domenica 23 novembre 1980, ore 19:34

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“Le onde della terra”, di Luigia Sorrentino

sventola lo scirocco fuori stagione riverbera
nel tardo pomeriggio di novembre io ero appena
di quel tormento che nulla sa del grande fuoco
dal centro
del fuoco che scuote la pietra dall’entroterra
nella grande ventata
che annunciava già molti giorni prima
quell’ondeggiare lento
ho solo il tempo di voltarmi ho solo il tempo
di ondulare anch’io come il grande palazzo grigio
alle mie spalle
del boato
ho solo il tempo di schizzare al centro dell’asfalto
quando tutto si spegne
e aspetti la crepa la voragine
quando solo gli antifurti suonano
i ragazzi si chiamano l’uno chiama l’altro uno arriva
al centro nella corsa uno afferra la mia mano
io vedo una gran decina addensarsi e poi decine e decine
moltiplicarsi donne e uomini alcuni seminudi
bambini avvolti in coperte e sistemati nelle auto in sosta 


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Presentazione a Roma, ‘La maschera ritratto’

La maschera ritratto l’ultimo romanzo di Maurizio Cucchi  pubblicato da Mondadori nel 2011, verrà presentato presso la sede della Società Dante Alighieri (piazza Firenze 27, Roma) martedì 25 ottobre alle 17:00. (www.ladante.it).
Interverranno Biancamaria Frabotta e Walter Mauro.
Sarà presente l’autore.

Per vedere l’intervista di Luigia Sorrentino a Maurizio Cucchi su La maschera ritratto vai qui.
Per leggere la recensione su La maschera ritratto di Guido Monti, vai qui.

Opere Inedite, Guido Monti

Opere Inedite
a cura di Luigia Sorrentino

“La parola poetica non è la parola della lingua, ma è la parola dell’essenza. È l’essenza della parola.
È rivelazione, fa apparire la cosa nella sua essenza non è la rappresentazione del reale.
Il poeta quindi si contrappone alla convenzionalità sociale, all’arbitrarietà logico-linguistica del segno. Mallarmè diceva ‘la poesia corregge i difetti della lingua’.  Difatti la lingua che noi parliamo e scriviamo, ha dei difetti che possono essere quelli semplici della incomprensibilità o più esattamente della ambiguità o falsificazione.

Nel linguaggio poetico la cosa non è semplicemente presente, è differita, differente. Ciò che la lingua non sa esprimere nel senso di una definizione logica, non rappresentazione materiale o mentale o empirica, lo fa la poesia. Il suo proprio è l’alterità di senso. Deve esserci sempre uno scarto dalla norma. Perché la poesia non è da capire con i criteri della lingua, la lingua dei linguisti, che devono fare una scienza della lingua e una storia della lingua. La poesia non fa la lingua. La lingua è fatta dalla convenzione sociale, dalla comunità dei parlanti, dalle definizioni logiche.
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Su ‘La maschera ritratto’ di Maurizio Cucchi

la-maschera-ritratto-2966316di Luigia Sorrentino

‘La Maschera ritratto‘ è un libro importante per comprendere l’opera poetica di Maurizio Cucchi. Un racconto dal tono pacato, sommesso, sussurrato, lontano da certa letteratura, ‘la letteratura degli eccessi’ oggi tanto gridata in tv, come se ci trovassimo tutti nella enorme bolla di sapone di uno spot pubblicitario.  E’ significativa la nota di lettura che ne fa Guido Monti e che pubblico qui sotto. Monti infatti, individua il nucleo centrale dell’opera di Cucchi, un racconto fatto di frammenti che ricompongono il volto, il volto vero, il volto che vogliamo, ‘la nostra verità’, piena di stupore, che viene a parlarci.
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di Guido Monti

Nel nuovo libro di Maurizio Cucchi, ‘La maschera ritratto’, (Mondadori, 2011, euro 18) ciò che colpisce è lo svolgersi del racconto per frammenti, diapositive di tempi diversi che vengono a sovrapporsi, parlarci. Continua a leggere