Versi di note

Al consueto appuntamento musicale del mercoledì, del Policlinico A. Gemelli di Roma “Giovani artisti per l’ospedale” (progetto ideato e coordinato da Pietro Bria e Andrea Cambieri), si inserisce, per 3 incontri, la quarta edizione dell’iniziativa  “Versi di Note”,  un’idea di Luisa Mazza in collaborazione con Nicola Bultrini.

La finalità del progetto è quella di creare un intenso dialogo fra musica e versi, coinvolgendo eccellenti musicisti e poeti fra i maggiori del panorama poetico-letterario contemporaneo italiano.

Anche quest’anno, gli autori hanno risposto all’iniziativa con grande entusiasmo e generosità, rendendo possibile con la loro disponibilità la realizzazione del progetto.

In un percorso iniziato con la musica e che potrebbe abbracciare diverse forme espressive, la presenza della poesia, in questo caso, si configura come ulteriore apporto solidale, con il calore della parola.

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“La dolorosa radice del micondó”

 

conceicao[1]Dalla Prefazione di Chiara De Luca

Il micondó, è una varietà di baobab africano, che può raggiungere ventitré metri di altezza e vivere oltre duemila anni. Il suo ampio tronco costituisce una riserva d’acqua e le sue radici si spingono molto a fondo nel terreno. In questa raccolta di Conceição Lima, il micondò, che nella tradizione assume anche una valenza sacrale, diviene simbolo del profondo scavo a ritroso nella memoria lungo le proprie radici, per risalire all’origine di sé. […] L’intera raccolta è un inno alle radici, in cui Conceição Lima ripercorre la propria storia personale e familiare, che s’interseca con le vicende storiche che hanno scosso la sua terra, con le le piaghe e tragedie che l’hanno prostrata, dalla corruzione politica (“Pantufo”), allo sfruttamento e alla colonnizzazione (“Anti-epopea”),  dalla tragedia del Ruanda (“Ignominia”), al massacro di Batepá (“1953”), Continua a leggere