Appuntamento
a cura di Luigia Sorrentino
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Oggi, 3 ottobre 2012, Raffaele La Capria, nato a Napoli nel 1922 festeggia i suoi 90 anni con un nuovo romanzo: ‘Doppio misto’. Nel romanzo racconta due storie d’amore mediante le quali raccontando le sue perversioni – come lui stesso dichiara in un’intervista concessa a Repubblica – intende smontare l’immagine bonaria che si ha di lui. La Capria ha sottolineato che “un uomo non può essere una sola cosa”, ed ha aggiunto: “Sono impregnato di letteratura e senza di essa non avrei mai vissuto. Continua a leggere
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Sarajevo, vent’anni dopo
Vent’anni fa, Sarajevo era sotto assedio. Il più lungo della storia contemporanea, ma anche, drammatico laboratorio dei conflitti etnici e dei fondamentalismi che segneranno il Terzo Millennio.
A Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura promuove una serata di poesia e teatro dedicata appunto a Sarajevo. Nella Sala del Maggior Consiglio, il 2 ottobre 2012 alle 20.45, Silvio Ferrari, scrittore e traduttore di alcuni dei maggiori autori e poeti di lingua slava, introduce l’iniziativa. (Nella foto, la sede del parlamento della Bosnia Erzegovina che brucia dopo essere stata colpita dalle bombe dei serbo-bosniaci).
Successivamente Piero del Giudice, giornalista e scrittore (inviato a Sarajevo durante i giorni dell’assedio) dialoga con l’autore Dzevad Karahasan per presentare il suo libro Il centro del mondo. Moni Ovadia legge alcuni brani di poeti che vissero le tragiche vicende dell’assedio e infine viene messa in scena – da Ars Creazione e Spettacolo Teatro Sociale di Mantova – la piece A Zvornik ho lasciato il mio cuore di Abdulah Sidran. Continua a leggere
Michael Cunningham, “Il Pulitzer deve cambiare”
Nessuna decadenza della letteratura americana, ma il Pulitzer deve cambiare.
Ne è convinto Michael Cunningham, vincitore del premio Pulitzer nel 1999 con ‘Le Ore’ giurato del premio che quest’anno per la prima volta in trentacinque anni non ha assegnato nessun premio alla narrativa.
“La commissione del Pulitzer dovrebbe pensare a rivedere il meccanismo di selezione” ha affermato Cunningham (secondo quanto riporta il giornalista
Jimmy So su The Daily Beast “Inside the Pulitzer Fiction Snub” – “Nell’umiliazione inferta dal Pulitzer alla narrativa”). “Ritengo che ci sia qualcosa di carente in Continua a leggere
La Giornata della Terra, 22 aprile 2012
E’ Napoli la città simbolo dell’edizione italiana dell’ Earth Day, non solo perché ospita il concerto che rappresenta l’evento di punta della campagna, ma perché emblematica di cosa può accadere quando le scelte politiche e individuali non vanno nella direzione della sostenibilità, ma anche dei risultati che si possono ottenere impegnandosi per cambiare direzione.
Oltre 980 milioni di ‘azioni verdi’, partendo dai piccoli gesti come cambiare le vecchie lampadine o usare shopper di tela. E’ con questo bottino che l’ Earth Day Network si presenta all’appuntamento con la Giornata della terra, che domenica 22 aprile 2012 coinvolgerà 175 Paesi e un miliardo di persone in una mobilitazione in difesa dell’ambiente. Giunto alla quarantaduesima edizione, l’ Earth Day chiede un futuro sostenibile per il pianeta ed energie rinnovabili per tutti, in un mondo in cui oltre un miliardo e mezzo di persone vive senza elettricità, un miliardo non ha ancora accesso all’acqua potabile e le catastrofi naturali sembrano in continuo aumento. E se, stando a un’indagine del Continua a leggere
Günter Grass: “Ciò che va detto”
Con una poesia pubblicata oggi dalla ‘Sueddeutsche Zeitung’ lo scrittore e premio Nobel per la letteratura nel 1999 Günter Grass interviene sui rapporti tra Israele e l’Iran e scatena un pandemonio in Germania. Secondo quanto riportano oggi i principali mezzi di informazione lo scrittore nella poesia chiede alla Germania di non fornire altri sommergibili a Israele che potrebbe lanciare missili con testata nucleare contro l’Iran; Grass sostiene infatti che l’arsenale atomico di Israele rappresenta una minaccia più seria della possibile atomica iraniana. Il testo, rifiutato da Die Zeit, è stato pubblicato oggi dalla Suddeutsche Zeitung oltre che da altri quotidiani europei come “La Repubblica” e “El Pais”. Nella poesia Grass critica anche la politica tedesca rimproverando a Berlino di aver venduto e continuato a vendere armi letali a Israele.