Opere Inedite, Federica Galetto

 

federicaA cura di
Luigia Sorrentino

“L’inverno mi allontana dalle cose. Rimane una scia di sottofondo che si trascina fra l’essere che vive e la mancanza di comunicazione, come se il gelo facesse suo il dire e il pensare. Per un paradosso però, i pensieri fermi nel freddo dell’inverno appaiono cristallizzati ma più chiari. Partendo da qui, questi testi parlano di un’empatia mancante e delle conseguenze dure che questa mancanza provoca. Osservando i panorami interiori attraverso la lente del distacco, ho ricostruito una sequenza di disequilibri difficilmente afferrabili altrimenti. Mettendo a fuoco le idiosincrasie, il vizio del non-ascolto, la mediocrità, ho unito i punti che creano un insieme  di lacune quotidiane, mancanze tratteggiate dal dominio della diversità intellettuale ed emotiva. Ho focalizzato l’attenzione sull’indifferenza, generata da una sorta di egoismo (in)consapevole, e proiettato immagini mentali e percettive non corrispondenti, contrastanti. I rapporti umani sono un’impresa fra le più difficili”.

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