Idetica & Parole chiave della letteratura

Martedì 31 maggio 2011 alle 17.00 nella Saletta Rossa della Libreria Guida di Portalba (via Port’Alba 20/23 – Napoli) presentazione delle collane Idetica (ideata e diretta da Ciro Vitiello) & Parole chiave della letteratura (diretta da Giulio Ferroni, Romano Luperini, Ciro Vitiello).
Intervengono: Marcello Carlino, Giulio Ferroni, Romano Luperini, Francesco Muzzioli, Elio Pecora Ciro Vitiello. Modera Armida Parisi, giornalista.
——

 email: elites@guida.it

Filippo Strumia, in libreria “Pozzanghere”

Appuntamento.

Mercoledi 11 maggio, al Centro Culturale Bibli di Roma (Via dei Fienaroli, 28) Elio Pecora e Mauro Bersani presentano il libro di poesie di Filippo Strumia “Pozzanghere” Einaudi 2011. Sarà presente l’autore.

Luigia Sorrentino il 7 febbraio 2011 ha incontrato e intervistato in anteprima editoriale, il poeta Filippo Strumia che ha tenuto per lunghi anni nascosto il suo amore per la poesia.

Per leggere il testo integrale dell’intervista vai qui.

Filippo Strumia: “Siamo tanti personaggi, stati d’animo, visioni del mondo, spesso inconciliabili e reciprocamente scandalosi. Siamo individui e moltitudini. ‘In ogni angolo della mia anima c’è un altare a un dio differente’ diceva Pessoa. La psicoanalisi mi ha aiutato a dare voce, dignità, possibilità espressiva ai diversi aspetti di me stesso. Comprese le corde mute, quelle che non hanno mai risuonato e attendono l’occasione per esprimersi. Il lavoro mi ha permesso di diventare una specie di politeista. Rumi, il poeta persiano, nell’introduzione alla sua opera racconta di una canna strappata. Il vento, soffiando nella canna, suscita una vibrazione che vola in cerca di un cuore. Ha bisogno, cioè, di una cassa armonica che la tramuti in musica, emozione: la nostalgia del canneto. La poesia, credo, agisce fra l’indicibile e il suono. Siamo zeppi di vibrazioni mute, pensieri non pensati, sentimenti non percepiti che attendono e premono, misconosciuti. Abbiamo gli occhi stipati di usignoli, che premono, sbattono contro le pareti, quasi a farle esplodere. La psicoanalisi e la poesia aiutano a percepire le nostre corde, anche le più recondite. Ma questo laboratorio emotivo, o forse alchemico, richiede anche la privatezza e il silenzio.”

(Per leggere il testo integrale dell’intervista  vai qui)

Continua a leggere

Maria Luisa Spaziani, Poesie 1954-2006

Per il ciclo “Interviste possibili”, Elio Pecora incontra Maria Luisa Spaziani, a partire dal libro Poesie (1954-2006), Oscar Mondadori (euro 10,00) appena uscito nelle librerie.

Nella foto, Maria Luisa Spaziani ritratta da Dino Ignani.

L’appuntamento è per martedi 29 marzo alle 18:00 al Centro Culturale Bibli (Via dei Fienaroli, 28 ) a Roma.

“Tesa fra i due opposti fuochi del visibile e del visionario, del quotidiano e del metafisico, la poesia di Maria Luisa Spaziani si è affermata nel corso di più di mezzo secolo (dalle Acque del sabato, del 1954, fino a oggi) come una delle esperienze più alte, coerenti eppure internamente sfaccettate del Novecento poetico italiano e oltre. Dopo l’esordio, illuminato dalla parola pura simbolista ed ermetica, la Spaziani si è mossa alla conquista di un’originale misura, capace di ridare spessore alle occasioni e agli oggetti, mantenendoli tuttavia nella tensione rivelatrice di una lingua nitida, cristallina e potente. Da Utilità della memoria (1966) a Transito con catene (1977), da Geometria del disordine (1981) a I fasti dell’ortica (1996), da La traversata dell’Oasi (2002) a La luna è già alta (2006), è il disegno misericordioso della vita, nel suo moto inesausto di grazia e miracoloso ricominciamento, a occupare la voce dell’autrice, giunta con le ultime raccolte a declinare in versi una personalissima e assai femminile sapienza del cuore. Questa autoantologia, riproponendo libri ormai introvabili e disegnando all’interno dell’opera un inedito itinerario d’autore, si presenta come suggestiva ed autorevole sintesi della sua intera produzione poetica.”
(dalla quarta di copertina) Continua a leggere

La traduzione di poesia, Elio Pecora

Liefdesomheining / Recinto d’amore, di Elio Pecora, a cura di Gandolfo Cascio, traduzione di Carolien Steenbergen – Serena Libri, Amsterdam 2010.

<<Elio Pecora ( nella foto qui a sinistra) è nato a Sant’Arsenio (Salerno) nel 1936, ma vive a Roma dalla metà dagli anni Sessanta. È stato testimone dell’importante attività letteraria della capitale, ed amico, tra gli altri, di Moravia, Pasolini, Morante e Penna . È autore di romanzi, saggi critici e testi per il teatro, ma è soprattutto poeta . La sua opera è presente in antologie ed è tradotta in diverse lingue. Il suo ultimo titolo è Simmetrie, pubblicato nel 2007 nella prestigiosa collana de «Lo specchio». Sebbene Pecora non appartenga in modo evidente a nessuno dei movimenti che hanno marcato l’intensa produzione lirica del XX secolo, la sua opera è destinata a far parte della tradizione del Novecento, perché «Le sue poesie reggono alla distanza più della maggior parte dei testi di coloro che sembrano molto più affermati» .

Quella che diamo in queste pagine è la sua prima presentazione in nederlandese, con alcuni testi rappresentativi della sua carriera poetica. Continua a leggere

In memoria di te, Luciana Notari

“La pietà e la paura” , Passigli Editore, raccoglie Tutte le poesie di Luciana Notari, poeta che, come scrive Elio Pecora nella prefazione al libro “ha creduto alla poesia e s’è largamente adoperata perché in molti ne godessero. Ha curato antologie poetiche, laboratori nelle scuole, letture pubbliche alle quali ha chiamato i maggiori autori dei nostri anni. Inoltre, ha presieduto un’associazione culturale assai attiva, (l’associazione culturale “Guterberg” di Terni, di cui è stata fondatrice e presidente), ha partecipato con passione a difese dell’ambiente, si è battuta per quelle libertà che ignorano divisioni e diseguaglianze. E’ stata una donna bella, di una bellezza luminosa. E chi le era amico ha potuto ammirarne la forza e il coraggio quando una terribile malattia l’ha straziata e, nel 2006, l’ha portata alla morte. […]”

Il volume, è curato da Roberto Deidier, poeta e critico, che così scrive nell’introduzione all’opera della Notari: “Come una lenta, inesausta riappropriazione, una faticosa riconquista, sui territori della pagina, di quanto la vita ci sottrae, con la temibile complicità del tempo, la poesia di Luciana Notari s’impone a se stessa, alla stregua di un vasto repertorio di esperienze che inevitabilmente coinvolgono il lettore in un rapporto di empatia, di passione condivisa. Sola virtù per Jacopo Ortis, la compassione si eleva sulle altre virtù “usuraie”, sprigiona la stimmung, circoscrive lo spazio comune del riconoscimento di una stessa finitudine; infine diviene sorgente di un linguaggio attraverso cui è ancora possibile addomesticare il dolore, limitare il senso della perdita, per farci comprendere che in ogni processo di spoliazione avviene una scoperta, anch’essa irreversibile sul piano del vissuto, ma sempre riscattabile attraverso la parola della poesia. […]”

è il corpo il padrone
malato ed irato,
che tira le reti di pesci
morenti, che scuce
i fili tenaci
con l’anima forte
che sola ora piange

Da: La pietà e la paura Tutte le poesie di Luciana Notari, Passigli Poesia – Collana fondata da Mario Luzi –  (euro 30)

Nel libro sono presenti:
Animanimalis Forum Quinta Generazione Forlì, 1991
La vita è nella vita Edizioni del Leone di Venezia, 1994 (Premio “Alpi Apuane” 1995)
Aiuole di città (Premio Nazionale “Tracce” Pescara, 1996)
Il destino della foglia Edizioni Crocetti Milano, 2003
Poesie per San Valentino (Inedito)