![]() – Bruno non è un eroe e non cerca la guerra. Eppure Bruno dalla guerra non scappa: accetta questa fida compagna che gli cammina accanto, abile a schivarne i colpi: catapultato nel bel mezzo del teatro africano del secondo conflitto mondiale, si sistemerà nelle retrovie, guardando quella scomoda presenza di sbieco, per niente affascinato dai suoi modi ma nemmeno terrorizzato. Bruno non è neppure uno scrittore, tanto che certe volte si chiede che senso abbia scrivere. eppure alla scrittura cede, intuendo che solo dal dialogo che intesse con i familiari può ricavare forza, lucidità e speranza. Continua a leggere |
Monthly Archives: giugno 2015
Ivano Cogo, “Canzoniere del dono”
“Rappezzo risposte” così Ivano Cogo sembra proporsi, con tono di sconforto, nella poesia che apre la sua nuova raccolta “Canzoniere del dono”, (LietoColle 2014). Lo sconforto è solo apparente, il groviglio della vita non impedisce il canto, la voce è sicura, attenta a cogliere il molteplice per fare di ogni evento, sia pure minimo, un’occasione non solo di poesia, ma di profonda, sapiente intelligenza, nonché condivisione. Non a caso alla fine Cogo ringrazia diverse persone dicendoci che sono le stesse presenti in questi suoi versi; gente comune il cui segno è lo spartiacque tra l’essere partecipi e il mancare. Si comprende allora la spinta positiva di questi testi e anche il pensiero dell’autore che si muove sul fare concreto, lontano da ogni decadenza o da assurdi giochi esistenziali.
Sulla poesia di Michael Schmidt
Dio e il giardino come fatti incarnati
di Chiara De Luca
“Chi gettò la radice d’ogni cosa tanto a fondo / che nulla vola via di quel che nominiamo? / Perché possiamo ridere e poi subito piangere / e dare un nome al ridere e alle lacrime? / Qual è la malattia che ci oscura gli occhi? / – Siamo umani perché siamo soli: // tocchiamo e parliamo, ma il silenzio segue / le parole come un’ombra, la mano si ritrae.” Continua a leggere