Opere Inedite, Paola Loreto

Opere Inedite
a cura di Luigia Sorrentino

Oggi leggiamo la poesia di Paola Loreto, che definisce la poesia “un uso particolare del linguaggio, fatto non per fini comunicativi, ma espressivi.”  Il poeta, scrive Paola, “manipola il linguaggio perché vuole trasmettere quasi attraverso i sensi le proprie percezioni.”  Paola scrive che “il poeta nomina come se la sua fosse la prima percezione del mondo da parte dell’uomo. Per riuscire a farlo con freschezza non può servirsi del linguaggio codificato da secoli di utilizzo di un rapporto convenzionale tra segno e significato: deve porre di nuovo questa equivalenza dall’origine. Per questo Emily Dickinson parla di una ‘Circonferenza’, nelle sue poesie, senza che noi, ancora oggi, riusciamo a indicare precisamente cosa intendesse dire: a quale oggetto del mondo si riferisse. Voleva, semplicemente, suggerirci la percezione di una dimensione, una realtà, interiore, intangibile, che è il limitare della coscienza in espansione. Continua a leggere

Andy Milne, intervista/interview

Arte e Poesia: Andy Milne  
a cura di Luigia Sorrentino

Ho conosciuto Andy Milne, compositore, al Castello di Civitella Ranieri, un’altura che domina la valle del Tevere e la città di Umbertide. La costruzione fu iniziata da Ruggero Cane Ranieri. L’opera venne completata da Raniero Ranieri pronipote di Ruggero Cane, probabilmente nel 1519. Nel 1950 una cugina americana Ursula Corning arrivò per un breve soggiorno a Civitella, ospite di Lodovico Ranieri. La signorina Corning è stata una delle prime alpiniste e sciatrici nelle alpi svizzere. Viveva e lavorara a New York e i suoi interessi includevano l’arte, la musica e i viaggi, con l’Italia, come meta preferita. 

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La terra desolata e i Quattro quartetti di T. S. Eliot

La Traduzione di Poesia
a cura di Luigia Sorrentino

Ho conosciuto Angelo Tonelli (qui in una foto di Claudia Romiti) nel 2003, a Lerici, dove ero stata invitata a partecipare insieme ad altri poeti, proprio da Tonelli, a una lettura di poesie. Angelo mi colpì moltissimo e per diverse ragioni che non posso qui elencare, la più importante delle quali, credo, a pensarci bene, è fisica. Angelo mi rimase impresso per la sua corporeità, per l’andatura del corpo che sembrava incarnare il primo uomo. Emanava la sapienza  di chi ha davvero toccato l’umano, di chi è sceso in quel corpo e non è più tornato in superficie. 

Angelo Tonelli è considerato uno dei maggiori studiosi e traduttori italiani dei classici greci, ma non solo. Famosa è la sua traduzione de La terra desolata e dei Quattro quartetti di T. S. Eliot, pubblicata da Feltrinelli e giunta, nel 2010, alla sesta edizione.  Ne scrive una significativa recensione Nicola D’Ugo, poeta, narratore, saggista, comparatista e traduttore.  Dottore di ricerca in Letterature di lingua inglese alla Sapienza di Roma.    

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Opere Inedite, Alessandro Moscè

Opere Inedite
a cura di Luigia Sorrentino

Oggi incontriamo la poesia di Alessadro Moscè che mi scrive: “La poesia è una dotazione di mistero che ci viene dall’inconscio, quindi da una condizione primordiale, e dalla sfera del ricordo, sempre accesa, come fosse una lampada che sorveglia dall’alto il nostro agire. E’ immagine innanzitutto, tradotta in ragionamento, evocazione, ambientazione. Nella mia poesia i luoghi (domestici e urbani della provincia), il mondo degli affetti familiari e la comunione tra i vivi e i morti rappresentano il filo conduttore di una tensione lirico-narrativa. La mia nuova raccolta inedita si intitola Hotel della notte, una cui sezione, Suite per Pierino, rappresenta in pieno un’altra aspetto che mi ha sempre affascinato e che è spesso diventato oggetto della mia scrittura poetica e narrativa: l’universo dei folli, degli emarginati. L’infanzia e il mare, i nonni e la casa di risposo, la ragazza dell’adolescenza e la notte, lungo il filo del tempo, sono racchiusi in un simbolico hotel dove incontro età, donne, fantasmi e perfino Dio.”

di Alessandro Moscè Continua a leggere