Riletture, Annalisa Manstretta
a cura di Luigia Sorrentino
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La dolce manodopera, di Annalisa Manstretta, Moretti e Vitali Editori , 2006 (11,00 euro)
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Dalla prefazione di Milo De Angelis
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Un’insolita acutezza dello sguardo caratterizza queste poesie. Si tratta di uno sguardo contadino e medianico, capace di cogliere in un dettaglio l’immagine del cosmo, in un modo di sedersi la complessità di una persona, in un modo di disporre gli oggetti la sua vocazione più essenziale. Sguardo infallibile, quello di Annalisa Manstretta, sia negli interni di una casa sia nell’esterno di un paesaggio: un paesaggio lombardo scrutato con la matita esatta della disegnatrice. Apparecchiare la tavola è apprestarsi alla vita, qui ci viene detto, nei giochi di luce sul soffitto scorrono i volti dell’universo: tende e armadi, lenzuola e cassetti svelano l’anima, secondo misteriose regole di affinità. Annalisa Manstretta è maestra di nessi. Vigne, salici e pioppeti sono dentro di noi e gli animali delle colline e delle montagne ci svelano parti antiche del nostro essere. Continua a leggere
Monthly Archives: dicembre 2012
Roberta Borsani, “La danza della vita”
Nello scaffale, Roberta Borsani
a cura di Luigia Sorrentino
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Conversazione con Roberta Borsani su “La danza della vita“.
di Nadia Agustoni
Un libro sul significato delle fiabe in rapporto al femminile è quello scritto da Roberta Borsani, saggista, scrittrice e insegnante, che dedica a questo tema un’interessante riflessione rileggendo per noi alcune celebri storie, Biancaneve, Rosaspina, La piccola fata e Hansel e Gretel; in quest’ultimo caso operando una riscrittura per evidenziare come la trama della fiaba, toccando la questione del cibo e della fame, a livello psicologico/simbolico incontri la complessa questione dell’anoressia/bulimia. Borsani in “La danza della vita” Lindau 2012, compie quasi un percorso iniziatico e porta noi lettori, tramite i personaggi delle favole, in zone d’ombra interiori affinché possiamo vedere da cosa siamo influenzati inconsciamente e come gli archetipi agiscano attraverso di noi. L’autrice, ricordandoci cosa significa avere un destino, parla di fate sagge e streghe cattive come di due estremi necessari per aiutarci a comprendere quale sia il nostro cammino e a realizzarlo. …….. Continua a leggere
In memoria di te, Luca Giachi
In memoria di te, Luca Giachi
a cura di Luigia Sorrentino
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Luca Giachi (che vediamo in una foto del 1993) è stato un poeta, critico letterario e promotore culturale. Nato a Firenze nel 1962 è scomparso improvvisamente il 9 aprile del 1995, a soli 33anni. Nonostante la sua breve esistenza le sue poesie hanno lasciato una traccia indelebile.
Le sue parole e i suoi scritti sono ancora oggi oggetto di studio e di approfondimento, per un gruppo di poeti che insieme a lui, tra la fine degli anni Ottanta e la prima metà degli anni Novanta, animò in Toscana, una nuova corrente poetica.
Saranno proprio quei poeti, Lorenzo Bertolani, Alessandro Ceni, Alba Donati, Fabrizio Iacuzzi, Rosaria Lo Russo, Giorgio Mazzanti, Michele Miniello, Mario Graziano Parri, Davide Rondoni, Walter Rossi, Andrea Ulivi, con Stefano Giachi, a ricordare Luca Giachi giovedì 20 dicembre 2012 al Teatro Studio di Scandicci (via Donizzetti 58, ore 21, ingresso libero) in una serata che ha per titolo “Il mio primo sconfinato rifugio”. Continua a leggere
La vostra voce, Erica Gazzoldi
La vostra voce, Erica Gazzoldi
a cura di Luigia Sorrentino
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Autobiografia
Erica Gazzoldi è nata a Manerbio (BS) l’8 settembre 1989;. Attualmente, frequenta il quinto anno presso la facoltà di Lettere e Filosofia, all’Università degli Studi di Pavia. Sì è laureata il 7 dicembre 2011 in Antichità classiche e orientali, con una tesi dal titolo Hellenism and the Seleucids in the Book of Daniel.
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Grazie Roberto…
di Luigia Sorrentino
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Grazie a Roberto Benigni che con semplicità, stupore, commozione, ci ha incantato ricordando i Nostri Padri Costituenti. Ciascuno di noi ha un compito fondamentale, si scelga quale. Lo dica qui, come buon asupicio per questo nuovo anno che sta per arrivare. Roberto Benigni ci ha indicato la strada, sta a noi, adesso, riprendere la retta via. La Costituzione Italiana è la più Bella del mondo perché ha aiutato questo Paese a uscire dalla guerra, e quando l’abbiamo scritta eravamo un unico popolo. La lezione poetica che ci ha dato Benigni? Che siamo noi a dover riettere in piedi questo paese, cercando regole comuni, comuni intenti. [….] Continua a leggere