Francesco Varano

copertina_varanoNota dell’autore

“Il Giardino Medievale. Poesie 1977-79” è suddiviso in cinque capitoli.

Si tratta di un libro riferito ad eventi e temi socio-civili degli anni ’70, come il movimento degli studenti del ’77, la strage di Brescia, del ’74, i morti sul lavoro, il lavoro e l’emigrazione.

L’opera è stata pensata come una testimonianza sulle vittime, anche del lavoro (vengono nominati gli operai morti nella costruzione del II binario in Calabria), e come un colloquio con gli emigranti italiani degli anni ’60 e ‘70, con i migranti degli stessi anni ‘70. Il Giardino Medievale è un libro che colloquia con i temi sociali, la devastazione del territorio e altro.. Continua a leggere

Una poesia di Manuela Bellodi

 

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Modenese di nascita, vive e lavora a Padova.

 

Ha pubblicato: Distacchi (Rebellato, 1980); Per una manciata d’amore (Libroitaliano, 2002); Albicocche per i miei ospiti (LietoColle, 2006) ; La prossima volta (LietoColle, 2008);
L’arco di rose (LietoColle, 2011) nel 2013.

Ha inoltre pubblicato un saggio sulla storia dell’Inquisizione e dell’Inquisizione dal titolo L’altro Olocausto (Cleup Padova, 2010).

Il mio cuore è un campanile (La Vita Felice, 2014) è la sua ultima pubblicazione di poesie.
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Sul crinale dell’utopia

fotGiovedì 30 ottobre 2014, alle ore 16.30, nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi (Firenze, via Cavour 3) verrà presentato il romanzo ‘Sul crinale dell’utopia‘, di Francesco Belluomini (Giuliano Ladolfi Editore). Interventi di Ugo Barlozzetti, Michele Brancale e Paola Lucarini. Letture a cura di Betty Piancastelli. Con loro l’autore che è scrittore, poeta e Presidente del Premio letterario Camaiore. L’appuntamento è promosso dall’associazione ‘Sguardo e Sogno’ e dalla Provincia di Firenze. 

 

 

La trama del libro. In questo romanzo viene narrata la vicenda realmente vissuta dal viareggino Eugenio del Magro, qui rappresentato come Eugenio Del Sarto. La storia parallela, invece, riferita al transcaucasico Fiodor Levskilyj è scaturita dalla penna dell’autore, sebbene ogni riferimento storico e geografico corrispondano alla verità. Il lavoro di Francesco Belluomini non lascia indifferente il lettore che conosce la storia del XX secolo, il secolo erede di una modernità contraddistinta dalla fede cieca nella ragione e nel progresso.
La storia dei protagonisti, che hanno sperimentato le atrocità dei “gulag” sovietici, si pone come paradigma di una esperienza cui nessuna vicenda medioevale può essere paragonata.
“Quali sono i ‘secoli bui’?” ci si può domandare dopo la riflessione suscitata da questo romanzo-documento. “A che punto di barbarie può condurre un’ideologia incapace di confrontarsi con i più elementari diritti umani?”. La lettura del testo, pertanto, si presenta anche come invito a quel senso di apertura intellettuale che permette al presente di far tesoro del passato perché simili “orrori”, sempre in agguato nei momenti di ottenebramento razionale, non si ripetano più.

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Festival Horror Indipendente, “Interiora”

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IMPULSI Onlus, in collaborazione con C.A.R.M.A Centro di Arti e Ricerche Multimediali Applicate e c.s.o.a. Forte Prenestino, presenta V Festival Horror Indipendente INTERIORA mostra ciò che hai dentro, dal 31 ottobre e 1 novembre 2014 c.s.o.a. Forte Prenestino, Roma.

Rassegna di: cinema, musica, arti performative, arti visive, letteratura, allestimenti.

Nella sezione “arti visive” artisti invitati:

Alessandro Amaducci, Boris Labbé, Lino Strangis

artisti selezionati dal bando di concorso:

Guido Airoldi, A. Bonaçion, Silvia De Gennaro, Igor Imhoff, Maria Korporal, Eleonora Manca, Claudio Marani, Cristina Pavesi, Pinina Podestà, Giacomo Verde

Maria Korporal partecipa con il suo video, “Death Dance Visions“. Continua a leggere

Addio a Gianmario Lucini

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L’ultimo post di Gianmario Lucini su Facebok (in CFR Edizioni) è del 3 agosto 2014. Ci ha salutati così.

Cari amici, ho cercato di riflettere sui fatti di Gaza, ancora in corso. Più rifletto e più sono confuso e inorridito.

Mi sento insomma sopraffatto dall’orrore e non di meno, riflettendo, mi accorgo che è soltanto uno dei mille orrori planetari, solo che è più conosciuto perché i media ne parlano, a modo loro.

Spero che a voi sia concesso un sentire, io non riesco neppure a sentire.
                        
                         Abbracci

                        Gianmario

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