Alessandra Giovannoni, In cammino

“Alessandra Giovannoni. In cammino” (dall’11 marzo all’8 maggio 2011 al Museo Carlo Bilotti all’Aranciera di Villa Borghese di Roma)  è il titolo della personale dell’artista il cui nome figura tra i protagonisti di quel ritorno alla pittura  che ha, come soggetto privilegiato, la città, il paesaggio, la realtà che ci circonda.

La mostra riunirà, per la prima volta, alcuni dei principali lavori eseguiti dalla Giovannoni, 30 oli di grandi e piccole dimensioni, e che rappresentano il suo sguardo poetico sulla Roma che percorre nelle sue passeggiate giornaliere da casa fino a Villa Borghese attraversando Porta Pia, Via Nomentana, il Quirinale, Piazza del Popolo. Saranno esposti anche alcuni acquarelli, carte, taccuini e appunti della pittrice. Saranno esposti tre grandi trittici raffiguranti Piazza del Popolo, il Parco dei Daini, La Fontana tonda di Villa Borghese, quest’ultimo realizzato appositamente per la mostra.
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Opere Inedite, Federico Faccioli

<<Io ho 30 anni e per la crisi ho perso il lavoro; ma ho ritrovato nella poesia una libertà che mi ha permesso di ritrovare dei miei lati umani molto interessanti.>>

di Federico Faccioli

<<Conosco Federico da una vita…
Abbiamo fatto le scuole medie assieme e in seconda ci hanno pure bocciato.
Negli anni successivi, durante le notti raminghe, raramente ci siamo incontrati sobri.
È nata forse li, tra un cantare Battiato a squarciagola ed il girovagare incerti fuori e dentro la nostra città, la voglia di scrivere e la necessità di farlo? Quando si sono fatte strada, mi domando, le parole, nel nuovo nato poeta Federico Faccioli?>>
di Michele Morandi

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Patrizia Cavalli, La patria

Un prezioso Sasso delle Edizioni Nottetempo di Ginevra Bompiani, contiene la lunga poesia La patria di Patrizia Cavalli.
Versi indimenticabili che da soli bastano a ricordare il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia.  
Fra le tante figure possibili di patria richiamate da Patrizia Cavalli ” c’è anche quella di una pazza che ormai / dorme per strada.”
E’ forse uno dei versi più belli. Un verso che lancia, letteralmente, un sasso, che ci folgora e ci fa vedere cosa è diventata oggi la nostra nuova patria: “una pazza che dorme per strada”, una senza più casa, un’emarginata, una “senza fissa dimora”. Una patria che si è spostata , che si è perduta, una patria non più.
“Più che bellezza: è un’appartenenza elementare, semplice, già data. Ah, non toccate niente, non sciupate! C’è la mia patria in quelle pietre, addormentata.”  (Il libretto contiene anche la poesia L’angelo labiale.)

(Luigia Sorrentino)

Ostile e spersa
stranita dalle offese dei cortili,
dalle risorse inesauste dei rumori
per varietà di timbri e gradazioni,
braccata dalle puzze che sinistre
si alzano sempre non si sa mai da dove;
tentata senza esito di uccidere
i gabbiani che hanno occupato l’aria
e le terrazza con urla litigiose
– aerei condomini davvero troppo umani;
sbattuta in poche ore da un normanno
novembre a un greco agosto, sempre più
dubitando, eccomi qui obbligata
a pensare alla patria. Che se io l’avessi
non dovrei più pensarci, sarei nell’agio pigro
e un po’ distratto di chi si muove
nella propria casa, sicuro anche al buio
di scansare, tanto gli è familiare
ogni più scabro spigolo di muro.

da La patria di Patrizia Cavalli

http://home.edizioninottetempo.it/

Dacia Maraini, La seduzione dell’altrove

Un grande successo personale ha ottenuto la scrittrice Dacia Maraini nella presentazione a San Francisco del suo ultimo libro ‘La Seduzione dell’Altrove’.
“Ho sempre avuto la passione dei viaggi e, credetemi, viaggiare è una parte essenziale nella vita di una persona e nel suo sviluppo artistico”, ha detto la scrittrice.Il libro, come fa intuire il titolo, è basato sul fascino di conoscere mondi e culture lontani.
“Il viaggio è anche dolore – ha spiegato la Maraini – il dolore di lasciare qualcuno che si ama. Ma i dolori si superano se si è veramente innamorati dell’ignoto”.
L’incontro con la Maraini si è svolto all’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco, diretto da Amelia Carpenito Antonucci.
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Jonathan Franzen, Libertà

LIBRI COME, Festa del Libro e della Lettura, Anteprima da non perdere con Jonathan Franzen.
L’appuntamento è per lunedì 21 marzo alle 21:00 all’Auditorium Parco della Musica di Roma, Sala Petrassi.
Jonathan Franzen, nell’anteprima della Festa del Libro (dal 1 aprile al 10 aprile ) presenta al pubblico italiano l’attesissimo Libertà, (Einaudi 22 euro) a quasi dieci anni da Le correzioni . Finalmente i lettori che hanno amato Le Correzioni potranno verificare se è valsa la pena aspettare dieci anni per rileggere Franzen che racconterà al pubblico come ha scritto il libro. Il romanzo, ai vertici delle classifiche della letteratura americana contemporanea gli è già valso il prestigioso National Book Award nel 2001, e, finalmente, dopo un’attesa di più di circa sette mesi rispetto all’edizione americana pubblicata a fine agosto 2010 (e scelta dal presidente Obama come lettura estiva), si accinge ad invadere il mercato italiano.
Con questo suo nuovo, ponderoso romanzo, che supera le 600 pagine, Franzen torna a parlare della classe media americana, e della crisi che la sta investendo, mettendo in scena la vita di una coppia apparentemente perfetta e felice, i Berglund, che di colpo implode, rivelando tutto il cinismo e l’egoismo dell’America contemporanea.

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