Claudia Iandolo, Sororità

sororitaBreve nota introduttiva
di Giampiero Neri

Le poesie che qui si raccolgono, di Claudia Iandolo, hanno la loro motivazione nella scomparsa di un’amica.

Ma queste poesie non hanno niente di luttuoso e sono invece vibranti di una vivida luce e forza.

Hanno una particolare intensità, che si trasmette al lettore ad apertura di pagina e che è il segno della poesia.

Notizia
Claudia Iandolo, nata a Milano, laureata in lettere classiche, insegna italiano e latino nei licei. Ha pubblicato per il teatro “Rossa luna di Novembre e altri”, Grafic Way, 1995, per la poesia “Aegre”, Elio Sellino Editore, 2004, i romanzi “Il paese bianco di Isidora vecchia”, Mephite, 2005, “Qualcuno distratto”, Palomar, 2007, “Alia” Tracce, 2012. E’ autrice del testo “Marinai di terraferma”, musica di Gianvincenzo Cresta, Stradivarius, 2007. Ha ideato e cura la direzione artistica del festival letteratura per l’infanzia “Astolfo sulla luna”.

Selezione di poesie da: “Sororità”, di Claudia Iandolo, LietoColle, 2014

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Le nostre madri
in gonna da cartolina

inventano figlie per non morire

ferme al semaforo
si specchiano in vetrina

le nostre madri sono ragazze
gazze veloci scoiattoli curiosi

hanno balconi di gerani
e un vecchio amore seppellito

sorelle di Medea

*

scommettere nel risveglio
in questa vita da cabotaggio
mentre tu sei dove sei
nella lentezza dell’albero
piegato dal vento d’Africa
che ci porta la luna
come nell’ottanta

*

diciassette ma era di domenica
settembre in bianco e nero
mentre tu nasci
regina dei colori

*

non ti mancherà il vento
in questa altra vita
dove arriveremo affannate
affamate

non ti mancherà
il vento
spettinata come sei

 

 

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