A Macerata, l’Istituto Confucio per la promozione del cinese

Sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica, verrà inaugurato oggi, 4 ottobre a Macerata l’Istituto Confucio, nato dalla collaborazione tra l’Università di Macerata, l’Università Normale di Pechino e l’Hanban, l’ufficio per la promozione della lingua e della cultura cinese del ministero dell’Istruzione cinese.

Obiettivo dell’Istituto – il solo nelle Marche e in tutte le regioni adriatiche del centro-sud, il decimo in Italia – sarà quello di diffondere, con i suoi corsi, la lingua e la cultura cinese, affiancandosi ai corsi universitari che a Macerata (Lingue) e Civitanova Marche (Mediazione linguistica) già consentono agli studenti di avvicinarsi alla cultura orientale. Continua a leggere

Paul Harding, L’ultimo inverno

Paul Harding, L’ultimo inverno Neri Pozza Editore (Euro 15,50) Traduzione dall’inglese di Luca Briasco. Romanzo vincitore del premio Pulitzer nel 2010.
Appuntamento al Salone Internazionale del Libro di Torino sabato 14 maggio alle 16:00, Sala Blu.

Solo sette anni fa, Paul Harding, era soltanto uno dei tanti con un piccolo romanzo nel cassetto che sognava prima o poi di pubblicare, ma nonostante i ripetuti invii del manoscritto ad agenti ed editori di New York, Harding ha collezionato un rifiuto dopo l’altro e, a volte, neppure quello, perché spesso non si degnavano nemmeno di rispondere, cosicché il suo sogno irrealizzato è rimasto chiuso in quel cassetto per tre anni.

Poi, nel 2009, la piccola casa editrice indipendente, Bellevue Literary Press, ha pubblicato l’opera di Harding con il titolo di ‘Tinkers’ e per l’autore americano è stato come vincere alla lotteria, perché da quel momento il suo romanzo ha scalato la classifica dei bestsellers fino ad aggiudicarsi, nel 2010, il prestigioso premio Pulitzer nella sezione fiction. Un romanzo nel romanzo, un sogno che ripercorre la morale di una Cenerentola diventata principessa o di un brutto anattrocolo trasformatosi in cigno.  Continua a leggere

Caravaggio a Roma. Una vita dal vero

Nell’ambito delle iniziative realizzate per il IV Centenario della morte di Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571‐1610), l’Archivio di Stato di Roma dall’11 febbraio al 15 maggio 2011 promuove nella sede di Sant’Ivo alla Sapienza una mostra unica, di taglio assolutamente nuovo costruita su documenti originali, restaurati e conservati presso lo stesso Archivio, che svelano fatti salienti della vicenda umana e artistica del grande pittore e aspetti finora sconosciuti legati all’ambiente intellettuale, culturale e artistico frequentato dal maestro lombardo nel periodo vissuto a Roma.

Ideata e diretta da Eugenio Lo Sardo, a cura di Orietta Verdi e Michele Di Sivo la rassegna è costruita come una ‘detective story’, un’indagine sul campo dove quello che emerge è la vita vissuta dall’artista attraverso le sue parole, i suoi incontri, in un incredibile caleidoscopio di relazioni e una polifonia di voci che conducono il grande pubblico a conoscere da vicino gli episodi e le vicende della ‘vita dal vero’ di Michelangelo Merisi durante il suo soggiorno romano (1595/96‐1606).

Grazie alle scoperte compiute da una task force di 7 giovani storici dell’arte, paleografi, archivisti e storici che hanno scavato lungo gli oltre 60 chilometri di scaffali che compongono l’Archivio di stato, sono stati salvati dal degrado e restaurati oltre 30 volumi e effettuate ricerche che presentano novità sconvolgenti che riscrivono la biografia di Caravaggio.

Nella rassegna verranno esposti documenti originali inediti che attestano tra l’altro l’arrivo di Caravaggio a Roma all’età di 25 anni (e non a vent’anni come finora creduto) e la sua sistemazione presso la bottega di un pittore siciliano, Lorenzo Carli, che viveva con la moglie e i figli in via della Scrofa. Nel susseguirsi di aneddoti, testimonianze, ricostruzioni provenienti da registri, protocolli, piante originali dei luoghi, denunce, processi, querele, contratti d’affitto, sarà possibile ripercorrere la Roma che Caravaggio attraversò e toccò, rivivere l’atmosfera in cui era immerso in un confronto diretto tra testi e immagini, complementari nella ricostruzione del passato. La vita di Caravaggio in quegli anni sarà rappresentata lungo un itinerario espositivo che ci dà una straordinaria visione d’insieme dove ai documenti si affiancano alcuni quadri di pittori – amici, nemici, maestri e discepoli – e opere del Merisi o a lui attribuite di alto valore storico‐biografico.

Particolarmente significativa la scelta di Sant’Ivo alla Sapienza come sede ideale della mostra per la posizione centrale in quel quadrato di poche centinaia di metri nel contesto urbano, dove si sono svolte molte delle vicende narrate nelle carte. Eccezionalmente il visitatore sarà accompagnato a rivivere l’atmosfera vissuta da Caravaggio nella Roma di quel tempo dagli stessi ricercatori che hanno contribuito alla scoperta e al restauro dei documenti attraverso visite guidate per un massimo di 30 persone ogni 30 minuti. Continua a leggere