L’artista statunitense John Chamberlain, protagonista della scultura che ha fuso l’Abstract Expressionism con la Pop Art, grazie ai suoi collage realizzati con pezzi di metallo colorati e residui di carrozzerie d’automobile, è morto la sera del 21 dicembre 2011 a Manhattan all’età di 84 anni.
L’annuncio della scomparsa del famoso scultore è stato dato oggi dalla moglie, Prudence Fairweather, al “The New York Times“.
Tra gli artefici della svolta artistica della fine degli anni Cinquanta, partito dal filone dell’espressionismo astratto ed evolutosi nella linea della Pop art, Chamberlain è stato tra i primi a introdurre nella scultura i metalli “trovati” – soprattutto telai e pezzi d’automobile schiacciati – che ha usato con grande libertà creativa, esaltandoli, anche attraverso il colore.
Nato a Rochester, nello Stato dell’Indiana, il 16 aprile 1927, Chamberlain studiò all’Art Institute di Chicago, a New York e al Black Mountain College nel 1955-56, all’epoca uno degli ambienti più aperti alle nuove teorie ed esperienze artistiche. Chamberlain ha ricevuto numerosi riconoscimenti e le sue opere sono esposte in diversi musei del mondo.
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Niente più baci e graffiti sulla tomba di Oscar Wilde
Non si potrà più lasciare l’impronta del bacio (con rossetto), né scrivere niente sulla lapide della tomba di Oscar Wilde (nato nel 1854-e morto nel 1900), che – com’è noto – riposa nel cimitero di Pere Lachaise, a Parigi.
Il divieto per lettori e fan di Wilde scatta da mercoledì 30 novembre, in occasione del centoundicesimo anniversario della morte dello scrittore, poeta e drammaturgo irlandese.
Un divieto che peraltro coincide con l’inaugurazione del restauro del suo sepolcro, finanziato dal governo di Dublino dopo l’allarme lanciato dagli eredi di Wilde, capeggiati dal pronipote Merlin Holland. Alla cerimonia sono attesi rappresentanti della famiglia dello scrittore, l’attore Rupert Everett ed esponenti dei municipi di Parigi e Dublino. Continua a leggere
Julia Kristeva e Santa Teresa d’Avila
Oggi, venerdì 28 ottobre, Julia Kristeva sarà a Roma, all’Institut français – Centre Saint-Louis (Ambasciata di Francia, Piazza Farnese, 67) per una conferenza su Santa Teresa d’Avila, basata su una delle sue opere più importanti: Teresa, mon amour, Santa Teresa d’Ávila: l’estasi come un romanzo, pubblicato in Italia da Donzelli, nel 2008 (€ 35,00).
L’appuntamento è alle 18:30.
L’autrice e psicanalista proseguirà così il dialogo che mantiene con il cristianesimo in prospettiva di un nuovo umanesimo.
Traduzione simultanea
Il secondo amore, di Joseph Roth
Perfetto amalgama di poesia e affabulazione, di ricordi lontani e paesi remoti, le prose de Il secondo amore di Joseph Roth ci trasportano in un mondo magico, popolato di giovani violinisti capaci di far danzare le stelle in cielo, agili ballerini col monocolo, clown lillipuziani e macrocefali, zingari accampati fra il bosco e la palude in una distesa di tende bianche. Continua a leggere
Jill Jonnes, la Tour Effeil compie 120 anni
Jill Jonnes Storia della Tour Eiffel Donzelli, 2011(€ 26,00), Traduzione di Cristina Spinoglio.
Icona di Parigi, famosa persino più del Louvre e di Notre-Dame, la Tour Eiffel, che compie oggi 120 anni, ha alle spalle una storia a dir poco controversa. La fin de siècle era alle porte e la Francia era fermamente determinata a fare dell’Esposizione universale del 1889 l’occasione per una grande celebrazione della Repubblica e del centenario della Rivoluzione. Occorreva un monumento senza precedenti, ed ecco che si decise di commissionare all’ingegnere Gustave Eiffel, da tempo impegnato nella costruzione di ponti e reti ferroviarie, la realizzazione di una torre in ferro alta trecento metri. Continua a leggere