La traduzione di poesia, Marcella Corsi

Marcella Corsi ci propone tre poesie di Katherine Mansfield incluse nel volume a sua cura intitolato Il vento, il riso, il volo che verrà presentato a Roma il 9 marzo alle 17,45 presso la libreria Odradek in via dei Banchi vecchi 57.
“Voglio scrivere poesia. Tremo sempre sull’orlo della poesia. I mandorli, gli uccelli, il boschetto dove tu sei, i fiori che non puoi vedere, la finestra aperta alla quale m’affaccio e sogno che tu sia appoggiato alla mia spalla” (dal Diario, 22 gennaio 1916. Katherine Mansfield si rivolge al fratello, morto tre mesi prima sul fronte belga).
“I want to write poetry. I feel always trembling on the brink of poetry. The almonds, the birds, the little wood where you are, the flowers you do not see, the open window out of witch I lean and dream that you are against my shoulder” (Journal of Katherine Mansfield, definitive Edition by J. M. Murry, Constable, London 1954, p. 94).

di Marcella Corsi

…..

Continua a leggere

Francesco Agresti, Al di là del mare

Francesco Agresti, già noto per la sua attività di promotore culturale e di poeta, ci presenta il suo primo romanzo, “Al di là del mare” Lepisma Edizioni, (18 euro).

“I suoi versi descrivono quasi sempre paesaggi mitici o amori superbi e sono scritti con lirismo denso di umori. Lo stesso lirismo utilizzato in questo romanzo che, scritto in prima persona, dà, all’inizio l’idea di un diario ma che poi diventa narrazione fluida e accattivante di un amore e di un’idea dell’amore.
La trama è esile e senza complicazioni di intrecci e parte da una gita ad Eboli richiesta da un professore che ha conosciuto Quasimodo e che desidera visitare i luoghi della cittadina nominata nel titolo del suo libro da Carlo Levi.
Il protagonista e il professore camminano per Eboli carichi di memorie, il primo rivivendo sensazioni ed emozioni della sua infanzia, essendo nato proprio ad Eboli, il secondo ricorrendo a ricordi letterari. Una bella esperienza che assume una dimensione particolare quando entra in Assunta, la bellissima ragazza sensibile e aerea, quasi un mito incarnatosi nelle sue fattezze.”
(… continua in libreria)

dalla prefazione, di Dante Maffia

Opere Inedite, Vera D’Atri

Ho conosciuto Vera D’Atri a Torre del Greco durante un incontro di poesia organizzato in un circolo culturale. 
Vera ha iniziato a pubblicare poesie di recente, forse perchè era spaventata dalla vocina interiore che le chiedeva insistentemente di portare allo scoperto le cose che scriveva, chissà da quanto. Non a caso Vera mi dice: “Le prime due righe che scrivo mi danno l’impressione di provenire da un altro mondo. E’ come se stessi scrivendo sotto dettatura. Il resto è lavoro. Molto lavoro per concentrare quello che ciascun lettore poi avrà come compito di diluire per sé e di sé nell’accompagnarsi al testo”. Vera poi mi scrive che l’esperienza le ha fatto volgere lo sguardo verso l’invisibile alla ricerca di qualcosa che non sono io, ma il simbolo di ogni mio istante”.

“La poesia è un rivolgersi alla tensione di un vissuto abitato da innumerevoli altri.
I versi scorrono così su righe ineguali, hanno l’aspetto di un diagramma molto frastagliato; puntano oltre il foglio, quasi, alla fine, ne volessero fuggire. Vorrebbero essere/avere una specie di ali.”

di Vera D’Atri

Continua a leggere

Mario Andrea Rigoni, Vanità

«La storia della vanità è la storia del mondo». L’affermazione con cui esordisce questo libro singolare di Mario Andrea Rigoni dice già il rilievo del tema che affronta. Eppure alla vanità non era mai stata dedicata un’opera di riflessione particolare, capace di evocarne insieme i multiformi aspetti (dalla brama di gloria allo snobismo) e soprattutto di metterne in relazione i due principali: la vanità come esperienza metafisica della desolante nullità del mondo e la vanità come tentativo dell’individuo e delle collettività – tentativo ora eroico ora patetico ora ridicolo – di sottrarsi all’oscurità e all’insignificanza. Alternando il tono personale all’osservazione obiettiva, mescolando la riflessione e l’aforisma alla citazione e all’aneddoto, mettendo in risonanza inaspettata storia antica ed esperienza moderna anche attraverso un’antologia di testi che incomincia con Gilgamesh e finisce con Lévi-Strauss, Rigoni illumina i comportamenti individuali e sociali alla luce di un impulso profondo e universale, responsabile sia di glorie sia di assurdità o di catastrofi, in ogni caso tanto irreprimibile da spingere il soggetto alla ricerca della propria affermazione a qualsiasi prezzo, compreso quello di degradarsi, e persino di calunniarsi.

Vanità di Mario Andrea Rigoni, Aragno Editore, euro 10

Al MAXXI, Il confine evanescente

La mostra prende spunto dalla recente pubblicazione Il confine evanescente. Arte italiana 1960-2010, a cura di Gabriele Guercio e Anna Mattirolo (Edizioni Electa, dicembre 2010, 40 euro) che intende evidenziare la molteplicità di voci e sguardi che caratterizzano l’arte italiana degli ultimi decenni e il “confine evanescente” che li separa.

In mostra una selezione di opere di Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria e Mimmo Paladino, Favaretto, Mario Airò, Francesco Vezzoli, Alessandra Tesi, Eva Marisaldi, Margherita Manzelli, Alessandro Pessoli, tutte appartenenti alla collezione permanente del museo, per fornire una lettura dell’arte italiana degli ultimi trent’anni.

(Nella foto Enzo Cucchi)

 

25 febbraio – 10 ottobre 2011

Galleria 4

MAXXI
Via Guido Reni 4/a
Roma 00196
Tel +39 06 39967350
info@fondazionemaxxi.it
http://www.fondazionemaxxi.it/