Davide Rondoni, “Cinque donne e un’onda”

cop_DavideRondoniNota di Rita Pacilio

Cinque donne e un’onda, Ianieri Editore, 2015 è il recente lavoro poetico di Davide Rondoni. L’autore mette in scena, in questo libro, l’incanto di vicende stranamente reali, appartenenti al mondo di alcune donne che hanno fatto la storia e la letteratura. Il punto di vista del poeta è tenerissimo e commovente: lo sguardo si posa inizialmente sull’affascinante figura di Caterina Sforza, poi sulla bellissima Giulia Gonzaga, sulla splendida vedova Ghertruda, madre di Amleto, fino ad arrivare alla giovanissima pittrice bolognese Elisabetta Sirani, a Eluana Englaro e a Vittoria Colonna, marchesa di Pescara. Questi personaggi si ritrovano tangibili e invisibili messi in scena dalla volontà di Rondoni di confondere e svelare indizi, esperienze, per annunciare e soccorrere l’inquietante ricerca della collocazione rassicurante e realistica nei fatti dell’umanità, ma, soprattutto, per teatralizzare la poesia, la bellezza. Donne che confluiscono e confondono la prepotente interrogazione della coscienza rimandando il lettore al flusso del monologo teatrale, tensione che amplifica il discorso lirico-filosofico. Continua a leggere

“Contro dello emisfero morto”

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Foto di Amelia Rosselli di Dino Ignani

Nel 2016 ricorre il ventennale della morte di Amelia Rosselli. Per l’occasione, il Liceo “T. Mamiani” di Roma ha organizzato un incontro con l’opera dell’autrice: «Io rimo per un altro secolo». La poesia di Amelia Rosselli, a cura del professor Carmelo Princiotta e degli studenti delle classi II G e II I. Ormai riconosciuta come la più grande poetessa italiana del Novecento, Amelia Rosselli finalmente comincia a entrare nel mondo della scuola e nelle letture di un pubblico più vasto. Quando succede, si tratta di un ingresso dirompente, come dimostra la lettura di questa studentessa di quattordici anni.

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Giorgio Manganelli & Viola Papetti


viola_papetti-d235In Lettere senza risposta Giorgio Manganelli e Viola Papetti (nottetempo, 2015)  sono raccolti due gruppi di lettere senza risposta, che dialogano da lontano in modo obliquo e inatteso: le lettere d’amore inedite indirizzate da Giorgio Manganelli a Viola Papetti; e quelle che Maria Corti, la grande italianista, chiese a Viola Papetti dopo la morte dello scrittore per raccontarle Manganelli: un Manganelli privato, se cosí si può definire un essere tanto ostico e irriducibile, riottoso e originale. Ne nasce una serie di istantanee, colte da una testimone non sempre imparziale, di uno degli uomini piú insoliti e geniali della nostra letteratura.

Sono un capolavoro le lettere d’amore scritte da Giorgio Manganelli a Viola Papetti, anglista di valore e per tanti anni abitatrice delle sue stanze segrete“.

Simonetta Fiori, la Repubblica Continua a leggere

Brunello Tirozzi, il fisico poeta

Brunello Tirozzi  (Foto di Dino Ignani)

Brunello Tirozzi (Foto di Dino Ignani)

Fisico son non della California/non prendo mai una sbornia/ sulla scienza ho un orecchio/ me ne occupo parecchio/son nato a Roma durante l’occupazione/quando sono andato in pensione/mi hanno fatto un’ovazione/ adesso penso alla fusione/ho fatto cento e più pubblicazioni/ ho visitato molte nazioni/ studio i sistemi di neuroni/agli tsunami mi son dedicato/ e uno l’ho simulato/Biancamaria Frabotta ho sposato. Continua a leggere

Guido Crainz, “Storia della Repubblica”

crainzSettant’anni di storia: un percorso intenso e tormentato, intriso di speranze e di delusioni, di traumi profondi e di mutamenti inavvertiti. Un percorso cui attingere più che mai, questo è il senso del libro, nei disorientamenti dell’oggi. Nel disagio per il nostro presente. Nell’incombere di scenari internazionali che alimentano le inquietudini del nuovo millennio.
Quanto siamo cambiati nei settant’anni della Repubblica? Come sono venuti a confliggere, nel loro
scorrere, modi diversi di essere italiani? Come si è passati dalla società sofferente e vitale del
dopoguerra, capace di risollevarsi dalle macerie di un regime e dalle devastazioni di un conflitto mondiale (e protagonista poi di uno sviluppo straordinario), all’Italia spaesata di oggi? Continua a leggere