Bello mondo, di Mariangela Gualtieri

All’interno del 41esimo Festival Internazionale del Teatro in Piazza di Santarcangelo di Romagna (RN) presso Torre campanaria  si terrà lo spettacolo Bello mondo di e con Mariangela Gualtieri, suoni di Alice Berni e Luca Fusconi, grazie a Cesare Ronconi.

Le date e i giorni:
venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 luglio ore 20.40
venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 luglio ore 20.40

Appositamente creato per Santarcangelo 41, Bello mondo vede Mariangela Gualtieri farsi “muezzin” della poesia. Pochi versi lanciati dall’alto della torre campanaria, al tramonto, in apertura di ogni serata del festival: parole pacifiche e grate dette alla terra, al cielo e alle genti del mondo, a opera dell’artista che, nel suo percorso col Teatro Valdoca, ha fatto propria la consegna orale del verso poetico, dedicandosi all’apparato di amplificazione della voce e al sodalizio tra poesia e teatro.

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Opere Inedite, Umberto Piersanti

Opere Inedite
a cura di Luigia Sorrentino

A Opere Inedite leggiamo la poesia di Umberto Piersanti che ho conosciuto a Urbino nel 1985. Mi colpì moltissimo il suo modo di parlare, la sua voce ‘graffiata’ fermò il tempo in un paesaggio, in un colore che io vidi, insieme a lui, affacciandomi da una strada sull’altopiano delle Cesane.
Ecco quanto mi scrive Umberto Piersanti sulla poesia.
“Fermare il tempo, cercare di fissare un giorno, una situazione, una vicenda. E metterla lì con le parole giuste, in modo preciso ed esatto: è un sasso dentro un torrente che, almeno per un po’, non sarà travolto dalla fiumana d’acqua. Certo, sono un poeta della memoria e ricordo l’antico mondo contadino della mia infanzia. E quel ‘contadino’ comprende tutta una civiltà che riguarda anche chi non centra con la vita dei campi.
Il mio sguardo però è molto differente da quello di un Pasolini o di un Olmi che contrappongono l’autenticità di un tempo ormai passato alla inautenticità e alla banalità dei nostri anni. Pasolini lo fa da una posizione ‘rivoluzionaria’ e nello stesso tempo ‘nostalgica’ sostenuta da un’ideologia di fondo marxista-cristiana; Olmi si muove da una posizione cattolica tradizionale con una forte radice spiritualista e popolare. Io non voglio contrapporre, ma solo ricordare. La memoria nel suo tornare indietro nel tempo incontra il sogno. ‘Una volta passati sogni e ricordi sono la stessa cosa’ sostiene il protagonista del mio romanzo L’uomo delle Cesane. Continua a leggere