“La commedia di Orlando”

In scena da venerdì 4 a domenica 20 maggio al Teatro Argentina di Roma  “La commedia di Orlando”, testo e regia di Emanuela Giordano  (liberamente tratto da “Orlando” di Virginia Woolf).

Protagonista l’attrice Isabella Ragonese nel ruolo di Orlando. Tratto dal romanzo del 1929 della Woolf, lo spettacolo narra la vicenda di una nobile ragazza aspirante scrittrice che alla fine riuscirà a far pubblicare il suo romanzo, a diventare famosa, a sposarsi e a essere madre. Continua a leggere

“Ungaretti”, di Antonio Saccone

Un nuovo saggio su Giuseppe Ungaretti indaga l’inquietudine sperimentale, la tensione a scavare nel silenzio della parola che governano il libro dell’esordio del poeta, Il Porto Sepolto, l’accanito processo variantistico dell”Allegria, l’esigenza di accordare innocenza e memoria, espressa da Sentimento del Tempo, la reinvenzione del canone della classicità, il tragitto inconcluso verso La Terra Promessa, fino agli ultimi, eccezionali vertici raggiunti dalla scrittura del “vecchissimo ossesso”.
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Antonio Saccone, professore di letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Napoli “Federico II”, è l’autore del libro “Ungaretti“, pubblicato dall’Editrice Salerno (euro 16). Tutta l’analisi è tesa a descrivere la fisionomia di un artista costantemente intento “ad accordare modernamente un antico strumento musicale” e intreccia alla produzione lirica le prose giornalistiche di viaggio, l’esperienza didattica del poeta, nonché la cospicua e vitale attività di traduttore e saggista. Lo studio si conclude con un’aggiornata bibliografia. Continua a leggere

L’urlo di Edvard Munch venduto a 120 milioni di dollari

Una delle immagini più note al mondo, una delle quattro versioni de ‘L’urlo’ di Edvard Munch, è stata battuta all’asta a New York per una cifra record di quasi 120 milioni di dollari. L’opera del 1895, simbolo moderno dell’ansia umana, è stata venduta il 2 maggio 2012 dalla casa d’aste Sotheby’s precisamente per 119.922.500 dollari. L’immagine di un uomo che si tiene la testa e urla sotto un cielo a strisce rosso sangue è una delle quattro versioni dell’espressionista norvegese. Il quadro battuto ieri da Sotheby’s era l’unico rimasto ancora in mani private. ‘L’urlo’ ha superato il record di ‘Nudo, foglie verdi e busto’ di Pablo Picasso, venduto da Christie’s nel 2010 per 106,5 milioni di dollari. I ricavi dell’asta di ieri saranno utilizzati per fondare un nuovo museo, centro artistico e albergo in Norvegia. Continua a leggere

Alberto Casadei, “Sulla poesia europea”

LA POESIA EUROPEA, TRA BIOLOGIA E CULTURA
di Alberto Casadei

La domanda più ricorrente riguardo alla letteratura europea è se esista e, se sì, su quali basi. La questione, da un punto di vista strettamente letterario, è indubbia. Come hanno ricordato tanti studiosi sulla scorta del modello della goethiana Weltliteratur, e da ultimo, con esempi concreti, George Steiner nel suo discorso Una certa idea di Europa (Garzanti), le radici di tutte le letterature occidentali moderne risalgono al minimo comun denominatore della cultura greca, l’unica capace di sopravvivere a una catastrofe politica e militare, improntando di sé quella romana (come già affermò Orazio: “Graecia capta ferum victorem cepit”). Lo sviluppo ulteriore fu sancito dall’espansione nell’ambito della cultura alta del sermo humilis biblico-evangelico, con le straordinarie sintesi di Paolo, Agostino e poi di Tommaso, riprese e portate a un primo compimento epico-teologico dal Dante della Commedia. Continua a leggere

Franco Buffoni, “Una piccola tabaccheria”

Nello scaffale
Franco Buffoni, Una piccola tabaccheria – Quaderno di traduzioni – Marcos y Marcos, 2012


Songs of Spring, il mio precedente Quaderno di traduzioni, apparso da Marcos y Marcos nel 1999, racchiudeva nel titolo il cuore di un verso di John Keats, tratto da To Autumn: dove sono i canti di primavera, dove sono ora? L’intendimento era quello di comunicare al lettore, sin dal titolo, l’alta temperatura “romantica” che percorreva la raccolta: se ne accorsero i giurati del “Mondello” che vollero premiarlo, in primis proprio per quella febbre, misurata – nella loro motivazione – come altissima.
Dodici anni dopo mi trovo qui a raccogliere una nuova messe di traduzioni e imitazioni (certamen, æmulatio, imitatio: volta a volta ripeto tra me quando sigillo una nuova versione nel mio pc) di diverso segno e temperatura. Sempre più convinto che – nei confronti della poesia scritta in altre lingue che quotidianamente mi giunge sul tavolo o rileggo in biblioteca – il mio servizio non possa essere che di tipo “estetico”. Lascio ad altri la funzione “sociale”, la traduzione integrale di un’opera o di un autore…
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