La neozelandese Hinemoana Baker

Baker[1]

Photocredit: Leonardo Carta (www.leonardocarta.com)

Ascolta le poesie lette da Hinemoana Baker

Nota di Francesca Benocci

Hinemoana Baker è una poetessa, musicista e drammaturga neozelandese. Sue opere sono apparse in antologie e riviste letterarie e la sua prima raccolta di poesie mātuhi | needle è uscita nel 2004.

Sul suo sito internet (http://www.hinemoana.co.nz/) si presenta con un tradizionale mihi in lingua māori. Il mihi è una forma di saluto e di presentazione, nella quale si parla di chi si è, da dove si viene e di quale sia il nostro posto nel mondo e nella comunità.

 

Continua a leggere

E il fulmine si vanterà della sua opera

 

bill_manhire[1]Nella poesia “Le vittime del fulmine” Bill Manhire raffigura il processo dell’ispirazione poetica come un evento repentino e inesorabile, cui la vittima, il poeta, è esposto senza riparo, cui anzi volutamente si espone quando si verificano le giuste condizioni perché il fulmine colpisca, quando la tempesta infuria, e tutto ciò che tende verso l’alto è a rischio di essere folgorato. La lingua poetica nasce quando la realtà ordinaria prende fuoco per un’improvvisa folgorazione, si sviluppa da una combustione, alimentandosi di fiamme e di calore. La creazione è consunzione che ri-genera. L’incendio della parola poetica fa tabula rasa della realtà per ricrearla, spezza il legame consueto esistente tra il mondo e l’idea che ne abbiamo, rovescia l’aderenza tra l’involucro della parola e il suo senso immediato, illuminando a giorno l’oscurità, in una inattesa e dolorosa alba interiore, che si riverbera in nuove scintille di significati. Continua a leggere