Paul Valéry, “Sguardi sul mondo attuale” & video

Riletture, Paul Valery
a cura di Luigia Sorrentino

Oggi vi propongo la rilettura di un libro di saggi “Sguardi sul mondo attuale” di Paul Valery (Biblioteca Adelphi, 1994).
Lo scrittore e poeta francese, morto nel 1945, dotato di una sorta di sguardo-laser, era capace di vedere lucidamente il futuro, come un veggente. In questo testo Paul Valery registra molti di quegli spostamenti epocali che ci hanno portato in “Europa”, e induce a riflettere su nozioni date ormai per scontate come “civiltà”, “politica”, “libertà”, “progresso” tutti aspetti della nostra realtà attuale profondamente in crisi. “La Storia significa qualsiasi cosa. Non insegna assolutamente nulla, poiché contiene tutto, e di tutto fornisce esempi.”

“Sguardi sul mondo attuale” apparve in versioni diverse fra il 1931 e il 1945 – e include pagine che risalgono al 1895. Valéry lavorò fino ai suoi ultimi giorni a una nuova edizione di questo libro, del quale perciò si può dire che lo accompagnò per tutta la vita.

Video-servizio di Luigia Sorrentino
Montaggio di Massimiliano Fontana

http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/06/valery_04062012.mp4 Continua a leggere

Performance, “Il testamento di Anita Garibaldi” di V. Zeichen

Appuntamento


“IL TESTAMENTO DI ANITA GARIBALDI” DI VALENTINO ZEICHEN (nella foto di Dino Ignani).
Performance poetico-teatrale di ANNA RITA CHIERICI
Ideazione scenica di Anna Rita Chierici

6 giugno 2012
ore 19.30

replica
ore 20.30

Galleria O
Via dell’Arancio 49
(Fontanella Borghese)
Roma

La vostra voce, Lettere dalla crisi 3.

La vostra voce, Lettere dalla crisi
a cura di Luigia Sorrentino

Prendere uno stipendio significa sentirti in diritto di calpestare il suolo su cui cammini; significa sentirti cittadino e non clandestino del mondo; significa non sentirti un mangiatore ad ufo al desco della tua compagna; significa poter fumare il tuo sigaro senza rimorsi; significa sentire il sapore della minestra meritata anziché di quella regalata; significa poter scrivere questa lettera senza l’angoscia che stai togliendo tempo al lavoro, e poterlo fare alla luce del giorno anziché di nascosto come un ladro. Significa far progetti anziché tirare a campare, e non passare ogni giorno con l’acqua alla gola perché domani finiscono i soldi; significa poter dare alla donna che ami la tranquillità che finora le hai negato e non aver paura che lei non ne possa più di te.

Invece no. Da quando ho iniziato a cercar lavoro, nel 2006, questa sicurezza non l’ho mai avuta. La psicologia del disoccupato somiglia a quella del fuggiasco: si ha sempre paura. Anche i rapporti umani vengono avvelenati dal fatto di essere rapporti economici, e quindi di forza. Continua a leggere

Wislawa Szymborska, “Vista con granello di sabbia”

Riletture
a cura di Luigia Sorrentino

Wislawa Szymborska, “Vista con granello di sabbia
di Giorgio Galli

Il problema della spaccatura fra l’io senziente (e pensante) e le cose è un antico problema. Ma, come molti antichi problemi, è rimasto insoluto ed anzi il progresso scientifico lo ha reso financo più complesso. Se i medioevali distinguevano fra una res e una vox, se Kant scindeva il fenomeno dal noumeno, oggi abbiamo il neurologo Rudolph Linas, che da qualche anno bandisce una verità sconvolgente: che quelli che noi chiamiamo “oggetti” in realtà non esistono, che i nostri sensi in realtà entrano in contatto con alcuni, pochi campi di forza elettromagnetici e ricostruiamo il mondo a partire da pochi dati fallaci; che, in definitiva, “vedere è come sognare”. Ma intanto, per secoli e secoli, l’essere umano ha non solo “ricostruito” il mondo sulla base dei sensi e della mente, ha non solo, adamiticamente, “dato un nome alle cose”, ma ha anche attribuito loro una personalità. Nessuno, fra quanti mi leggono, non ha mai detto “Se questi muri potessero parlare”, “Questa è la casa che mi ha visto crescere”. Rimane in noi un fondo panteista che ci porta ad animare gli oggetti. Non riusciamo a concepire un’esistenza priva d’intelligenza e sensazioni. Non riusciamo a concepire un’esistenza priva di vita. Litigare col navigatore o col computer è solo la proiezione, nel presente tecnologico, di un bisogno ancestrale: quello di dare un anima all’universo. Continua a leggere

Annullato il festival di Poggibonzi

Mi giunge notizia oggi, 4 giugno 2012, rientrando in redazione, che il “Festival delle Ombre” a Rocca di Staggia Senese previsto per l’11 giugno, dedicato al popolo Rom, è stato annullato.

L’annuncio, che avevo postato QUI  mi era avviato via mail, ma non sono stata informata dell’annullamento dello stesso per ragioni a me ignote. Non so darvi ulteriori spiegazioni a riguardo perché non mi sono state fornite.

A questo punto sarò costretta a fare maggiore attenzione a quanto mi invierete via mail “con preghiera di pubblicazione”.

Vi ringrazio per l’attenzione
Luigia Sorrentino