Günter Grass ricoverato all’ospedale di Amburgo

Il premio Nobel per la letteratura Günter Grass, 84 anni, è stato ricoverato oggi 16 aprile 2012 all’ospedale di Amburgo. Lo riferisce l’agenzia di stampa tedesca dapd che però non fornisce ulteriori dettagli. Lo ha riferito il tabloid tedesco Bild.

Nelle ultime settimane Grass è stato al centro di una polemica con Israele per una poesia, pubblicata il 4 aprile, che critica quella che ritiene l’ipocrisia occidentale sul programma nucleare israeliano e definisce il Paese una minaccia alla “già fragile pace mondiale” per il suo atteggiamento nei confronti dell’Iran. La pubblicazione della poesia sulla Süddeutsche Zeitung ha provocato reazioni durissime in tutto il mondo.  Continua a leggere

Giorgio Caproni il poeta più amato

Più passa il tempo, e sono ormai passati 22 anni dalla sua morte, più Giorgio Caproni (nella foto di Dino Ignani), acquista grandezza e diventa il poeta piu’ amato e letto, specie dai giovani, del secondo Novecento, come è stato ribadito anche oggi 16 aprile 2012 al convegno promosso dall’Istituto Treccani: “L’opera letteraria di Caproni nel centenario della sua nascita”, 7 gennaio 1912 a Livorno, anche se di sé diceva: “Abito a Roma, ma vivo a Genova” sua città del cuore.

Un successo merito evidentemente di quella sua “semplicità interiore e capacità di comunicare” di cui ha parlato Giorgio Devoto, il tutto “portando alle estreme conseguenze quella svolta antiaulica, prosastica, della poesia del Novecento, con un vocabolario comune, senza residui ottocenteschi, anche se inserito in una sintassi complessa e musicale”, come ha sottolineato il linguista Tullio de Mauro, mentre Anna Dolfi ha analizzato quel passaggio “dalla testimonianza di vista alla visione interiore” nei versi di Caproni, che si diceva “poeta capace di guardare in faccia la realtà sino a metterne in dubbio l’esistenza”. Continua a leggere

Mario Santagostini “Uscire di città”

Ho incontrato Mario Santagostini (nella foto di Dino Ignani)  a Cagliari, a ‘Traghetti di poesia’, la manifestazione di poesia diretta da Guido Oldani.

E’ lì che sono ‘entrata in contatto’ con le sue elegie urbane, raccolte in “Uscire di città” (pubblicato nel 1972) e ripubblicate nel 2012 da Maurizio Cucchi nella “Collana- Stampa” (euro 11,00). Si tratta di poesie giovanili scritte da Santagostini tra i 16 e i 20 anni. Un libro intatto, che ci arriva così come era, dopo quarant’anni, “senza patine vintage”, come scrive Cucchi nella prefazione, a dimostrare che siamo di fronte all’opera (e a un poeta) di sicuro valore. I versi precoci di Santagostini reggono a distanza di decenni per la maturità espressiva, per l’equilibrio linguistico, senza sbavature. Continua a leggere

Elio Pecora, “La scrittura e la vita”

Biblioteca Aragno: Elio Pecora LA SCRITTURA E LA VITA, 2012 (€ 12,00)Questo libro nasce da conversazioni che si sono svolte, lungo diverse stagioni, nella casa romana di Francesca Sanvitale. L’autrice di “Madre e figlia” e de “La camera ottica”, la narratrice e l’intellettuale, si è raccontata all’amico che già di lei aveva pubblicato sulla rivista Belfagor, un ritratto.  Qui un’intera esistenza si svela, un tempo vasto e difficile, dagli anni del fascismo a questi nostri anni confusi, vi si riflette e consuma. Il rigore e il vigore, con cui la donna scrittrice, dall’infanzia alla vecchiaia, affronta le vicende familiari, i molti disagi, le striscianti incomprensioni, i vacillanti amori, e lo stesso lavoro letterario, provano quanto possa un’intelligenza onesta in una realtà aspra e pure molto amata.

La voce, che si leva da queste pagine e vi si espande, comporta i suoi sorrisi accennati, le sue ironie appuntite, i suoi pensieri netti e interroganti. Ne viene una storia tutta percorsa dall’energia di chi si conosce vivo e partecipe.

Dalai Lama, “L’arte della felicità in un mondo di crisi”

Anticipazione editoriale
a cura di Luigia Sorrentino


E’ in uscita in librerie dal 24 aprile 2012 L’ARTE DELLA FELICITA’ IN UN MONDO IN CRISI del DALAI LAMA (Mondadori).


IL LIBRO
Il seguito di uno dei più grandi successi del Dalai Lama.
Viviamo in un mondo inquieto, scosso da profonde crisi, non solo economiche, in cui sembrano prevalere le primordiali pulsioni distruttive che generano da sempre guerre, conflitti, odi, divisioni. Un mondo in cui la logica dominante è quella che arma l’uno contro l’altro individui, collettività e nazioni, spesso in nome di presunte superiorità culturali, religiose o, addirittura, razziali. È ancora possibile, in una realtà così segnata dalla violenza e dal dolore, parlare della felicità come di un obiettivo alla portata di tutti?
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