La lettera che Kerouac scrisse a Marlon Brando…

Jack Kerouac nel 1957 scrisse a Marlon Brando: “Facciamo un film su ‘On the Road’?” Brando, che non rispose mai a quella lettera, aveva già girato ‘Un tram che si chiama desiderio’, ‘Giulio Cesare’, ‘Fronte del porto’ e  ‘Sayonara’.

Jack Kerouac, due anni meno di lui, aveva appena pubblicato il suo capolavoro ‘On the road’, (Sulla strada), il romanzo manifesto della beat generation. Senza alcun complesso di inferiorità lo scrittore amico di William Burroughs e Allen Ginsberg, scrive all’attore che a 33 anni conosceva già un enorme successo. “Caro Marlon, vorrei chiederti di acquistare i diritti di ‘On the Road’ per farne un film. Non preoccuparti della struttura del libro, saprei comprimere e riorganizzare la trama quel tanto che basta per farne un film dalla struttura
perfettamente accettabile”, scrive Kerouac in una lettera scoperta nel 2005, battuta all’asta da Christie’s e pubblicata integralmente da The Huffington Post e rilanciata oggi tradotta in italiano italiano sul sito www.satisfiction.me.

“Avanti, Marlon, non stare con le mani in mano e rispondi”, ma Brando, a quanto si sa oggi, non rispose mai alla richiesta di quel film da fare insieme, entrambi da protagonisti e con l’interesse della major Warner Bros per la produzione. Continua a leggere

Memorie d’inciampo & programma

Appuntamenti
a cura di Luigia Sorrentino

Chi di voi non ha notato passeggiando per il centro storico di Roma le cosiddette ‘memorie d’inciampo’ (Stolpersteine)pietre a forma di sanpietrini in ottone lucente collocate spesso sulla soglia di una porta?  Quelle pietre d’ottone sono una iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig, in memoria di cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti, aperta in diversi paesi europei. Su quelle pietre d’ottone sono incisi i nomi di persone che furono deportate a causa delle leggi razziali fasciste. L’iniziativa è partita nel 1995, a Colonia. A inizio 2010 erano installate più di 22 mila “pietre” in Germania, Austria, Ungheria, Ucraina, Cecoslovacchia, Polonia, Paesi Bassi. Continua a leggere

Addio a Ibrahim Aslan

Lo scrittore e giornalista egiziano Ibrahim Aslan, noto per il suo romanzo “Gli uccelli del Nilo” (tradotto in italiano da Jouvence), è morto ieri in un ospedale del Cairo all’età di 77 anni. Nato nel 1935 a Tanta, nella regione del Delta del Nilo, e cresciuto in un quartiere popolare del Cairo, Aslan è stato uno dei più importanti scrittori egiziani contemporanei: apparteneva alla cosiddetta “generazione degli anni sessanta”, quella che si formò scrivendo racconti sulla rivista “Gallery 68”, fondata da Edwar al-Kharrat e fucina dei più significativi autori della letteratura araba contemporanea, che nei loro libri utilizzano spesso il dialetto egiziano o l’arabo classico con forti accenti dialettali. Continua a leggere