Gian Piero Stefanoni

Prendimi, io sono qui.
Amami: sono qui.
Restituiscimi: sono qui.

Ma Tu già sai
e mi circondi legandoTi al ballo
lasciandoTi riempire di vita.

Gian Piero Stefanoni

 

Alcuni fedeli pregano tra le ventimila persone che hanno raggiunto il Palargine di Ponticelli a Napoli per ascoltare la veggente di Medjugorje Mirjana Dragicevic Soldo,Napoli 2 Febbraio 2012. ANSA/CESARE ABBATE

Marisa Tolve

VOGLIONO LA GUERRA

Non è grandine il suono nel deserto
è il fulminare dei proiettili
sudario che ricopre la pace.
Il nuovo millennio raccoglie lapidi
bocche stracciate piene di terra
mentre i bambini colpiti
cadono col viso rivolto al cielo.

 Marisa Tolve

Nella foto, una donna in preghiera tra i ventimila fedeli che hanno pregato al Palargine di Ponticelli di Napoli con la veggente di Medjugorje Mirjana Dragicevic Soldo, Napoli 2 Febbraio 2012.
(Foto Ansa di Cesare Abbate)

Wislawa ….

Disattenzione

Ieri mi sono comportata male nel cosmo.
Ho passato tutto il giorno senza fare domande,
senza stupirmi di niente.

Ho svolto attività quotidiane
come se ciò fosse tutto il dovuto.

Inspirazione, espirazione, un passo dopo l’altro, incombenze,
ma senza un pensiero che andasse più in là
dell’uscire di casa e del tornarmene a casa.

Il mondo avrebbe potuto essere preso per un mondo folle,
e io l’ho preso solo per uso ordinario.

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Paolo Statuti e la traduzione della poesia

Paolo Statuti e la traduzione della poesia
a cura di Luigia Sorrentino

“Le mie prime traduzioni di poesia risalgono all’inizio degli anni Settanta, quando frequentavo la facoltà di Lingue e Letterature Straniere Moderne (ramo slavo) all’Università di Roma. Un giorno chiesi all’assistente del mio professore Angelo Maria Ripellino, quale fosse secondo lui la migliore traduzione italiana del poema “I dodici” di Aleksandr Blok. Egli me ne indicò un paio ma poi, vista forse la mia faccia poco convinta, aggiunse con una velata punta d’ ironia: “Se queste versioni non la soddisfano, può sempre tradurselo da sé”. Accolsi senza indugio l’invito e il risultato fu una nuova versione del poema, che piacque subito e venne pubblicata dalla “Fiera Letteraria” (F.L. n. 18, 13.6.1971). Al poema di Blok hanno fatto seguito numerosi altri “tentativi” personali, a detta di molti pienamente riusciti. Tra i primi successi conseguiti in questo campo, mi piace ricordare l’antologia di poeti polacchi contemporanei, annessa alla “Guida alla moderna letteratura polacca” di Jerzy Pomianowski (Bulzoni Editore, Roma 1973), nella quale figurano 60 poesie di autori diversi nella mia versione. Continua a leggere