Appuntamento
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“Traduzione e autotraduzione. Un percorso attraverso i generi letterari” è il titolo del convegno organizzato dalla Scuola Normale e dall’Università di Pisa in collaborazione con l’Instituto Camoes portoghese. La due giorni di studio, incentrata sulla letteratura italo-iberica, si svolgerà giovedì 29 novembre 2012, alla Scuola Normale (Aula U. Dini, Palazzo del Castelletto) e venerdì 30 novembre all’Università di Pisa (Aula Magna del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica a Palazzo Matteucci). Continua a leggere
Daily Archives: novembre 29, 2012
Patricia Hanley, Past The Cape of Sorms
Nello Scaffale: Patricia Hanley
Sotto la scrittura corsiva (Past the Cape of Storms)
a cura di Luigia Sorrentino
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di Loretto Rafanelli
Nella raffinata ed elegante collana Poesia sin pureza, dell’editore friulano Ellerani, diretta, con grande competenza e passione, dalla poetessa Marina Moretti, collana in cui già sono stati pubblicati ottimi autori (Gianfranco Lauretano, Enrico Fraccacreta e una scelta di poetesse del Nordest, quali Antonella Bukovaz, Gabriella Musetti, Mary Barbara Tolusso, la stessa Moretti, ecc.), esce il nuovo libro di Patricia Hanley, poetessa canadese, musicista di valore, docente, traduttrice dall’italiano all’inglese. Sotto la scrittura corsiva (Past the Cape of Storms), è una edizione bilingue (con straordinarie immagini del grande pittore ucraino Sergej Glinkov) dove la eccellente versione italiana è a cura della stessa poetessa, caso direi abbastanza raro. Continua a leggere
Presentazione a Milano, “L’indifferenza dell’assassino”
Appuntamento
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Giovedì 29 novembre 2012 ore 18.00 presentazione a Milano alla Casa della Cultura del libro “L’indifferenza dell’assassino” di Maurizio Cucchi (Guanda). Intervengono oltre all’autore, Lucrezia Lerro e Mario Santagostini.
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IL LIBRO
Maurizio Cucchi si imbatte nel protagonista di questo libro mentre un giorno passeggia in via Nerino, nel cuore antico di Milano. Davanti alle sue scarpe vede una specie di sbocco: un budello talmente angusto da essere chiamato, in altri tempi, Stretta. Incuriosito dalla bellezza sinistra del vicolo, viene a sapere che lì aveva il suo “laboratorio” – uno stanzino da fiaba dell’orrore il famigerato Antonio Boggia, molto noto nell’Italia appena unita per i suoi efferati delitti. Continua a leggere