premio Nobel per la Pace nel 1986, ha commentato così: “Semplicemente non capisco. Cosa è successo? Forse il vecchio tedesco ha fatto il suo ritorno ed ha rialzato la testa?”

Critici, ma più differenziati i commenti dei due maggiori giornali, la progressista ‘Sueddeutsche Zeitung’, che ieri ha pubblicato la poesia
di Grass, ed il conservatore ‘Frankfurter Allgemeine Zeitung’ .

http://www.sueddeutsche.de/kultur/schriftsteller-verteidigt-israel-kritik-grass-geisselt-gleichschaltung-der-meinung-1.1327017 Continua a leggere

Günter Grass: “Ciò che va detto”

Con una poesia pubblicata oggi dalla ‘Sueddeutsche Zeitung’ lo scrittore e premio Nobel per la letteratura  nel 1999 Günter Grass interviene sui rapporti tra Israele e l’Iran e scatena un pandemonio in Germania. Secondo quanto riportano oggi i principali mezzi di informazione  lo scrittore nella poesia chiede alla Germania di non fornire altri sommergibili a Israele che potrebbe lanciare missili con testata nucleare contro l’Iran;  Grass sostiene infatti che l’arsenale atomico di Israele rappresenta una minaccia più seria della possibile atomica iraniana.  Il testo, rifiutato da Die Zeit, è stato pubblicato oggi dalla Suddeutsche Zeitung oltre che da altri quotidiani europei come “La Repubblica” e “El Pais”. Nella poesia Grass critica anche la politica tedesca rimproverando a Berlino di aver venduto e continuato a vendere armi letali a Israele.

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