Federica Codignola, “El claro en el bosque”

 

codignola_IMG_4200Mi affascinano le immagini ben definite nelle loro proporzioni, nella dinamica e nelle divisioni del bianco e del nero. Attraverso il rigore della composizione, che però vorrei intuitiva, attraverso un’inquadratura non perfetta, cerco di cogliere il momento in cui l’immagine è rivelata nella sua forma più evocatrice. Per questa ragione nessuna delle fotografie subisce mai tagli d’inquadratura successivi. Attraverso questa struttura rigorosa il quotidiano delle immagini dei miei percorsi e dei miei progetti (di viaggio, di ambienti urbani e industriali, di spazi interni, di geometrie cromatiche nei contrasti del bianco e nero) diventa strumento dell’espressione di un fatto che è reso permanente”. (Federica Codignola)

Continua a leggere

In memoria di te, Eunice Odio

 

eunice_odioIn prima traduzione italiana una delle più grandi poetesse ispanoamericane del Novecento
Eunice Odio,
a cura di Tomaso Pieragnolo e Rosa Gallitelli

_

“Intendo che il compito del poeta è quasi contrario a chi cerca esclusivamente se stesso. Il poeta va cercando Dio e solo lo incontra nel profondo di tutti gli uomini. E solo è poeta quando conosce ciò che è nell’animo di tutti gli uomini possibili; e lo conosce solo quando li ama immensamente e appassionatamente. Se mi dicessero di scegliere tra l’ appartenere ai poderosi della terra e l’appartenere a quelli che possono dar vita a una nuova parola, non vacillerei nemmeno un momento. E se mi dicessero che mi danno una grande poesia in cambio della miseria, ma solo una grande poesia, scelgo quest’ultima, benché sia solo una. Così è stato da quando ho capito che la poesia non era per me solo una propensione, ma un destino implacabile. Non c’è cosa che non darei per la Bellezza, che a sua volta è una forma di Dio; la più vicina alla Sua Natura.” (Eunice Odio). Continua a leggere

Parallelismi, di Giampaolo Lai

 

       lai                                   

            Il correlazionismo

Uno degli argomenti del libro d’esordio di Quentin Meillassoux, After Finitude,[1] è il correlazionalismo. Il principio del correlazionalismo stabilisce che noi  abbiamo accesso unicamente alla correlazione fra pensiero e cose ma non a uno solo dei due termini considerato separatamente dall’altro. Ciò che è all’esterno della correlazione fra pensiero e essere non è conoscibile (solo immaginabile). I correlati del correlazionalismo sono: il linguaggio, l’intenzionalità, l’embodiment, l’incarnazione. Il correlazionalismo è il nemico, il bersaglio di Meillassoux, che il filosofo francese cerca di eliminare nella sua object oriented philosophy, che poi è una filosofia materialistica orientata sull’oggetto, nella corrente dello speculative realism, realismo speculativo. Continua a leggere

Anna Maria Carpi alla Casa di Goethe

Venerdì, 8 maggio 2015
ore 19:00

In lingua tedesca e italiana

Lettura

ANNA MARIA CARPI

Entweder bin ich unsterblich.  Poesie
Traduzione dall’italiano di Piero Salabè con una postfazione di Durs Grünbein
Edizione Lyrik Kabinett presso Hanser, 2015

Con ANNA MARIA CARPI, DURS GRÜNBEIN e ALFONSO BERARDINELLI