“Vola alta parola” Anedda | D’Elia

antonella-anedda-5-jpg-img-dettaglioVenerdì 11 luglio 2014 “Vola alta parola” con Antonella Anedda, scrittrice di numerosi libri di poesie per i quali ha avuto importanti riconoscimenti come il Viareggio Repaci 2012 per Salva con nome (Mondadori) e docente dell’Università della Svizzera italiana, e Gianni D’Elia, collaboratore di molte riviste letterarie e giornali tra cui il Manifesto, L’Unità, Nuovi Argomenti e autore di numerose raccolte poetiche per Einaudi, l’ultima delle quali: Trentennio versi scelti ed inediti 1977-2007 (2010).

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“Però qualcosa chiama”

Copertina Però qualcosa chiamaNota dell’autore,  Valerio Grutt

“Ero un ragazzino di tredici o quattordici anni con la passione del calcio, del rap e delle bombolette spray, quando mi trovai per la prima volta in Cappella Sansevero. Da allora quel luogo non mi ha mai lasciato in pace, ne ero fortemente attratto senza capirne il motivo. Ci andavo spesso, c’era qualcosa, un mistero, un segreto che mi si accendeva dentro al quale non riuscivo a dare parola. Forse la storia del Principe Raimondo, il genio, l’alchimista, forse la bellezza dell’architettura e delle sculture, sapevo che prima o poi avrei dovuto dire, raccontare. Negli anni successivi, perso tra mille interessi e incontri, non ci ho più pensato ma l’universo mi metteva sempre davanti qualcuno o qualcosa per tornare a ragionarci, per ricordare. Continua a leggere

Ida Travi, Katrin

katrin_di_ida_traviI Tolki: una poetica comunità di parlanti

Katrin Saluti dalla casa di nessuno“, prosegue la poetica mitologia contemporanea avviata anni fa con TA’ poesia dello spiraglio e della neve: stesse figure che ritornano, stesso dire.

TÀ era un tempo e un luogo, e da lì, passando attraverso il casolare rosso di Il mio nome è Inna sono arrivata a questo nuovo libro. Sono dunque tre libri ma non si tratta d’una trilogia, non mi attraggono le trilogie: una trilogia è qualcosa che conclude e insieme si conclude in se stessa, mentre qui c’è un’oscurità che continua, cioè una poetica. Nessun approdo, nessun appiglio se non il ramo basso d’un ciliegio. Un pettinino, una staccionata…una scatola, un martello. Testi brevi, testi elementari, mattoni senza peso destinati a poggiare uno sull’altro, senza peso. Queste poesie sono il poco che resta a partire da TÀ , da quella prima spoliazione, da quel taglio. Continua a leggere

“Residenza d’artista”, Roberto Almagno

 

Roberto Almagno[1]Dall’11 al 16 luglio 2014, per iniziativa del MIG, Museo Internazionale della Grafica – Biblioteca Comunale “Alessandro Appella”- Atelier “Guido Strazza” e con la collaborazione dell’amministrazione comunale e della Pro Loco, Castronuovo di Sant’Andrea darà il via al progetto “Residenze d’artista” ospitando, per la sua prima edizione, lo scultore Roberto Almagno.

L’artista di Aquino, da anni a Roma, già ospite del MIG in occasione di Carteggi d’amore, tenutosi lo scorso febbraio per la festa di S. Valentino, risiederà per una settimana nel bosco di Sella del Titolo, località amena di Castronuovo S. Andrea, per preparare, insieme a tre assistenti e a diversi collaboratori del posto, la mostra dal titolo “Wood”, che sarà inaugurata il prossimo ottobre nella Galleria Rosenfeld di Londra. Continua a leggere

Marina Giovannelli, “Il libro della memoria e dell’oblio”

 

copertinagiovannelliDalla Prefazione di Antonella Sbuelz

Vita e morte, presenza e assenza, aspirazione alla pienezza ed esilio nella caducità. E su tutto, naturalmente, realtà e sogno della memoria e dell’oblio.

Queste le anime del nuovo testo poetico di Marina Giovannelli, che, pur nel dualismo di fondo della sua composizione strutturale, trova genesi e motivi ispiratori in un un’unica tensione espressiva e in nuclei tematici fortemente coerenti. Benché infatti il libro sia scandito in due tempi – la raccolta poetica iniziale, a sua volta suddivisa in tre sezioni, e il poemetto Ishtar – i quesiti, le inquietudini e le suggestioni che hanno generato il testo si declinano in un comune percorso di esplorazione del senso – e dei sensi – di fronte all’inesplorabilità del vuoto. […] Continua a leggere